Appello a OMS:i CEM inibiscono farmaci ed ormoni antitumorali



Desidero avere, se la cosa è possibile, informazione sui pali TIM ubicati a ridosso delle case.
Grazie
Franco Leggeri e.mail:francoleggeri at libero.it
 
----- Original Message -----
From: "C. Comitati Roma Nord" <cittadiniattivi at libero.it>
To: <ecologia at peacelink.it>
Sent: Friday, December 02, 2005 4:47 PM
Subject: Appello a OMS:i CEM inibiscono farmaci ed ormoni antitumorali

> Coordinamento dei Comitati di Roma Nord
> Via Cassia 1809/A - 00123 Roma - Tel/Fax: 06 30893925
>
www.comiromanord.it, cittadiniattivi at libero.it
>
> COMUNICATO STAMPA del 1 Dicembre 2005
>
> ELETTROSMOG / FARMACI E ORMONI ANTITUMORALI INIBITI DAI CAMPI MAGNETICI A
> 50 HERTZ.
>
> NESSUN MEZZO DI INFORMAZIONE NE HA DIVULGATO LA NOTIZIA. NESSUN ESPONENTE
> DEL MONDO SCIENTIFICO ITALIANO NE' HA PARLATO. EPPURE QUELLO CHE E' STATO
> ANNUNCIATO NEI GIORNI SCORSI IN GERMANIA, DALL'UNIVERSITA' DI HEIDELBERG,
> COSTITUISCE, NEGLI ANNI, CON RICERCHE SVOLTE IN TRE CONTINENTI, LA SETTIMA
> CONFERMA CHE IL CAMPO MAGNETICO A 50 HERTZ, COME QUELLO PRODOTTO DA CABINE
> ELETTRICHE E DA LINEE DI TRASMISSIONE DELL'ENERGIA ELETTRICA, E' CAPACE DI
> BLOCCARE L'AZIONE DEL TAMOXIFEN, UN FARMACO FONDAMENTALE NELLA PREVENZIONE
> E NELLA CURA DEL CANCRO AL SENO.
>
> Da oltre 20 anni il Tamoxifen viene somministrato alle donne operate di
> cancro al seno e sottoposte a successivi trattamenti chemioterapici e/o
> radioterapici per evitare la riformazione delle cellule tumorali.
>
> Nei giorni scorsi l'Istituto Nazionale per il Cancro degli Stati Uniti ha
> confermato, oltre ogni dubbio, sulla base di lunghi studi scientifici, che
> il Tamoxifen è addirittura in grado di prevenire il tumore del seno in
> donne a rischio.
>
> Ebbene, qualche giorno fa alcuni ricercatori dell'Università di Heidelberg
> hanno annunciato di aver dimostrato che il campo magnetico a 50 Hertz di
> intensità pari a 1.2 microTesla è capace di inibire l'azione antitumorale
> del Tamoxifen.
>
> Questi risultati confermano quelli ottenuti 15 anni fa da un ricercatore
> americano di Berkeley sull'effetto bloccante dell'azione anticancro della
> melatonina e del Tamoxifen causato dal campo magnetico a 50 Hertz, e
> confermano altresì i medesimi risultati conseguiti nel 1996 e nel 1998 da
> ricercatori dell'Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA) degli USA e,
> ancora più recentemente, nel 2001, in Giappone.
>
> Con quella tedesca, sono ormai ben 7 gli studi internazionali con
> risultanti concordanti relativi agli effetti negativi del campo magnetico a
> 50 Hertz sull'azione del Tamoxifen e della melatonina.
>
> L'ultima di queste, quella condotta in Giappone, dimostrò addirittura che
> l'effetto inibitore provocato da un campo magnetico di intensità di 1.2
> microTesla era pressoché lo stesso di quello causato da un campo magnetico
> di intensità 80 volte superiore (100 microTesla). L'autore dello studio
> rimase sconcertato da tale relazione inversa fra dose di radiazione e
> risposta.
>
> Lo studio tedesco conferma tale relazione inversa, dimostrando addirittura
> che l'effetto sul Tamoxifen a 100 microTesla è inferiore a quello causato
> da un campo magnetico 10 volte più basso (10 microTesla).
>
> Sorprendentemente, il ricercatore di Berkeley venne accusato di scorretto
> comportamento scientifico, quelli dell'EPA vennero bloccati nelle ricerche
> con la privazione dei fondi. Quest'ultimo trattamento starebbe per essere
> applicato anche ai ricercatori giapponesi.
>
> Incredibilmente, i conduttori del Progetto internazionale (WHO EMF Project)
> sugli effetti biologici e sanitari dei campi elettromagnetici
> dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non hanno incluso gli studi
> americani e quello giapponese nella raccolta della letteratura scientifica
> mondiale in base alla quale verranno derivate le conclusioni del Progetto.
>
> Nonostante queste evidenze e nonostante che a giugno del 2001 l'Agenzia
> Internazionale di ricerca sul cancro (IARC), istituzione dell'OMS, abbia
> inserito il campo magnetico a 50 Hertz nella lista dei possibili agenti
> cancerogeni per l'uomo, avendo constatato dagli studi epidemiologici che
> per esposizioni a valori maggiori di 0.4 microTesla esiste un rischio
> doppio di leucemia infantile, accade che:
>
> - la Comunità Europea si oppone alla modifica della raccomandazione del
> Consiglio d'Europa del 1999 recante i livelli massimi di esposizione ai
> campi elettromagnetici per la popolazione;
>
> - il Governo italiano ha definito, nel 2003, un limite di esposizione al
> campo magnetico in bassa frequenza (10 microTesla) che è ben 25 volte
> superiore al valore di rischio di leucemia infantile e oltre 8 volte
> superiore a quello che inibisce l'azione antitumorale della melatonina e
> del Tamoxifen.
>
> Qualche giorno fa il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord ha inviato al
> Direttore Generale dell'OMS una petizione affinché venga urgentemente
> verificato l'operato del Team che sta conducendo il progetto internazionale
> sui campi elettromagnetici.
>
> Facciamo appello ai mezzi di informazione affinché l'opinione pubblica
> venga informata di questi sconcertanti e clamorosi risultati scientifici.
>
> (riferimento:
>
http://www.microwavenews.com/fromthefield.html#12mGx7).
>
> --
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http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
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>
http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html
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