Atomiche da smantellare in Europa



NUCLEARE: ARCHIVIO DISARMO, ATTIVE IN EUROPA 200 BOMBE TATTICHE

NUCLEARE: ARCHIVIO DISARMO, ATTIVE IN EUROPA 200 BOMBE TATTICHE

(AGI) - Roma, 7 dic. - Sono circa 200 le bombe gravitazionali
B61, armi nucleari tattiche americane, retaggio della Guerra
fredda, ancora attive sul territorio europeo. E' quanto emerge
in una indagine di IKV Pax Christi presentata dall'Istituto di
ricerche internazionali Archivio disarmo in una conferenza
stampa alla Camera. Il processo di disarmo nucleare le ha
fortemente ridotte negli ultimi 35 anni, considerato che nel
1975 erano piu' di 3mila. Ma ne restano molte in circolazione
in 5 Paesi: si tratta di Belgio, Germania, Italia, Olanda e
Turchia.
    Secondo lo studio curato dagli esperti olandesi, che hanno
condotto l'indagine interrogando le delegazioni dei Paesi Nato
a Bruxelles, le B61 non hanno piu' alcun senso dal punto della
deterrenza militare e dovrebbero essere eliminate. "Un tempo -
dicono gli esperti di IKV Pax Christi - si pensava che queste
armi tattiche fossero utili perche', in caso di attacco
nucleare da parte dell'Unione sovietica nei confronti
dell'Europa, gli Stati Uniti non sarebbero stati costretti a
intervenire con un contro-attacco su scala globale". "Ma oggi -
sottolineano - questo sistema di difesa e' considerato
inefficace e obsoleto e si pensa di sostituirlo con un sistema
di difesa missilistico sul suolo europeo".
    L'indagine, pur non indicando numeri precisi, afferma che
l'Italia e' uno dei Paesi che ospita il maggior numero di B61.
"I nostri governi - afferma il vicepresidente dell'Archivio
disarmo, Maurizio Simoncelli - continuano a non smentire e a
non affermare la presenza delle bombe sul territorio nazionale.
Dobbiamo pero' fare tutti gli sforzi possibili per arrivare ad
un effettivo disarmo".
    Durante la conferenza stampa, Federica Mogherini, deputato
Pd della Commissione difesa della Camera, ha inviato l'Italia
ad assumersi la responsabilita' di favorire un dibattito in
ambito Nato e in sede europea lungo la strada della dismissione
delle armi nucleari tattiche, spiegando che il Paese deve
essere capace di discutere in ambito Nato, in particolare con
la Francia, che si oppone all'eliminazione delle B61 "per il
timore di perdere i meccanismi di sicurezza garantiti dai
vecchi schemi".
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