[Disarmo] DISARMO NUCLEARE DIRITTO DELL'UMANITA'



DISARMO NUCLEARE  DIRITTO DELL'UMANITA'


A 3 ANNI DALLA SCOMPARSA DEL LORO ISPIRATORE STEPHANE HESSEL, I DISARMISTI ESIGENTI CHIEDONO, IN VISTA DEL 22 APRILE A NEW YORK (RATIFICA DEL TRATTATO DI PARIGI CONTRO IL RISCALDAMENTO CLIMATICO), UN RINNOVATO IMPULSO PARLAMENTARE ALL'IMPEGNO DEL GOVERNO ITALIANO
CHIEDIAMO SI RIPRENDA ED ATTUALIZZI LA MOZIONE APPROVATA ALLA CAMERA DEI DEPUTATI, PRIMO FIRMATARIO L'ON. FILIBERTO ZARATTI, CHE EMENDA LA CARTA DEI DIRITTI DELL'UMANITA' PROPOSTA DAL PRESIDENTE FRANCESE HOLLANDE E CHE SARA’ OGGETTO DI DISCUSSIONE E DI VOTO ALLA PROSSIMA ASSEMBLEA GENERALE DELL’ONU


conferenza stampa presso la sala Stampa della Camera dei Deputati
Palazzo Montecitorio, via della Missione, 4 - Roma
venerdi 26 febbraio, dalle ore 13.00 alle ore 14.00 (sotto nota sui partecipanti)
per accreditarsi come giornalisti comunicazioni a:
uff.stampa at sxmail.it (girare in cc a: alfiononuke at gmail.com - antonia.sani at alice.it)

La Dichiarazione dei diritti dell'Umanità, già preannunciata alla COP 21 di Parigi contro il riscaldamento climatico, svoltasi lo scorso dicembre, sarà presentata dal presidente della Francia Hollande alla prossima assemblea dell'ONU (la sessione si apre a New York in settembre e il testo, a quanto ci risulta, si voterà in dicembre).
In sostanza, come unica famiglia umana, abbiamo diritto a non perire per effetto serra e per inquinamento e gli Stati e le autorità pubbliche hanno il dovere di agire perseguendo questo scopo: si deve tutti insieme uscire dall'era dei combustibili fossili (si vada su: (
http://droitshumanite.fr/DU/).
Il 22 aprile, a New York, è prevista la cerimonia ufficiale di firma del Trattato stipulato a Parigi, Trattato che entrerà in vigore, (comunque non prima del 2020) 30 giorni da quando almeno 55 parti responsabili di almeno il 55% delle emissioni di gas serra lo avranno ratificato.
Una mozione approvata in vista della COP 21 dalla Camera dei deputati, primo firmatario l'on. Filiberto Zaratti, impegna il governo italiano ad emendare nel senso del "diritto" al disarmo nucleare la proposta di Hollande. Se esiste un diritto di tutti a non vedere la fine della civiltà per surriscaldamento climatico, a maggior ragione esiste un diritto a non vivere sotto la spada di Damocle dello sterminio atomico.
(Nota bene. La documentazione relativa alla giornata di discussione alla Camera: "COP21 La sfida che non si può perdere – L’Italia e l’Europa verso la Conferenza di Parigi", è rinvenibile alla URL:
http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0530/stenografico.pdf)
Questo impegno ad appoggiare, emendandola, la Carta di Hollande non ci risulta sia stato sostenuto a Parigi dal governo Renzi; in ogni caso a New York, sia il 22 aprile, sia soprattutto a dicembre, a conclusione dell'Asseblea generale ONU, l'Italia, che si è candidata ad un seggio nel Consiglio di Sicurezza, può giocare un ruolo importante nel determinare un progresso nella civiltà giuridica internazionale.
E’ importante che a New York l’Umanità in quanto tale sia riconosciuta istituzionalmente come soggetto nel diritto internazionale, perché questo fornirebbe la base giuridica (la sovranità statuale non dovrebbe essere esercitato mettendo a rischio la sopravvivenza della specie) per condannare lo stesso concetto di “deterrenza”, cioè anche il possesso e non solo l’uso eventuale degli ordigni nucleari.


(Attualmente dobbiamo invece registrare la follia di 16.000 testate in mano a 9 Stati, 2.000 in stato di allerta permanente, con la possibilità – sfiorata varie volte in modo documentato – di scatenare una Apocalisse persino per caso o per errore).
Sottolineiamo che il movimento internazionale per il disarmo nucleare, che con il “percorso umanitario” iniziato a partire dalla conferenza di Oslo del 2013, raccoglie già la maggioranza dei Paesi membri dell’ONU, è una maggioranza non più silenziosa: è ad un passo dall’ottenimento dello storico risultato della proibizione giuridica delle armi nucleari, allo stesso modo in cui sono state già proibite le armi biologiche e chimiche, come spieghiamo diffusamente nell’appello che si può andare a leggere al link:
www.petizioni24.com/dirittoaldisarmonucleare
I "disarmisti esigenti" - ci chiamiamo così, noi che facciamo riferimento all'ultimo appello di Stéphane Hessel, scomparso il 27 febbraio 2013, contenuto nella pubblicazione, da noi curata: "ESIGETE! il disarmo nucleare totale" (Ediesse, 2014) - sollecitano l’impegno dei gruppi parlamentari: occorre premere su un governo distratto ed irresponsabile utilizzando l'occasione delle discussioni per la ratifica e per l'applicazione del Trattato di Parigi.
Alfonso Navarra e Antonia Sani per i “disarmisti esigenti” (OSM, AEF, ARCI, WILPF, Armes Nucléaires Stop, etc.) -
cell. 340-0878893 oppure 349-7865685
alfiononuke at gmail.com - antonia.sani at alice.it


Nota per gli operatori dei media


Introdurrà i lavori della conferenza stampa Alfonso Navarra e sarà coadiuvato da Antonia Sani e Giovanna Pagani della WILPF Italia.
Mario Agostinelli, Alessandro Marescotti, Alex Zanotelli, Manlio Giacanelli, Emanule Patti, Antonio Pizzinato, Alberto L'Abate, Giuseppe Bruzzone ed altri pacifisti nonviolenti sono stati invitati come relatori.
Stiamo anche invitando - e siamo in attesa di risposta:
1- Jean Marie Collin, presidente dell'Associazione francese dei parlamentari per il disarmo nucleare (in Francia, come è logico, si stanno dando parecchio da fare sulla Carta di Hollande);
1- l'ambasciatore dell'Austria, Paese capofila dell'Impegno Umanitario verso il disarmo nucleare;
2- l'ambasciatore dell'Ecuador, che nella Costituzione riconosce i diritti della Madre Terra ed il cui Parlamento, il 15 dicembre scorso, ha votato per il bando delle armi nucleari;
3- deputati e senatori attivamente impegnati sul tema del disarmo nucleare;

4- gli amministratori del Comune di Villarfocchiardo, in Vallesusa, che hanno patrocinato un seminario italo-francese sull’argomento.