Re:Soffrire la fame dove c'è abbondanza



Cara Aloha,
Sono stato molto attento nel risponderti cercando di togliere tutte le sfumature relative alla politica, alla quale tu ci tieni tanto ed invece io eliminerei dal vocabolario internazionale per il bene dell’umanità.

Ho letto il tuo articolo sulla povertà, e non nascondo che mi sono venute le lacrime per vecchi ricordi <non per sentito dire> ma per averli constatati con i miei occhi.

Ho girato tanto il mondo in tutti e cinque i continenti, naturalmente per lavoro ed ho potuto vedere tanta sfacciata ricchezza accompagnata da incredibile egoismo e tantissima povertà accettata come una sofferenza voluta dal destino, che io definirei la vera nobiltà dell’uomo.

Eppure il Creatore ha predisposto in modo bilanciato tutte le necessità naturali, affinchè gli uomini potessero dividerle fraternamente, ma apparentemente come sostiene Darwin, l’uomo discende per evoluzione del regno animale e non è ancora pronto del merito di prodigarsi al centro del creato. Questo fatto mi consola  sapendo che un giorno il mio cane potrà divenire un politico e dagli insegnamenti di fede che gli ho trasmesso, potrà accedere alle scalate del potere politico con maggiore onestà.

Purtroppo, la povertà non è confinata in determinati angoli del mondo, ma è presente ovunque, anche a casa nostra dove fingiamo di non vederla, perché viene imboscata dai sistemi di informazione collegati al potere. Fa effetto momentaneo soltanto quando la povertà trova la forza di ribellione, causando ingenti danni, come è avvenuto dallo sfogo delle banlieus Francesi, ormai sedate con le parole di speranza perse nella polvere.

Personalmente mi sono battuto per una maggiore uguaglianza, lottando contro i falsi benefattori proseliti di false speranze, i quali raccolgono fondi e generi diversi, distribuendo soltanto una parte di essi con tanta propaganda e pubblicità, mentre la parte maggiore viene inboscata per ingrassare i maiali umani.

La chiesa Cattolica, quella Evangelista, quella Protestante e diverse organizzazioni Musulmane, sono le uniche che posso confermare di aver visto distribuire gli aiuti ai bisognosi.

Purtroppo, la maggior parte dei fondi internazionali disponibili vengono spesi in armamenti, che rappresentano la seconda sete dell’umanità perché l’uomo non si fida del suo simile. Si incontrano, si amano, mettono al modo dei figli, e poi si maledicono, alcuni uccidono o si uccidono.

Nell’anno 2000 ero direttore tecnico in due grandi gruppi industriali Sauditi. Ad un certo punto sono stato rapito da ignoti che pretendevano che gli costruissi armamenti speciali per affrontare la guerriglia.
Due mesi e 10 giorni di confinamento e di paure, confesso di essere stato trattato bene grazie al mio livello innato filosofico, ma per liberarmi ho dovuto progettare particolari armi che anno promosso la mia fiducia e la mia liberazione. Fra l’altro ho dovuto rinunciare anche ad una buona parte delle mie risorse accumulate nel paese.
Da questo insieme di esperienze vissute ho imparato che per far trionfare il bene ed aiutare il prossimo, bisogna aggregarsi a quegli Enti e Organizzazioni che fanno già tanto in silenzio per la salvezza dell’umanità. 

Se togliessimo al nostro paese l’opera svolta dalla chiesa, o se virtualmente spostassimo il Vaticano in qualche altro paese più degno di rispetto, a noi non rimarrebbero altro che sassi per sbranarci a vicenda per un pezzo di pane ed un bicchiere di acqua a testa.

In questi giorni stiamo assistendo alla cattiveria che si è sprigionata fra le forze politiche e la magistratura, per il dominio dell’uomo sull’uomo.

Immaginate per un istante se questi uomini assetati di potere fossero stati cresciuti senza fede, senza amore e senza il supporto delle teste di legno, pronte ad eseguire qualsiasi ordine perverso contro i loro fratelli, contro i loro genitori.

Cara Aloha, dai pidocchi possono nascere soltanto i pidocchietti. Nel mondo del sapere e della verità giaciono le speranze di un futuro migliore.

La sfacciata ricchezza dei produttori di petrolio, che si trovano a sud del Continente medio orientale, unito ai soldi che piovono dai pellegrini, hanno dato di volta il cervello facendoli rivivere l’illusione di poter un giorno sovvertire il mondo.
Nulla di ecezzionale: I sette peccati dell’uomo.

Cordiali saluti,

Anthony.
             
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 da alternative
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> All'epoca della rivoluzione francese (1789) nessuno credeva che fosse possibile fornire cibo sufficiente a tutti gli abitanti del mondo
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> 8 febbraio 2006 
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> All'epoca della rivoluzione francese (1789) nessuno credeva che fosse possibile fornire cibo sufficiente a tutti gli abitanti del mondo. [...] Oggi la situazione è del tutto diversa. Grazie agli sviluppi di scienza e tecnologia l'agricoltura mondiale sarebbe in grado di nutrire dodici miliardi di persone [...] Tuttavia, ogni giorno, centomila persone muoiono di fame o a causa di malattie provocate da malnutrizione. [...] O si sceglie lo sviluppo e l'organizzazione normativa oppure si sceglie la mano invisibile del mercato, la violenza del più forte e l'arbitrio.
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> Alla vigilia del 2006, quando ovunque nel mondo si festeggiava per l'arrivo del nuovo anno, mentre tutte le persone benestanti accendendevano fuochi d'artificio oppure bevevano champagne e ballavano in preda all'entusiasmo, proprio in quel momento un uomo tentava disperatamente di ricordare a tutti la grandissima incidenza della povertà nel mondo. Quasi tutti i canali televisivi lo ignoravano assieme al suo messaggio, fatta eccezione per TV5, un canale canadese in lingua francese. Forse tutti gli altri hanno ritenuto che non fosse di buon gusto ricordare a chi era preso dalla festa che centinaia di milioni di persone in tutto il mondo non hanno cibo e che almeno 100,000 di esse muoiono ogni giorno di fame o per malattie che derivano dalla malnutrizione. 
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> Quest'uomo non era altri che il formidabile JEAN ZIEGLER, professore di economia all'università di Ginevra e alla Sorbona di Parigi.
> Nato il 19 aprile 1934 egli ha studiato in Svizzera, in Francia e in America, e ha ricevuto il suo dottorato dall'università di Berna. Per alcuni anni è stato un membro di rilievo della commissione affari esteri del Parlamento Federale Svizzero, luogo in cui ha descritto i legami segreti che intercorrono tra i criminali di tutto il mondo e le banche svizzere. 
> Nel settembre 2000 fu scelto dalla Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite come relatore del comitato per "il diritto al cibo". Da allora ha prodotto una serie di studi sul problema della fame nelle nazioni in via di sviluppo. 
> L'anno scorso ha pubblicato il libro "The empire of shame" [L'impero della vergogna, n.d.t.], traduzione inglese "L'empire de la honte". Fino ad oggi è stato pubblicato in quattordici lingue.
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