I NO DAL MOLIN ***soldi e vino!



Aprile 2007,

Egr. Signor Gianni Zonin,

ci permetta innanzitutto di presentarci: siamo un gruppo numeroso ed
eterogeneo di CITTADINI della provincia di Vicenza. L’aggettivo numeroso
è difficile da quantificare: quotidianamente genti nuove si aggiungono
nella partecipazione. Eterogeneo invece perché, per età, cultura,
professione, credo religioso, voto politico ed altro, proveniamo da
esperienze e convinzioni differenti.

Ciò che ci accomuna  è una testarda convinzione di natura etica: il
RIFIUTO DELLA GUERRA, di ogni mezzo o azione atti a perpetuarla, di ogni
simbolo imposto che ce la faccia subire. Tale posizione si traduce nella
risposta alla  contingenza locale, che ci vede in opposizione alla
costruzione di una NUOVA BASE MILITARE, chiunque ne sia il committente,
qualunque sia il territorio nella quale la si voglia attuare.

Riteniamo che il progetto della base militare statunitense al Dal Molin,
al quale evidentemente ci stiamo riferendo, produca delle conseguenze
molto gravi sul piano dell’impatto naturale, socio-culturale,
finanziario, della sicurezza per la città tutta.

Ecco, quindi, spiegato per quale motivo da mesi dedichiamo tempo, energia
e creatività per sostenere con fermezza pacifica la nostra contrarietà
alla realizzazione di un piano che è stato partorito nella confusione
politico-imprenditoriale e nella frode informativa: sosteniamo a voce
alta  il nostro diritto civico di espressione di opinione e di scelta
non mediata su un tema di così vasta importanza.

Dalle Sue dichiarazioni rilasciate ai media apprendiamo la posizione
favorevole che Lei nutre verso questo progetto, sostenuta dal Suo
negarne le conseguenze dannose sull’ ambiente e dall’elogio agli
ipotetici introiti lucrativi che gli imprenditori ne deriverebbero.
Inoltre, mentendo alla evidenza che da mesi si va palesando a Vicenza (e
non solo!!), Lei sostiene di non conoscere cittadini contrari alla nuova
base militare.

A partire dalla presente lettera questa Sua MENZOGNA non è sostenibile
oltre: siamo a Lei, indignati per ogni tentativo di far cadere
nell’oblio le richieste e le opinioni di cittadini che sono molto più
che “rispettabili”, nel nostro ruolo di consumatori e di contribuenti
alle  finanze pubbliche.

Qui creiamo l’occasione per dichiarare apertamente  alcuni aspetti del
piano di azione non violenta che ci contraddistingue: scegliamo, e
quindi invitiamo chiunque ad unirsi a noi nell’azione, di non sostenere
le  guerre né coloro che le finanziano e/o da esse guadagnano,
rifiutando di comprare prodotti o di usufruire di servizi forniti da chi
si dichiara favorevole alla realizzazione di una nuova base militare.

Ecco perché una delle nostre campagne consiste  nel RIFIUTO dei PRODOTTI
VINICOLI ZONIN e dei servizi della BANCA POPOLARE DI VICENZA.

Per chiudere, le lanciamo una controproposta, che può suonare
provocatoria, ma ci creda, non lo è poi tanto: perché sui terreni che si
vogliono destinati all’uso malefico e fallimentare della guerra non
propone ai politici e agli imprenditori una conversione a vigneti,
traducendo così un simbolo di morte in un simbolo vitale, quale appunto
la VITE  è?
Ci vedrebbe al Suo fianco.

Distinti saluti.




presidio permanente contro il dal molin ,  beati i costruttori di pace, 
rdb-cub,  comitato no dal molin recoaro e valdagno, comitato montecchio
maggiore no dal molin, comitato no al dal molin - si alla pace di longare
http://www.altravicenza.it/   http://www.nodalmolin.it/index.html