Re: Lettera aperta a Governo e Parlamento



Grazie a Francesco per la segnalazione, il comunicato del Cogemil e'
stato ripreso e rilanciato in chiave satirica anche qui:

http://www.mamma.am/mamma/articoli/art_2481.html

2009/6/9 Francesco Iannuzzelli <francesco at peacelink.org>:
>
> ----------  Forwarded Message  ----------
>
> Subject: Fw: Oggi si vota..............
> Date: Monday 08 June 2009
> From: "Angelo Garro" <angelogarro at alice.it>
>
> CO.GE.MIL.
> COMITATO GENITORI DI MILITARI
> caduti in servizio in tempo di pace vittime del dovere
> Tel/Fax 02.7389527 Cell. 338.9351886
> E-mail: cogemil.caduti at tiscali.it
> Via Castel Morrone 5  -  20129 Milano
>
> -------------o-o-o-O-O--O---(_)---O--O-O-o-o-o-------------
>
>
> Milano, 8 giugno 2009
>
> Lettera aperta al Governo, Parlamento e Partiti italiani.
>
> Egregi Onorevoli e membri del GOVERNO, PARLAMENTO e PARTITI Italiani,
> apprendiamo con sgomento e indignazione dai quotidiani nazionali che il 7 e 8
> aprile 2009 le commissioni Difesa di Camera e Senato hanno espresso parere
> favorevole al «Programma pluriennale relativo all'acquisizione del sistema
> d'arma Joint Strike Fighter JSF», il faraonico progetto che il Governo
> intende lanciare mediante la produzione e acquisizione di 131
> cacciabombardieri JSF completi di relativi equipaggiamenti, supporto
> logistico e basi operative. Costo stimato: oltre 13 miliardi di euro, nel
> periodo 2009-2026.
>
> A ciò va aggiunta la realizzazione sul suolo nazionale, a Cameri (Novara) di
> un centro europeo per la produzione, manutenzione, revisione, riparazione e
> modifica dei velivoli italiani ed olandesi: costo di 605,5 milioni di euro. E
> va aggiunto, anche, un altro miliardo di euro già investito per la fase di
> sviluppo.
>
> I cacciabombardieri JSF (meglio conosciuti come F-35) sono aerei d'attacco
> capaci di portare, se serve, anche ordigni atomici e che costituiranno la
> nuova linea tattica di Aeronautica e Marina nella prima metà di questo
> secolo.
>
> Tutto ciò a dispetto delle tanto decantate "Missioni di pace" esportate in
> paesi del M.O. dove trovasi tuttora oltre 13.000 soldati italiani.
>
> Ma non siamo in tempo di pace? E l'Italia non ripudia più la guerra?
>
>
> A fronte di tutto ciò, il giorno 8 maggio 2009 con una delegazione del
> CO.GE.MIL. Comitato di Genitori di Militari caduti in tempo di pace vittime
> del servizio (della ex leva), arrivati da tutta Italia e ricevuti dalla
> Presidenza della Camera dei Deputati a Roma (assente il Presidente) per
> richiedere ancora una volta l'approvazione di una legge risarcitoria in
> favore dei familiari di militari caduti in servizio, ma come sempre accade
> ormai da oltre trenta anni, ancora una volta ci viene ribadito la "mancanza
> di copertura finanziaria" per un equo risarcimento ai nostri figli soldati
> caduti per la patria in servizio "obbligatorio"; comunicazione che delude e
> irrita la delegazione al punto che una mamma di 73 anni (e che da 20 conduce
> questa battaglia) viene colta da infarto cardiaco e viene ricoverata
> d'urgenza presso l'Ospedale Gemelli di Roma dove resta ricoverata otto
> giorni.
>
> Vi scriviamo questa lettera perché per noi cittadini qualunque e genitori di
> un militare caduto per lo Stato, riteniamo che tale trattamento verso i
> nostri figli morti, siano azioni di crudele indifferenza e di grave inciviltà
> nazionale.
>
>                       Anna Cremona e Angelo Garro
>
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