R: aggiornamenti su Turi e la sua testimonianza - proposta operativa



Ciao a tutti,
le parole di Turi Vaccaro qui sotto riportate, mi han fatto pensare. C'è 
bisogno di un gesto unificante e potente da proporre alla marcia Perugia - 
Assisi, per scuoterci di dosso il torpore ultradecennale che ci avvolge, dopo 
l'anteprima delle elezioni amministrative e la guizzante "prima" dei referendum 
nazionali. Vincenti.
Un gesto generalizzato di mobilitazione del quale Turi Vaccaro ci da 
l'esempio, per riuscire a determinare il blocco delle nostre azioni 
di guerra - esterna ed interna, seppur a bassa intensità quest'ultima - ed il 
rispetto della Costituzione; da attuare ad esempio nel modo simbolicamente 
efficace ( e torno a dirlo vincente ) del digiuno a staffetta contro la guerra 
e il nucleare, esercitato per 90 giorni questa primavera, da quasi 200 persone.
I Valsusini potrebbero lanciare l'idea intervemendo in massa alla Marcia, e da 
li si potrebbe partire con un digiuno a staffetta che coinvolga migliaia di 
persone in tutte le città d'Italia, con una formula tipo quella citata [ per il 
blocco delle azioni di guerra, esterna e interna, ed il rispetto della nostra 
Costituzione ].
Una formula insomma, in grado di mettere d'accordo le varie anime del 
Movimento. Una richiesta di base, comprensibile dalla gente e facilmente 
comunicabile.
Spero di esser stato chiaro, soprattutto convincente. Se riesce, un digiuno di 
massa protratto ad libitum, fino al cambio della politica attuale ( del governo 
e di larga parte dell'opposizione ) puó essere, per quei "signori", devastante. 
E puó segnare un nuovo, anche se difficilissimo, inizio.
Ho sentito che alcuni di voi, Nanni, Mao ed altri, hanno già cominciato. 
Attendo novità dall'incontro di stasera fra Turi e Luigi Ciotti.
Se son rose ... Alessandro Capuzzo, Trieste


----Messaggio originale----
Da: dis.socia at gmail.com
Data: 06/08/2011 16.06
A: "fermiamo-il-fuoco-atomico"<fermiamo-il-fuoco-atomico at googlegroups.com>
Ogg: [no fuoco atomico] aggiornamenti su Turi deciso ma consciente

Per Nicola. Siccome non ho dormito bene (da due notti un dormiveglia faticoso) 
e stanotte non ho neppure avuto l’indicazione di un sogno e neppure riesco a 
concentrarmi a leggere perchè gli occhi si chiudono il sogno di ieri l’ho 
interpretato come lotta e amore il che significa forse un po’ di riguardo per 
me anche per le difficoltà a mantenere questa posizione, vista anche la pioggia 
in agguato, il fatto che non riesco a parlare (ho perso la voce a gridare ma a 
questo sono abituato cioè al silenzio). Dal momento che non ho esperienza delle 
conseguenze (capogiri, vertigni) del digiuno dell’acqua oltre i tre giorni … 
Sarei tentato di scendere, ieri i pompieri mi hanno stressato ma per fortuna 
oggi sono guasti ma non ci credo perchè ieri sera mi sembra che l’abbiano 
riparata e in ogni caso hanno un altro camion con scala che c’era già prima 
anche se meno lunga, non ha senso che stiano qua. Comunque con una scala a loro 
dire rotta anche solo per l’emergenza mi sentissi male. Visto che viene don 
Ciotti questa sera è forse già un obiettivo raggiunto da tutti noi  insieme al 
digiuno di mons. Bettazzi (ancora da confermare), anche Zanotelli (da 
contattare)… Nanni Salio, Giovanni Ciavarella, mia sorella Pina, Federico o 
Sergio, Mao Valpiana, Alvise e Maria Chiara di Alba, Beppe Amarasso (MIR), 
Antonio Rampolla, don Alessandro Santoro, Marco Revelli e Luca Mercalli.Dal 
sogno di ieri dare una mano a Giaglione e prepare la semina fukuoka. Non voglio 
strafare per carpire ad ogni costo l’attenzione dei politici. Un po’ mi spiace 
scendere perchè quest’albero potrebbe ancora rendersi utile per la valle 
(stavolta lo taglieranno sicuramente) o forse sarà un po’ l’abitudine a essere 
in vista (bisogno di attenzione). Comunque oggi Hiroshima, potrei resistere 
fino all’arrivo di don Ciotti e scendere se lui me lo consiglia anche per 
mostrargli rispetto, se necessario scendendo, un’altra notte sarà dura. Se c’è 
il sole sto bene quassù, ora faccio un po’ di meditazione e ti dirò cosa 
desidero e se arriverò ad una conclusione. Comunque se piove la mantella che ho 
è insufficente, avrei bisogno di un piccolo telo di plastica per il davanti per 
stare in posizione yoga e coprire anche le coperte sedendomici sopra, no tenda. 
Per le telefonate puoi aspettare che scendo. Se qualcuno può telefonare ad 
Alfonso mio amico per sapere cosa mi consiglia, se è utile che rimanga sull’
albero.
Turi


