Response by a Syrian anarchist to the First of May statement on Syria



http://libcom.org/news/response-syrian-anarchist-first-may-statement-syria-
17092013

una interessantissima intervista con un anarchico siriano

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Può essere vero che la risposta brutale del regime alle prime proteste abbia
spinto persone a ricorrere alle armi per difendersi, ma questo non significa
che la rivoluzione siriana sia stata mai pacifica o non-violenta. Quando la
gente dice 'pacifica' in arabo, spesso intende 'disarmata' o 'non
militarizzata'. La parola non ha le stesse connotazioni che ha in inglese e
altre lingue europee (pacifismo e tutto il resto). Inoltre, la 
militarizzazione
di una rivoluzione popolare non significa che si è trasformata in una "guerra
civile". Siamo veramente stanchi di gente che descrive la rivoluzione siriana
come una «guerra civile». .......
Sull'intervento straniero
Non sono d'accordo con la tua analisi del perché gli Stati Uniti sono stati
riluttanti a sostenere i ribelli siriani. Molto è stato scritto su questo
problema e non ho davvero la volontà o l'energia per riprendere il discorso,
soprattutto adesso, dopo l'affare delle armi chimiche. ....
Come molti siriani, condivido il tuoi sospetti e preoccupazioni circa le
intenzioni e le conseguenze dell'intervento straniero in una rivoluzione
popolare. Ma ricorda che i siriani hanno già sperimentato il colonialismo
occidentale e sanno cosa vuol dire.....