W la pace, abbasso la guerra



Viva la pace, abbasso la guerra


Pasqua alta, bassa, buona Pasqua e chi mai augura una Pasqua cattiva?
Sarà comunque una Pasqua cattiva per chi non dà libertà ai popoli, per
chi uccide, opprime e sopprime, in nome della democrazia e della
fede,per chi traffica con le parole e le armi anche se stringe tra i
denti, al posto del coltello, un ramoscello d'ulivo. Per chi predica
bene e razzola male.

Non risorge niente domenica 8, la speranza e la forza vanno avanti da
sole senza la beffa di una sorpresa che non arriva mai, se non
acquistata con un uovo. Noi donne cominciamo di solito a preparare e a
fare "la spesa" per le feste con o senza menù all'agnello. Si fanno le
pulizie, a Pasqua: cosi mi hanno insegnato da bambina. E' sano far
entrare il messaggio della primavera e pulire le menzogne che appestano
l'aria: che sia non ingannevole e falsa questa stagione, che non ci
siano grandinate che amazzano i raccolti, che non ci siano massacri e
violenze che non rispettano giorni festivi e feriali... La parola
Pasqua significa passaggio: per gli Ebrei è il passaggio dalla
schiavitù alla libertà mentre per i cristiani dalla morte fisica e
spirituale alla nuova Vita Eterna.
Camminando o seduti vi invito a non aspettarvi sorprese da questo
*passaggio*, perchè la pace e la libertà non si comprano e non
risorgono per spirito santo.

Come dice il pulcino in viaggio dall'Uovo di Pasqua di Gianni Rodari:
"Viva la pace, abbasso la guerra".
Doriana Goracci