Il giorno 06 agosto 2011 12:35, pallotti <vittoriopallotti at libero.it> ha 
scritto:
  Finalmente da questo comunicato riesco a sapere qualcosa di più preciso su 
Turi. 
 Anch'io mi unisco al coro di tutti coloro che invitano-supplicano Turi di 
tenere duro ma, soprattutto, di essere prudente e, in nome della nonviolenza, 
di rispettare la propria vita. Esattamente come aveva fatto a Comiso nel 1981 
quando dal muro di recinzione dell'aeroporto 'Magliocco', futura base dei 
missili 'Cruise', saltò su un albero (un eucalipto) che cresceva dentro la base 
e di lì scese volontariamente dopo molte ore di 'assedio' della polizia.
 Caro Turi,
 sono trascorsi 30 anni e tu allora avevi 26 anni. Anche grazie alle tue 
azioni nonviolente di allora, i Cruise oggi non ci sono più e non c'è più la 
base militare. E credo, spero, che anche queste tristi realtà (base olandese 
dei caccia-bombardieri F-25, base 'Dal Molin', cantieri TAV)  che ti hanno 
visto protagonista di azioni nonviolente, scompariranno dall'Italia e 
dall'Europa.  
 Un secondo, calorosissimo e forte abbraccio.
 Vittorio Pallotti
 
 
 
 Il 06/08/2011 11.08, marco palombo ha scritto:      Turi, a digiuno su un 
albero in Val di Susa per difendere le ragioni dei No Tav Turi è ancora 
sull'albero, resiste da più di 24 ore. E' in digiuno da giorni, ora anche senza 
liquidi. La sua tenacia ed il suo spirito di sacrificio hanno permesso di far 
girare un appello a tutti i giornalisti perché raggiungessero il presidio e 
dessero voce a chi vuole che anche le ragioni del movimento NO TAV trovino 
spazio. Sul posto è arrivata una troupe di Sky, ma Turi non si accontenta. Turi 
continua la sua lotta NON VIOLENTA, abbracciato a quell'albero così fragile, ad 
un'altezza di quasi 30 metri. Intorno alle 15:30 i vigili del fuoco, 
approfittando di un momento di calma, hanno tentato una manovra per fare 
scendere il nostro pacifista rampante: alcuni uomini sul cestello si sono 
preparati ad avvicinarsi alla cima dell'albero, ma il manovratore ha forzato la 
mano ed il cestello ha urtato con violenza i rami già fragili, rischiando di 
far cadere Turi. A poco o nulla sono valse le grida degli attivisti NO TAV 
presenti sul posto, che hanno filmato tutta la scena. Pochi istanti dopo ecco 
ritentare la manovra, stesso impatto violento, stesso esito: mettere in grave 
pericolo la vita di Turi. Il cestello è ora accanto alla cima dell'albero, i 
rami sono flessi pericolosamente (sono molto secchi) e la vita di Turi è ancora 
in pericolo. Lui non scende, non demorde e ormai è chiaro che è pronto a tutto, 
anche al gesto più estremo. Non ci sono parole per descrivere una situazione 
sempre più grave, tra manovre forzate e pericolose commesse dai Vigili del 
Fuoco ed il complice silenzio dei media. Ripetiamo l'appello a tutti i 
giornalisti, TURI chiede di poter parlare ai media, chiede di mettere fine a 
questo assordante silenzio che copre le peggiori violenze di uno stato che ha 
dichiarato guerra ai cittadini. Ognuno risponda alla propria coscienza, per la 
vita di quest'uomo valoroso. Turi, un pacifista, un no tav, un uomo coerente. 
Leggi anche: La protesta non violenta di Turi di Maurizio Pagliassotti    in 
data:06/08/2011
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