Ritorno (completo) della Francia nella NATO?



La partecipazione della Francia nella Nato oggi:
http://www.rpfrance-otan.org/article.php3?id_article=304

La France envisage un retour complet dans l'OTAN
http://www.lemonde.fr/web/article/0,1-0@2-3220,36-954170@51-954284,0.html

GOVERNO: COSSIGA, MENO PROBLEMI CON LA FRANCIA NELLA NATO

(AGI) - Roma, 14 set. - “Insieme una cattiva e una buona notizia per l’Italia: la Francia rientra nella Nato. E’ una cattiva notizia perche’ cio’ significa che in questa organizzazione militare l’Italia fara’ un passo indietro e addio la nostra candidatura per il Chief Military Commette. Una buon notizia perche’ la stabilita’ del Governo interessa il paese, dato che non vi saranno piu’ turbolenze nel campo della politica estera e della difesa da parte della sinistra radicale della maggioranza di governo”. Lo dice il Presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga. “Certamente, la Francia richiedera’ che il comando delle forze navali Nato del Mediterraneo si ritrasferisca da Napoli a Villefranche, in Provenza, dove si trovava prima che il Generale De Gaulle facesse uscire il suo Paese dall’organizzazione militare e dove le infrastrutture sono migliori e intatte. Di conseguenza -spiega il senatore a vita- si trasferira’ li’ anche il comando della flotta americana nel Mediterraneo, lasciando libere le nuove infrastrutture costruite a Gaeta, che potranno essere acquistate a prezzo ridotto dal Governo italiano per destinarle agli extracomunitari e ai Rom. E perche’ non trasferire in Corsica le unita’ aeree della base di Aviano e la brigata aereo-trasportata che dovrebbe unificarsi a Vicenza? Ci sarebbero un po’ di civili disoccupati, ma si potrebbe approvare una legge per trasferirli tutti in ruolo negli organici del Ministero della Difesa. Col trasferimento della base di Sigonella, che sembra imminente perche’ gli americani non vogliono essere disturbati dai pacifisti e dai terroristi e il Governo non e’ in grado di garantirgli questo, avremo quasi chiuso. Si tratterebbe solo di convincere la Nato a trasferire la base di Decimo Mannu in un’isola greca o nella parte britannica di Cipro. Certo, rimarrebbero la rete occulta della CIA e del Secret Intelligence Service, con in piu’ la rete della DGSE francese, ma tanto di quella noi non siamo in grado di occuparci, specie se entrera’ in vigore la nuova legge sui servizi e se, come sembra ormai quasi certo, la Corte Costituzionale dara’ torto al Governo e ragione alla Procura della Repubblica di Milano sul caso Abu Omar, abolendo di fatto il segreto di Stato. Il passo finale potrebbe essere costituito dalla soppressione del Ministero della Difesa e dallo scioglimento delle forze armate, escluse la Guardia di Finanza, che e’ gia’ collocata nell’ambito del Ministero dell’Economia e Finanze e l’Arma dei Carabinieri, che potrebbe trovare la sua collocazione o nell’ambito dell’ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, o nell’ambito del Ministero della Gioventu’ e dello Sport, o, in ultima ipotesi, nell’ambito dell’ordinamento, com’e’ in Spagna e in quasi tutti paesi, del Ministero degli Interni. Si risparmierebbe, d’altronde, una somma tale che quasi il debito pubblico italiano si estinguerebbe in breve tempo. La rivista del 2 giugno, poi, si trasformerebbe da parata militare, come richiesto dal Presidente della Camera, da Rifondazione Comunista e dai movimenti che ad esso fanno riferimento, in parata della pace cui potrebbe anche abbinarsi la giornata del Gay Pride”. (AGI)