DIFESA SPA RACCOGLIE UN MILIONCINO



Incassi quasi esclusivamente dai servizi meteo dell'Aeronautica

 di Stefano Sansonetti  


Alla fine il primo anno di attività ha portato in dote poco meno di un milione di euro. A tanto ammontano i ricavi messi a segno nel corso del 2011 dalla Difesa Servizi spa. La «silenziosa» società del ministero retto da Giampaolo Di Paola, ma lanciata all'epoca in pompa magna dal predecessore Ignazio La Russa, è riuscita a fare qualche soldo grazie ai servizi meteo dell'Aeronautica Militare e alla promozione dei marchi dell'Esercito Italiani, il cui sfruttamento in pratica è stato concesso attraverso una serie di convenzioni.


Per la precisione, a fine 2011, i ricavi sono stati di 999.162 euro, ricollegabili per l'87% alle entrate relative proprio ai servizi meteo, mentre gli utili hanno toccato quota 30.266 euro. Per carità, si tratta dei primi vagiti della creatura inaugurata La Russa e presieduta dal generale Armando Novelli, ma ciò non toglie che siamo ancora lontani da performance che contano. Al punto che lo stesso Di Paola, come emerge dal verbale dell'assemblea di approvazione del bilancio 2011, ha chiesto «di conoscere quali siano gli ulteriori settori di sviluppo a cui la società intende dedicarsi nel breve-medio periodo e se sarà realizzata una programmazione conseguente». Domanda a cui Lino Girometta, amministratore delegato della Difesa Servizi, non è riuscito a dare una risposta esaustiva, spiegando come «la programmazione e la pianificazione delle attività non siano di semplice adozione attesa l'impossibilità di poter contare su tempi e procedure standardizzate con le diverse articolazioni della Difesa». Insomma, la circostanza in un modo o nell'altro fa capire che si sta ancora inseguendo quell'idea di società di servizi che, come si evince dall'oggetto sociale, non solo avrebbe dovuto promuovere la gestione economica dei marchi delle Forze Armate, ma anche fungere da centrale acquisti del ministero (una sorta di Consip) e valorizzare gli immobili della Difesa, senza venderli.

Di sicuro, al di là delle richieste informative, Di Paola sembra aver confermato la fiducia nella società. Prova ne è il fatto che il ministro ha delegato ai rapporti con la Difesa Servizi il sottosegretario Filippo Milone, ex consigliere dell'ex ministro La Russa, ex consigliere di amministrazione dell'Ansaldo Sts (gruppo Finmeccanica) e di Poste, uomo vicino a Salvatore Ligresti (di cui ha amministrato alcune società) nonché sopravvissuto ad alcune traversie di Tangentopoli grazie a una riabilitazione. Proprio Milone, intervenuto in assemblea, ha espresso «un sostanziale giudizio positivo sul bilancio», mettendo poi in evidenza «come lo stesso, pur non presentando valori importanti, confermi comunque come siano assolutamente emergenti e significative le potenzialità della società».

Nel frattempo la Difesa Servizi cerca anche di sfruttare il business del fotovoltaico dando in affitto terreni e tetti di caserme a società intenzionate a installarvi pannelli. Tra queste si è distinta nei mesi scorsi Enel Green Power, che ha affittato 190 ettari.

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