La spesa inutile e socialmente dannosa



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Nell' articolo apparso sul Manifesto "Debito pubblico", l'unica razionalità", Riccardo Bellofiore critica in parte quanto affermato da Jeffrey Sachs sul Financial Times perchè anche se ammette "la necessità di una spesa sociale anti-ciclica che dia sostegni al reddito, alla sicurezza sociale, alla salute, alla ricerca e all'educazione (il contrario di quel che fa Tremonti)" anche lui "pretende che il piano di medio-lungo termine inizi con tagli al disavanzo ora". Invece deve essere "lo Stato, qui e ora, che deve fornire lavoro non qualificato e qualificato, insieme. Di spazio, per un discorso del genere ce n'è; e da noi molto più che altrove. Come pure per la riduzione di spesa inutile e socialmente dannosa, a partire da quella militare".

Ormai in tanti si dice che la spesa militare deve essere tagliata. Ne approfitto per mandare una lettera al governatore leghista del comitato no-f35

UNA MODESTA PROPOSTA AL GOVERNATORE

Siamo ben coscienti che il governatore della regione Piemonte ed il suo amico e compagno di partito (il superassessore alle faccende produttive) sono dei giovini inesperti delle questioni della vita. Forse non hanno nemmeno fatto il militare a Cuneo e quindi faticano alquanto ad esser uomini di mondo. Sono bellamente e graziosamente ingenui e poco sanno delle durezze della vita. Poco frequentano poteri forti di vario genere; non basta certo aver fatto, per esempio, il segretario della commissione parlamentare di controllo dei servizi segreti oppure esser cooptati all'improvviso dentro il consiglio d'amministrazione di una fabbrica d'armi: ci vuol ben altro per rendersi conto delle bruttezze della vita.

Ora, noi ci permettiamo, dall'alto della nostra annosa esperienza delle miserie umane, di dar loro alcuni consigli che ci permettiamo di considerare alquanto utili.

Punto primo: perché limitare la produzione, in quel di Cameri, a meno di un migliaio di cacciabombardieri F35? Perché poi acquistarne (col grazioso e spontaneo obolo dei contribuenti) solo poco più di un centinaio per la nostra nazione esposta e indifesa? Se ne comprino piuttosto qualche migliaio e si adoperino come utilitaria da guerra di lusso: un perfetto gioiellino a decollo verticale (e pronto a bombardare chiunque ci stia sulle scatole) potrebbe esser dato in dotazione a tutti i centri urbani che superino i cinquantamila abitanti.

Punto secondo: se vogliamo tutelarci contro terroristi e nemici d'ogni risma, perché limitarci ad ammodernare il parco velivoli? Perché non approfittiamo dei saldi estivi (nel senso dell'Est Europa e delle steppe dell'Oriente asiatico) e non acquistiamo un po' di atomiche portatili? Il modello di riferimento potrebbe essere nello slogan: un'atomica per ogni quartiere.

Punto terzo: già che si sta dentro alla cultura nucleare (come potrebbe essere infatti diversamente?), perché non far costruire una centrale nucleare tascabile in ogni città padana? Avremmo energia pulitissima in abbondanza da sprecare come ci pare e piace.

Punto quarto: ormai che abbiamo deviato dalle politiche della difesa a quelle ambientali, ci corre l'obbligo di consigliare la costruzione, per ogni città padana, di una discarica di 'mmonnezza non riciclabile, con annesso inceneritore, anzi, meglio ancora, termovalorizzatore (altra energia da sprecare a nostro capriccio).

Punto quinto: già che stiamo parlando di rifiuti, perché non prevedere la creazione di un centro di identificazione ed espulsione per immigrati clandestini in ogni quartiere di ogni città metropolitana dell'indifeso ed ingenuo Nord Padano?

Come tutti possono ben vedere, si tratta di poche e chiare proposte, utili per iniziare un vero percorso di costruzione di un federalismo centrato sulla valorizzazione del nostro territorio e sulla sicurezza della nostra brava gente.

Speranzosi di aver dato un contributo utile ai nostri governanti regionali e nazionali, salutiamo tutti con immutata considerazione.


CIRCOLO ZABRISKIE POINT NOVARA

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