Anche Marina Militare taglia i costi, ma la base di Taranto non si tocca



La Marina Militare ai tempi della crisi. Dismissioni delle aree e dei beni non più necessari a fini operativi, taglio dei programmi per la costruzione delle nuove unità navali. Anche sulle stellette soffia il vento del rigore, ma la base di Taranto non si tocca. Lo ha detto l’ammiraglio di squadra Bruno Branciforte, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, intervenendo al cambio di comando del Dipartimento Militare Marittimo dello Jonio e del Canale d’Otranto.
«Tutta la struttura militare – ha affermato l’alto ufficiale – è sottoposta ad un processo di revisione. Anche la Marina Militare ha portato avanti negli ultimi anni, una progettazione che prevede la riduzione dello strumento militare che coinvolge tutte le sedi navali. Certamente Taranto rimane la principale base della Marina sia per la sua posizione strategica attuale sia per quello che rappresenta la città in questo momento nel contesto nazionale».
La cerimonia si è svolta nella piazza d’armi del Castello Aragonese dinanzi alle principali autorità civili, religiose e militari. L’ammiraglio di squadra Andrea Toscano ha ceduto il comando al pari grado Ermenegildo Ugazzi che a Taranto aveva già guidato la sezione sommergibili  e la scuola sottufficiali.
Un avvicendamento che giunge in un momento delicato sotto il profilo geopolitico, con l’area del Mediterraneo in continua fibrillazione, e durante una profonda riorganizzazione di cui Taranto è un’importante tassello. «Tutto il Dipartimento ed in particolare il capoluogo ionico – ha detto  l’amm. Toscano – rappresenta il punto baricentrico in quel contesto geo politico e geo strategico denominato Mediterraneo Allargato, dove si proietta la strategia delle nostre forze navali a difesa degli interessi vitali del Paese».
Benché annunciata e studiata, la ristrutturazione non sarà facile. Un processo complesso che ha trovato nell’amm. Toscano «un vero e proprio promotore e volano». Queste le parole usate dal Capo di Stato Maggiore della MM secondo il quale «in un momento difficile come quello attuale, in cui in prospettiva futura e pur necessario prevedere riduzioni degli strumenti militari, del personale e delle infrastrutture, è indispensabile mantenere salda la rotta che deve condurre la Marina al perseguimento di maggiori economie di personale e risorse finanziarie. In questo futuro ma prossimo processo di trasformazione, Taranto continuerà a ricoprire un ruolo fondamentale per la Marina, rappresentandone la maggiore base navale».
La riorganizzazione è appena all’inizio e quando entrerà nella fase esecutiva «dovrà essere armonizzata – sono ancora parole dell’amm. Branciforte – con le esigenze economiche e sociali del contesto locale ed in piena sintonia con la storica presenza della Marina in area tarantina». Il testimone che simbolicamente Toscano passa a Ugazzi, è proprio quello delle dismissioni che potrebbero cambiare radicalmente il volto della città nei prossimi anni. L’amm. Toscano si è speso molto su questo versante, lo ha sottolineato  lo stesso Capo di Stato Maggiore ricordando l’entusiasmo che è riuscito a raccogliere intorno al piano di razionalizzazione infrastrutturale. «Grazie a questo lavoro – ha proseguito Branciforte – ora la situazione è molto chiara. Noi abbiamo definito quali sono le aree che non interessano la Marina e che potrebbero essere dismesse. In certi casi è necessaria una ricollocazione di ciò che esiste ma questo percorso avverrà attraverso procedure già stabilite che prevedono l’impiego di Difesa spa, società costituita proprio con lo scopo di razionalizzare e valorizzare le aree della Difesa. Sarà importante trovare con le autorità locali un interesse comune. A Taranto è già avvenuto, penso che accadrà anche in futuro».
A distanza di 150 anni dal manifesto di Cataldo Nitti che nel 1861 per primo lanciò l’idea di costruire una grande base navale a Taranto, il rapporto con la Marina si rinnova e si rinsalda come dimostra l’elevata concentrazione di strutture e di comandi dislocati sul capoluogo e sulla provincia ionica. Taranto e Marina Militare, realtà intrecciate in maniera indissolubile.

 

http://www.corrieredelgiorno.com/2012/01/21/anche-marina-militare-taglia-i-costi-ma-la-base-di-taranto-non-si-tocca-12084/