L'Italia invia rinforzi,in Afghanistan: più mezzi,e uomini



Signori Presidenti, onorevoli Senatori e Deputati

ISAF ed Enduring Freedom sono quindi missioni con differenti mandati, che rispondono a catene di Comando differenti, l'una facente capo al Comando Supremo alleato della NATO ed al Consiglio Atlantico, l'altra al Central Command statunitense.

http://www.difesa.it/Ministro/Compiti+e+Attivita/dettaglio+interventi.htm?DetailID=813

L'Italia partecipa alla missione ISAF a guida NATO sotto l'egida delle Nazioni Unite. Il Comando è in mano al Generale McNeill.
Chi è il generale Mc Neill?

Leggete:

"il generale McNeill nel 2002-2003, era comandante della Combined Joint task Force 180, la forza dell’Operazione Enduring freedom in Afghanistan, della quale faceva parte la Task Force Nibbio, un contingente italiano di mille soldati costituito nel 2003 prima da alpini della Brigata Taurinense e quindi da para` della Folgore; risulterebbe che « in quel periodo, sotto il comando del generale McNeill, si verificarono nella base usa di Bagram, i casi di tortura venuti alla luce successivamente e dei quali due furono documentati: quelli dei prigionieri Habibullah e Dilawar, morti durante o subito dopo gli “interrogatori” »

http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/stenografici/sed103/pdfbt08.pdf


L'Italia invia rinforzi in Afghanistan. Più mezzi - elicotteri, cingolati e blindati - e 145 uomini, per la loro gestione operativa. L'annuncio arriva dal ministro della Difesa Arturo Parisi, che oggi si è presentato davanti alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato per illustrare il programma del nuovo impegno italiano nel Paese mediorientale. I rinforzi partiranno «subito, nel più breve tempo possibile» e arriveranno «nei tempi tecnici previsti e necessari al dispiegamento». La spesa preventiva per tale schieramento, ha detto Parisi, è quantificata in 25,9 milioni di euro, di cui 7,2 milioni una tantum per le predisposizioni, i trasporti e le infrastrutture logistiche in loco, e 18,7 milioni di costi ricorrenti per un periodo di circa 7 mesi, fino al 31 dicembre 2007.

Cinque elicotteri A-129 Mangusta, di cui uno come riserva logistica, 8 veicoli corazzati Dardo, 10 veicoli blindati Lince, 145 militari, tra equipaggi e personale di supporto tecnico e logistico. Sono questi i numeri in cui si traduce «l'esigenza di dotare il nostro contingente di mezzi che possano ampliare le capacità di muoversi e operare in sicurezza anche a grande distanza», ha spiegato lo stesso Parisi. Operativamente, ha detto Parisi, «negli ultimi mesi la condizione media di sicurezza nella regione nel suo complesso non è variata significativamente, ma si è registrato un preoccupante aumento nell'impegno di ordigni esplosivi improvvisati, fatti detonare al passaggio delle pattuglie delle forze di sicurezza afgane e di quelle dell'Isaf». E proprio questo è stato uno dei fattori che ha indotto il governo all'implementazione di nuove misure di protezione.

Raid Nato, uccise 60 persone a Kandahar
Un raid aereo condotto ieri sera dalla Nato nella provincia di Kandahar avrebbe causato la morte di 60 talebani. La notizia arriva dalle autorità di polizia afgane. I bombardamenti hanno interessato tre villaggi della provincia di Kandahar, nei quali truppe di terra sono entrate questa mattina, ha spiegato all'Afp il capo della polizia locale, Esmatullah Alizai. La forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) della Nato, però, ha segnalato di non avere per il momento alcuna informazione su quest'operazione aerea. Fra le vittime, comunque, ci sarebbero tre comandanti talebani. La zona di Zahri, ad una trentina di chilometri ad ovest di Kandahar, vecchia roccaforte dei talebani, è stata teatro di numerosi combattimenti tra le forze della Nato ed i talebani dall'inizio della fase di espansione della Nato nel sud del paese, nel luglio 2006.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Attualita%20ed%20Esteri/Attualita/2007/05/parisi-afghanistan-rinforzi.shtml?uuid=751349cc-02fe-11dc-9272-00000e25108c&DocRulesView=Libero