URANIO: ANAVAFAF, DUE MILITARI MALATI IN VENETO



(ANSA) - ROMA, 2 GEN - Due nuovi casi di militari malati di tumore per presunta contaminazione da uranio impoverito sono stati segnalati in Veneto.Lo afferma l'Anavafaf, un'associazione che assiste i familiari delle vittime arruolate nelle Forze armate, che ha condotto un''indagine' in Veneto 'sulla base di segnalazioni di 'radio fante''. I due casi, dice Falco Accame,presidente dell'Anavafaf, sono stati registrati nelle province di Verona e Padova e riguardano militari che avevano operato nei Balcani.

02-01-2009

Uranio impoverito: «Due casi di militari
malati di tumore a Padova e Verona»
L'allarme lanciato dall'associazione che assiste i familiari
dei soldati: «Chi ha imposto quelle armi ci risarcisca»

ROMA (2 gennaio) - Due nuovi casi di contaminazione da uranio impoverito si sarebbero registrati a Padova e Verona: a lanciare l'allarme è l'associazione Anavafaf, che assiste i familiari delle vittime arruolate nelle Forze armate. Secondo l'indagine compiuta dall'associazione i due militari malati oggi di tumore avrebbero partecipato ad operazioni considerate a rischio nei Balcani. E ora il presidente dell'Anavafaf rilancia: «I Paesi che hanno utilizzato le armi all'uranio nell'Adriatico dovrebbero risarcire i militari che si sono ammalati per farle brillare» L'indagine è stata messa in atto su tutto il territorio del Veneto ed è scaturita dalle segnalazioni di "Radio Fante". Solo a Verona e Padova, però, gli operatori si sono imbattuti nei due casi denunciati: due militari impegnati nei Balcani.

Secondo Falco Accame, presidente dell'Anavafaf,
«i Paesi che hanno utilizzato le armi all'uranio gettate nell'Adriatico rientrando ad Aviano da missioni nei Balcani», dovrebbero «contribuire a risarcire quei militari che si sono ammalati in seguito alle operazioni di brillamento con cariche esplosive».

Ad avviso dell'Anavafaf, «il personale addetto era privo di misure di protezione», almeno per quanto riguarda le armi finite nel mare di Chioggia e «non si sa - aggiunge - se analoghe procedure siano state messe in atto nel mare in prossimità di Gioia del Colle, altra base da cui sono partiti e rientrati aerei operanti nei Balcani». Secondo Accame, infine, «non si sa neppure se sono state eseguite misurazioni dell'inquinamento delle acque».

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