TOPO SEVESO



TOPO SEVESO*
Produzioni di morte, nocività e difesa ipocrita della vita

Il disastro dell'Icmesa del luglio 1976 diede vita a discussioni e
battaglie
sociali su armi chimiche, produzioni nocive e diritto d'aborto; e sin da
allora le parole "nocivo" e "nocività" furono a loro volta armi da
usare in
modo strumentale per nascondere le responsabilità e i danni reali.
Anche oggi residui tossici, armi chimiche, materiali altamente
contaminanti
e grandi opere dall'impatto ambientale devastante garantiscono la
prosperità
al mercato neoliberista e producono morte.
E oggi come allora le istituzioni ignorano deliberatamente il rischio
quotidiano per la salute della popolazione, e parlano di "difesa della
vita"
solo quando si tratta di attaccare il diritto delle donne
all'autodeterminazione.

Quali sono stati gli esiti di quelle battaglie? Cosa è cambiato in
trent'anni in materia di tutela e di consapevolezza dei rischi? Cosa
significa oggi nocività, e che importanza assumono le lotte territoriali
contro il Tav, gli inceneritori, le trivellazioni petrolifere, le basi
militari?

Milano, sabato 14 aprile ore 14
c/o Usi sanità, via Bligny 22 (tram 29-30)

Una riflessione aperta con interventi di
Collettivo Maistat@zitt@
Laura Centemeri, sociologa, autrice di Seveso. Il danno e la riparazione
Milena Sant, epidemiologa
Nicoletta Dosio, movimento NoTav

*Il Topo Seveso (Mus sevesinus) è un topo geneticamente mutato dalla
contaminazione da diossina, scoperto nel 1995 da ricercatori che
studiavano
gli effetti del veleno sugli animali nell'area dell'Icmesa.

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