una questione scottante: la futura gestione dei rifiuti in Campania




Asm Brescia SPA: chiesta ammissione a gara per smaltimento rifiuti Campania



 Lettera agli ambientalisti e ai cittadini della Regione Campania



Cari amici, chi vi scrive è di Brescia, e segue le vicende locali e nazionali che riguardano le politiche di intervento in campo ambientale attuate da enti pubblici e aziende del settore. Vi voglio solo dire che quanto è stato predisposto dal vostro commissario di governo per l'emergenza rifiuti è una vergogna, dal punto di vista ambientale e industriale, per motivi ambientali e di democrazia economica (rispetto delle regole della concorrenza).
 Le questioni ambientali
La questione è molto semplice: ASM Brescia SPA e gli altri partner del progetto hanno chiesto di essere invitati a partecipare a tre diverse gare per l'acquisizione del diritto d'uso per 20 anni di diversi impianti di trattamento dei rifiuti ubicati nel territorio campano con una capacità complessiva di trattamento di oltre 2,5 milioni di tonnellate per anno, e per il completamento degli impianti di termovalorizzazione di Acerra (Napoli) e di Santa Maria la Fossa (Caserta) per una capacità complessiva di 190 MWe, nonché per la costruzione ex novo di un terzo impianto di termovalorizzazione da 70 Mwe. Partendo dalle Potenze elettriche previste possiamo calcolare la potenza richiesta dal flusso dei rifiuti in entrata, e scopriamo che serviranno 9800 tonnellate giorno per soddisfare questi tre “mostri”; che se ipotizziamo un funzionamento degli impianti previsti per l'85% dei giorni in un anno gli stessi smaltiranno 3 milioni di tonnellate l'anno, contro i 2,8 che voi producete in un anno! Questo approccio è gravissimo da parte del Commissario, ma anche delle società pubbliche o private che si candideranno al servizio, perchè anche se aggiungiamo i rifiuti speciali che gli impianti ritireranno, il piano prevede una politica dei rifiuti fondata sull'incenerimento! La raccolta differenziata sarà residuale, anche se è ampiamente dimostrato nelle numerose provincie italiane che separano e riciclano il 50-60% dei rifiuti che il costo complessivo della gestione è inferiore a quello degli altri ambiti territoriali. La differenziata ed il riciclaggio costano di meno dello smaltimento e danno più posti di lavoro per unità di rifiuto trattato. La Provincia di Brescia è quella che ha i costi più elevati pro capite in Lombardia, proprio per effetto dell'imposizione da parte di un soggetto economico delll'incenerimento della maggior quota di rifiuti e quindi dell'arretratezza delle raccolte differenziate. E' uno scandalo che in una regione in cui è forte l'emigrazione per la mancanza di posti di lavoro, si propongano scelte che generano ricchezze per 30 soggetti e inquinamento per milioni di persone. La ricchezza può essere diffusa se la politica dei rifiuti è decentrata e fondata sul recupero di materia. Per i vostri bisogni di smaltimento e ridurre la necessità di discariche è sufficiente solo uno degli inceneritori previsti dal vostro commissario, ammesso che lo vogliate fare enorme come quello di Brescia, che peraltro è stato causa di procedura di infrazione da parte dell'UE al governo italiano, perchè realizzato senza il minimo coinvolgimento dei soggetti locali e senza VIA e in contrasto con la programmazione provinciale dei rifiuti! Molto meglio dividere la potenzialità su 2 o 3 impianti piccoli, perchè in questo modo il costo unitario di incenerimento sarà superiore, e i comuni saranno “sensibilizzati” a ridurre al minimo i flussi verso questi impianti. Inoltre, vi ricordo che ogni nuovo inceneritore che si costruisce, per effetto di una politica contro l'ambiente sostenuta in modo bipartisan dai due precenti governi, assorbe incentivi statali dei certificati verdi, perchè il rifiuto è assimilato ad una fonte rinnovabile! Più inceneritori, meno soldi per sviluppare impianti a energia solare, risparmio energetico, politiche di sostenibilità, nonostante le elevatissime produzioni di Co2 e altri pericolosi inquinanti in atmosfera.
 Le questioni di democrazia economica
Non possono partecipare ad una gara, aziende che gestiscono in forma diretta senza gara pubblica (“in house” providing) servizi per conto di enti pubblici: e il principale proponente di questa cordata gestisce i servizi ambientali (e non solo) a Brescia in regime di affidamento diretto, senza gara, con scadenza dell'affidamento al 2050 per i rifiuti! Questa situazione è illegale, come stabilito da numerose sentenze di giudici dei TAR italiani, che hanno sancito che solo nel caso di totale controllo pubblico e di controllo effettivo e “forte” dell'azienda, come fosse un suo servizio interno, è ammesso l'affidamento diretto. A Brescia ciò non è attuato, visto che è calata la partecipazione comunale negli ultimi anni al controllo dell'azienda al 70% circa, facendo entrare privati senza alcuna gara pubblica, e visto che il Comune non dirige e controlla la politica aziendale di ASM brescia SPA ( si vedano recenti dichiarazioni del sindaco Corsini alla stampa, dopo la contestazione dei comitati contro la centrale di Offlaga, proposta anche quella da una cordata con ASM Brescia SPA, di proprietà del Comune: Corsini ha affermato arrabbiatissimo che mai e poi mai enterà nel merito delle decisioni aziendali di ASM Brescia SPA, che è autonoma negli indirizzi e strategie industriali dal Comune di Brescia). Pertanto, delle due l'una: o ASM Brescia SPA è un'azienda del Comune e serve senza gara lo stesso, ma non può partecipare a gare fuori dal territorio comunale, oppure è un'azienda privata, che partecipa alle gare ma cede immediatamente tutti i suoi affidamenti a Brescia con l'indizione di una gara pubblica.



Cari amici ambientalisti e cittadini della Campania, prendete esempio dal Nord, se volete, ma distinguete tra ambiti territoriali virtuosi che hanno dato la priorità al riciclaggio e alla prevenzione, coinvolgendo i cittadini, e soggetti che hanno visto in questo settore un modo per fare affarismo e soldi a palate, per sé stessi, mettendo in difficoltà economiche e ambientali numerosissimi amministratori comunali.



 Con amicizia
 Massimo Cerani

(ambientalista e tecnico in Brescia)