Re: R: Salviamo gli uccelli dal Typhoon



Da quello che si capisce, alcuni li catturano e vanno in istituti, degli altri chissà.


GESTIONE DELLA FAUNA SELVATICA PRESENTE ALL’INTERNO DELL’AEROPORTO DI GROSSETO. Il progetto pilota è finalizzato alla gestione e al controllo della fauna selvatica presente all’interno di
un aeroporto ed è il primo in Italia.
La presenza di soggetti di fauna selvatica all’interno dell’aeroporto di Grosseto comporta pericoli per la sicurezza dell’attività aerea e militare oltre che civile. Il pericolo aumenta notevolmente nelle fasi di atterraggio e di decollo, nel corso delle quali un capo di avifauna può inserirsi nei delicati e complessi meccanismi degli aerei. La necessità di addivenire ad una gestione dell’avifauna presente all’interno del sedime militare aumenta con la presenza all’interno dell’aeroporto del nuovo aereo
Eurofighter che sostituirà i vecchi apparecchi in dotazione.
La fauna selvatica presente può peraltro essere considerata di elevato valore visto che trattasi di un ceppo isolato rispetto all’esterno. Ciò, ovviamente, per quanto riguarda la selvaggina stanziale, fagiano in primis, che si origina da generazioni succedutesi senza contatti con l’esterno. Tale fauna, catturata con la collaborazione del personale delle ZRC, potrebbe contribuire ad aumentare la
variabilità genetica delle popolazioni presenti in tali istituti.

http://www.provincia.grosseto.it/territorio/pfv/download/PIANO%20FAUNISTICO%20VENATORIO%202006_attivitastudio.pdf
gianluca.vernole at tin.it ha scritto:
COMPLIMENTI ALL'AERONAUTICA
E LA REGIONE COSA HA RISPOSTO?


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Messaggio originale----
Da: rossana at comodinoposta.org
Data: 26-ott-2006 12.02 PM
A: <disarmo at peacelink.it>
Ogg: Salviamo gli uccelli dal Typhoon

Il Typoon non ha nulla di naturale, le sue ali sono fisse, ma il suo destino è la superiorità aerea.

E’ stato presentato dal 4º Stormo uno studio commissionato all’Universita di Pisa e finanziato dalla provincia in merito alla crescente presenza di uccelli in prossimità dell’aeroporto di Grosseto. Come riporta il "Corriere della Maremma", la ricerca ha evidenziato l’esistenza di 55 specie diverse di volatili nella zona, alcuni dei quali particolarmente pericolosi per i velivoli a causa delle loro dimensioni. Gli interventi proposti, nell’assoluto rispetto delle leggi sulla tutela ambientale, come ha sottolineato il comandante del 4º, colonnello Vincenzo Nuzzo, prevedono la riduzione delle aree dove questi uccelli nidificano o si nutrono, con lo sfalcio dell’erba, il drenaggio dell’acqua stagnante e l’abbattimento di alcuni alberi.

“Non mi ricordo se c'era la luna
E né che occhi aveva il ragazzo
Ma mi ricordo quel sapore in gola
E l'odore del mare come uno schiaffo
A Pa'
C'era Roma così lontana
E c'era Roma così vicina
E c'era quella luce che ti chiama
Come una stella mattutina
A Pa'
A Pa'
Tutto passa, il resto va
E voglio vivere come il giglio nei campi
Come gli uccelli del cielo campare
E voglio vivere come i gigli dei campi
E sopra i gigli dei campi volare.”

(Francesco De Gregori, A Pa’)

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