[Disarmo] Navi da guerra della Russia e della Cina interagiscono nel Mediterraneo



17.01.2014

Mosca e Pechino hanno valutato unanimemente come un successo la prima 
interazione nella storia dei due paese delle proprie navi da guerra nel corso 
di un’operazione militare. Le loro navi hanno garantito un carico sicuro e il 
convogliamento delle armi chimiche siriane dal porto di Latakkia verso la costa 
italiana.

La prima partita di aggressivi chimici è stata portata fuori dai confini 
siriani il 7 gennaio. Il Ministero della Difesa della Russia e il Ministero 
degli Esteri della Cina sono unanimi nel constatare che l’interazione dell’
incrociatore portamissili russo Petr Velikij e della nave vedetta cinese Yang 
Cheng durante l’anzidetta operazione militare è andata con successo. Le navi 
hanno scortato ed hanno garantito il passaggio sicuro della nave speciale 
danese Ark Futura con armi chimiche siriane a bordo.

Mosca e Pechino hanno insistito a livello diplomatico sul fatto che la 
distruzione delle scorte di armi chimiche è una parte della soluzione del 
problema siriano, ha sottolineato Prokhor Terbin, esperto di problemi navali. I 
due paesi hanno impegnato attivamente il proprio potenziale militare per la 
soluzione pacifica di questo problema:

Questa operazione è importante per la Cina e per la Russia. Particolarmente 
per la Cina, in quanto è di fatto il primo coinvolgimento attivo della Marina 
da guerra cinese in una seria operazione militare molto lontano dai confini 
cinesi. La Cina ha partecipato ad operazioni contro pirati internazionali, ma 
il suo ruolo è stato molto limitato. La Russia e la Cina sono partner 
strategici. Cercano di elaborare una posizione simile o talvolta identica su 
varie questioni della sicurezza internazionale. Tale interazione delle loro 
navi da guerra è quindi necessaria ed utile.

Nel corso dell’operazione nel Mediterraneo le navi dei due paesi hanno 
osservato una distanza reciproca definita rigorosamente dai regolamenti della 
marina e dagli ordini dei comandanti. Durante il carico e il trasporto delle 
armi chimiche è stato mantenuto continuamente il collegamento radio. Tutte le 
azioni sono state minuziosamente coordinate. A questo scopo – ha detto il 
capitano di vascello Oleg Peškurov, comandante dell’unità operativa della 
Marina da Guerra russa nel Mediterraneo – a bordo della nave Petr Velikij è 
stato schierato uno stato maggiore per il coordinamento. Durante l’operazione 
nello stato maggiore si sono trovati ufficiali di collegamento dalle navi della 
Marina da guerra della Cina, della Danimarca e della Norvegia.

Garantire la sicurezza del carico e del trasporto delle armi chimiche siriane 
non è solo provvedere a che gli aggressivi chimici non capitino nel mare e non 
intossichino il personale addetto. Nel corso di questa operazione militare non 
è da escludere nessuna provocazione, anche con l’impiego di armi. Lo scopo 
delle provocazioni può essere diverso: far fallire l’operazione, minare il 
prestigio della comunità mondiale e dei paesi che si sono assunti la missione 
per il ritiro dalla Siria degli aggressivi chimici e per la loro 
neutralizzazione.

È alta anche la probabilità del tentativo da parte dei terroristi islamici 
radicali di impossessarsi di almeno una parte del carico trasportato per l’
ulteriore ricatto o impiego come arma. Per questo motivo Petr Velikij e Yang 
Cheng dovevano non solo navigare a destra e a sinistra, di fronte e dietro la 
nave danese con il carico micidiale a bordo, ma anche controllare 
congiuntamente la situazione operativa sul mare, nell’aria e sott’acqua.

Il successo di questa interazione è stato garantito non solo dall’alto grado 
di addestramento dei marinai russi e cinesi. Possiedono anche l’esperienza 
acquistata durante le manovre navali “Interazione sul mare”. Le prime 
esercitazioni nella storia delle navi da guerra dei due paesi si sono svolte 
nel Mar Giallo nel 2012. E un anno dopo altre manovre si sono tenute nel Mare 
del Giappone nel Golfo di Pietro il Grande vicino a Vladivostok. In ambo i casi 
sono state impegnate fino a 25 navi di varie versioni per la messa a punto dell’
interazione durante la scorta delle navi e il completamento delle provviste nel 
mare. I marinai russi e cinesi si sono addestrati congiuntamete anche ai metodi 
di difesa antisommergibili, antiaerea e antinavi con l’appoggio di caccia e di 
elicotteri dell’aviazione navale.

Quest’anno si terranno altre grandi manovre navali della Russia e della Cina. 
L’obiettivo delle manovre è lo stesso, e cioè la lotta al terrorismo sul mare. 
Intanto l’incrociatore Petr Velikij e la vedetta Yang Chen si trovano nelle 
zone prestabilite del Mediterraneo. Sono pronti a coordinare le loro azioni per 
garantire la sicurezza del trasporto di una nuova partita di armi chimiche 
siriane.

http://italian.ruvr.ru/2014_01_17/Navi-da-guerra-della-Russia-e-della-Cina-
interagiscono-nel-Mediterraneo/