Re: [Disarmo] DONALD TRUMP SARA' IL PROSSIMO PRESIDENTE USA



Nemmeno qui Donald c'entra: il programma è di antica data. Made in Clinton, tra i tanti. Il problema sono USA e NATO, non il presidente galattico.

Jure


Il 10/11/2016 07:17, rossana ha scritto:

Una delle priorità militari di Trump è la modernizzazione dell'arsenale militare USA.

Ottima giornata per Leonardo Finmeccanica (+7,6%) ...
Spicca il forte rialzo messo a segno da Leonardo Finmeccanica (+7,61% a 11,59 euro). Secondo gli operatori il gruppo aerospaziale potrebbe beneficiare della politica di Donald Trump, che punta a incrementare le spese militari. ...


Il 09/11/2016 10:43, alfonsonavarra at virgilio.it ha scritto:
DONALD TRUMP SARA' IL PROSSIMO PRESIDENTE USA
Mi spiace per gli operai "bianchi" che si stanno affidando ad un fan di Mussolini. Il protezionismo come ricetta, quando non si mette in discussione la struttura ingiusta dell'economia, senza la priorità di una redistribuzione del reddito che aumenti la domanda interna, porterà ad una crisi economica mondiale. L'accordo sul clima di Parigi diventerà PURTROPPO carta straccia. La NATO avrà problemi ma perché si vuole "garantire sicurezza" esclusivamente a chi paga di più in bilanci militari. Nell'immediato Putin potrà essere contento, ma la logica delle cose, alla lunga, porta allo scontro di chi si vanta di essere gallo nel pollaio ed è prigioniero di retoriche militariste e nazionaliste ... 
Quanto a Hillary Clinton, chi è causa del suo mal pianga sé stesso. Dicono che il suo errore sia stato essere contro e non per, "sparare su Trump per gli scandali sessuali" invece di sottolineare sue proposte positive in favore dei settori popolari. Ma non aveva scelta: non aveva in sostanza nulla da dire in cui credesse sul serio tranne che puntare sulla difesa di uno status quo indifendibile. La Clinton, possiamo dirlo con il senno del poi?, era la peggior candidata che i democratici USA avrebbero potuto sciegliere: complice di Wall Street, incapace di parlare all'America ferita da speculazione, deindustrializzazione e delocalizzazione, quella che nonostante i "buoni risultati" dell'economia americana si trova sempre più impoverita (ormai è chiaro che sarebbe stato meglio Sanders al suo posto). Le élites anche in Europa dovranno pur fare una riflessione su queste economie che vedono il PIL crescere, i bilanci pubblici andare in pareggio, ma in cui la gente si trova sempre più indebitata quando non precarizzata e disoccupata.
Questo non giustifica però la protesta di pancia che si lascia attrarre dal primo demagogo televisivo che promette miracoli economici sulla base di sue presunte abilità "genetiche" nel condurre il business e rimesta nel torbido della guerra tra poveri individuando gli immigrati come capro espiatorio.
Personalmente sono molto preoccupato per la pace nel mondo. Comunque bisogna lavorare sulla novità geopolitica positiva: la rivolta degli Stati non nucleari, con il varo del Trattato di interdizione delle armi atomiche, è erede del "movimento dei non allineati". E' la tendenza verso una democrazia internazionale, cioè un mondo in cui la forza del diritto prevale sul diritto della forza: l'obiettivo della nonviolenza pragmatica ed efficace. 
Alfonso Navarra





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