solidarieta' ad Asti A NOTAV



ASTI SOLIDARIETA' A NOTAV
Oggi Dalle 17 alle 19 si è svolto il presidio di Solidarieta'
Che sara' rifatto
MERCOLEDI’ 7 DICEMBRE, DAVANTI ALLA
PREFETTURA, PIAZA ALFIERI, DALLE 17,30

HANNO SCELTO LA VIOLENZA
A Venaus questa notte le "forze dell'ordine" hanno brutalmente
aggredito i presidianti che stavano riposando nelle tende e nelle
baracche. Non c'è stata reazione. Ai sindaci veniva strappata la
fascia tricolore, poi erano manganellate anche per loro. Ci sono al
momento 15 feriti, di cui 2 in condizioni serie.
Tutta la Val Cenischia è isolata dalla polizia e pare vogliano
identificare e fermare tutti coloro che sono attualmente presenti al
presidio.
Intanto nel resto della valle sono partite manifestazioni spontanee: le RSU
delle fabbriche hanno dichiarato sciopero; alcune stazioni ferroviarie e le
statali sono di fatto impraticabili.
Al di fuori della Valle Susa si stanno organizzando presìdi di
denuncia e di protesta contro questa scelta che non ha certo la
forza di risolvere la situazione, ma solo di testimoniare la
spaventosa involuzione che sta subendo la democrazia in questo
Paese.

MERCOLEDI’ 7 DICEMBRE, DAVANTI ALLA
PREFETTURA, PIAZA ALFIERI, DALLE 17,30.
ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE, SOCIAL FORUM, RIFONDAZIONE COMUNISTA DI ASTI


Emergenza in Val di Susa 

La Val di Susa è in sciopero totale: fabbriche e scuole ferme, le
strade  statali, provinciali e l'autostrada sono bloccate da manifestanti.
Anche l'autostrada è chiusa. Altri contingenti di polizia stanno arrivan!
do nella  valle, sorvolata da elicotteri. L'operazione militare contro le
comunità che
si oppongono alla linea ad alta velocità prosegue.
Questa notte, intorno alle 3, centinaia di poliziotti hanno dato l'assalto
al presidio di Venaus, che impediva l'inizio dei lavori per il tunnel
esplorativo [vero e proprio inizio del tunnel ferroviario di oltre 50
chilometri, e l'appalto per questo primo tunnel è della Cmc, cooperativa
rossa della quale il responsabile economico dei Ds, Pierluigi Bersani, è
stato dirigente], arrestando tre persone e ferendone oltre una decina, tra
cui un cronista della Stampa e un fotografo della Repubblica. Scioperi
spontanei anche in alcune fabbriche di Torino.
Bisogna difendere la Val di Susa. Chi può, ci vada subito: i sindaci fanno
appello perché più gente po! ssibile si unisca alla loro resistenza.
Altrimenti, si possono organizzare sit in più città possibili. Nel sito di
Carta, le notizie minuto per minuto e la prima documentazione fotografica
dell'assalto notturno a Venaus.

COMUNICATO ASTI SOCIAL FORUM
TAV: PURTROPPO IL POTERE HA SCELTO LA VIOLENZA …


A Venaus, questa notte, l! e "forze dell'ordine" hanno brutalmente
aggredito i presidianti che stavano riposando nelle tende e nelle baracche.
Non c'è stata reazione. Ai sindaci sono state strappate, una ad una,  la
fascia tricolore e il loro ruolo di rappresentanti – eletti - del
territorio.

Tutta la Val Cenischia è isolata dalla polizia e pare vogliano identificare
e fermare tutti coloro che sono attualmente presenti al presidio.

Intanto nel resto della valle sono partite manifestazioni spontanee: le RSU
delle fabbriche hanno dichiarato sciopero; alcune stazioni ferroviarie e le
statali sono di fatto impraticabili.
Al di fuori della Valle Susa si stanno organizzando presìdi di denuncia e
di protesta contro questa scelta che non ha certo la forza di risolvere la
situazione, ma solo di testimoniare la spaventosa involuzione che sta
subendo la democrazia in questo Paese.

Anche noi, in tutta la provincia di Asti, desideriamo testimoniare
pubblicamente la nostra piena solidarietà al! le genti della Val Susa:
siamo con loro, al loro fianco, condividiamo le loro legittime richieste.
Non possiamo accettare che uno stato che si definisce democratico, possa
calpestare uomini, donne e risorse naturali in nome di un inaccettabile e
pretestuoso bisogno di sviluppo. Di pochi. A danno di molti.

Oggi e nei prossimi giorni, saremo simbolicamente a presidiare questo
diritto alla salvaguardia del Bene Comune, a Venaus come ad Asti.

Chiediamo, inoltre, a t! utte le forze politiche ed alle nostre
Amministrazioni locali (Comune e Provincia di Asti, in primo luogo) di
esprimere la loro netta condanna a quanto continua ad accadere lungo le
strade della Val Susa e di chiedere a gran voce che la violenza del potere
venga fermata, senza tentennamenti né balbettii. Occorre rimuovere la
militarizzazione della Val Susa – subito ! – ed aprire immediatamente un
tavolo di discussione partecipato e veramente democratico.

Questo è quanto chiedono alle nostre Amministrazioni tutte le Associazioni
e la Società Civile della Rete dell’Asti Social Forum.


ASTISOCIALFORUM
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