Il videocommento/ G8 di Genova: le verità nascoste



Il videocommento/ G8 di Genova: le verità nascoste
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Determinanti Di Pietro e Mastella. Che votano con la CdL e fanno saltare la Commissione d'inchiesta sul G8. E nell'Unione scoppia l'ennesima bufera.

La proposta di legge per istituire una commissione di inchiesta sul G8 di Genova non è stata approvata in prima commissione della Camera. Con 22 voti contrari e 22 voti favorevoli la commissione non è riuscita ad affidare il mandato al relatore a riferire in Aula. La CdL ha salutato il risultato con un lungo applauso. Con il Centrodestra hanno votato anche Idv e Udeur.

PALAZZO CHIGI: IL GOVERNO VALUTERA'. E' una decisione del Parlamento. A chi, come Rifondazione Comunista, chiede che il governo intervenga, si risponde che ci sarà una valutazione da parte dell'esecutivo e che il governo si esprimerà. Palazzo Chigi, commenta così il voto alla Camera sulla commissione d'inchiesta sul G8 di Genova.

L'IRA DELLA SINISTRA. Insorge la sinistra radicale che accusa di "sabotaggio al programma". "Un atto gravissimo, preferiscono insabbiare", il commento deluso del ministro Paolo Ferrero di Rifondazione comunista. "Clamoroso non voler trovare la verità", aggiunge il segretario del Pdci Oliviero Diliberto. "Per noi è un fatto di una gravità assoluta. A questo punto deve intervenire il presidente del Consiglio Prodi che è anche il capo della Coalizione". E' il durissimo commento di Gennaro Migliore, capogruppo del Prc alla Camera, interpellato da Affari sulla bocciatura della Commissione d'inchiesta sul G8. Ma il ministro Mastella casca dalle nuvole: "La commissione? Nel programma non l'ho vista".

CRITICO ANCHE IL PD. Nella maggioranza anche Ermete Realacci parlamentare del Pd è critico con gli alleati. "Quello che accade nei giorni del G8 - dice - rimane una ferita aperta nella nostra storia e nel rapporto tra cittadini e forze dell'ordine. Ancora oggi abbiamo la necessità di avere massima trasparenza e conoscere la verita". Di parere opposto la CdL che commenta: "Sconfitto chi voleva processare le forze dell'ordine". In particolare il deputato dipietrista Carlo Costantini ha detto 'no', mentre l'altro esponente dell'Idv, il capogruppo alla Camera Massimo Donadi, non si è presentato. I due esponenti della Rosa nel Pugno, Cinzia Dato e Angelo Piazza, non hanno preso parte alle votazioni. E l'unico deputato dell'Udeur ha votato contro.

FINI: COMMISSIONE ERA CAMBIALE PER AMICI DEI BLACK BLOC. La commissione d'inchiesta sul G8 "era unicamente una cambiale che si pagava agli amici dei black bloc: alla sinistra più radicale". Sentenzia il leader di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini. "Tutto il mondo ha visto quello che è accaduto a Genova nel 2001 - ha aggiunto l'ex ministro degli Esteri - cioè che gli aggrediti erano le forze di polizia, e gli aggressori coloro che hanno coperture e amicizie in Parlamento e nel Governo".

Mezz'ora prima che si arrivasse al voto i parlamentari del centrosinistra erano in sovrabbondanza. Nessuno temeva per il peggio visto che mancavano all'appello sette esponenti di Forza Italia. Pochi minuti prima della conclusione dei lavori si è presentata in commissione una nutrita 'pattuglia' di deputati azzurri guidati dal capogruppo Elio Vito. E il loro arrivo ha fatto la differenza. A quel punto anche nell'Unione si è cominciato a telefonare freneticamente agli assenti per vedere di non andare sotto su un provvedimento tanto delicato.

Ma non c'è stato nulla da fare perché l'ultimo "convocato" dell'Unione è arrivato troppo tardi, subito dopo il voto. Il 'ritardatario' che non è riuscito a votare era l'esponente della Rosa nel Pugno Lello Di Gioia, che avrebbe dovuto sostituire in commissione uno dei due "titolari" del gruppo. Su 44 votanti 22 hanno detto sì e 22 'no' e quando si arriva alla parità, per regolamento, il mandato al relatore a riferire in Aula non viene conferito. La Cdl ha esultato per questa bocciatura, mentre la maggioranza ha lasciato la commissione piuttosto delusa.

La Sinistra radicale infuriata carica a testa bassa dipietristi e mastelliani colpevoli, secondo il Verde Paolo Cento, di "aver sabotato il programma dell'Unione". Haidi Giuliani parla di "indignazione fortissima per il comportamento di Idv e Udeur che disattendono gli accordi comuni firmati nel programma dell'Unione". E Cento aggiunge: "Ora la parola passi ai movimenti e alla mobilitazione popolare che mi auguro sia grande in occasione della manifestazione del 17 già convocata a Genova nella quale sfileranno i protagonisti di quelle giornate. Le istituzioni si impegnino alla piena agibilità delle piazze in quella giornata".