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Fbi studia e spia movimenti pacifisti



Fbi studia e spia movimenti pacifisti, dice New York Times 
NEW YORK (Reuters) - Il Federal Bureau of Investigation, più noto come Fbi, ha raccolto informazioni su tattiche, preparazioni e addestramenti dei dimostranti pacifisti.

E' quanto ha scritto oggi il New York Times, sull'edizione domenicale.

In un servizio corredato da diverse interviste e da un pro memoria segreto dell'ufficio, il Times ha scritto che l'Fbi ha anche detto agli esponenti delle polizie locali che avrebbero dovuto riferire alle squadre antiterrorismo ogni attività sospetta rilevata durante le proteste.

Il pro memoria, diffuso alle forze di pubblica sicurezza locali lo scorso 15 ottobre in occasione delle manifestazioni contro la guerra a Washington e San Francisco, spiega in particolare come i contestatori abbiano talvolta adottato dei campi di addestramento per prepararsi, Internet per raccogliere fondi e maschere antigas per proteggersi dai gas lacrimogeni della polizia, dice ancora il giornale.

Il documento analizza attività legali quali il reclutamento di dimostranti, così come quelle illegali, come utilizzare documenti falsi per aver accesso a luoghi riservati, dice ancora il quotidiano.

Funzionari dell'Fbi hanno detto al giornale che l'attività investigativa mira a identificare anarchici ed esponenti estremisti che progettano azioni violente, non a monitorare i discorsi politici di contestatori insofferenti nei confronti della legge.

Interpellato a proposito del servizio, un portavoce dell'Fbi ha riferito che l'agenzia si interessa dell'attività di potenziali criminali, così come di possibili terroristi.

"L'Fbi non s'interessa di individui che esercitano il loro diritto costituzionale a protestare", ha detto il portavoce dell'Fbi Bill Carter. "Sono solo i gruppi che potrebbero essere coinvolti in azioni violente o criminali che ci potrebbero interessare".

PREOCCUPATI I GRUPPI PER I DIRITTI CIVILI

Ma gruppi per i diritti civili ed esperti di Diritto hanno detto al Times che il programma di monitoraggio potrebbe segnare un ritorno agli abusi perpetrati negli anni Sessanta e Settanta, quando J. Edgar Hoover era direttore dell'Fbi e gli agenti spiavano di routine gli esponenti della contestazione politica, compreso Martin Luther King Jr.

"L'Fbi sta pericolosamente prendendo di mira americani impegnati in nulla più che proteste e dissensi legittimi", ha detto al giornale Anthony Romero, direttore di American Civil Liberties Union. "La linea di demarcazione tra terrorismo e legittima disobbedienza civile è labile e mi preoccupa seriamente che si possa tornare ai tempi di Hoover".

Gli abusi commessi da Hoover ed altri all'epoca portarono a delle restrizioni sulle indagini dell'Fbi sugli attivisti politici. Restrizioni che sono state significativamente allentate quando il ministro della Giustizia John Ashcroft, citando gli attentati dell'11 settembre, ha rilasciato delle linee guida che consentono agli agenti l'accesso a raduni politici, moschee ed altri eventi pubblici.

http://www.reuters.com/locales/newsArticle.jsp?type=topNews&locale=it_IT&storyID=3876987