sempre dalla maddalena Base Usa alla Maddalena, Progetto Sardegna chiede chiarezza



dalla  nuova sardegna  cronaca  Gallura del 27\9\2005

Il Consiglio prenda posizione» Base Usa alla Maddalena, Progetto Sardegna chiede chiarezza


LA MADDALENA. Proseguono alla Maddalena le polemiche a proposito della presenza sull'isola della base militare americana. Il previsto potenziamento della base, con un notevole aumento della cubatura, sta destando forti perplessità tra gli abitanti e nel mondo politico locale. L'ultimo intervento in ordine di tempo è quello di Pio Palazzolo, coordinatore del circolo maddalenino di Progetto Sardegna. Palazzolo vuole continuare a sostenere a sostenere l'idea secondo la quale «gli americani sono venuti da amici e da amici devono lasciare questa Isola». Si tratta del medesimo concetto espresso da una mozione (dicembre 2003) del Consiglio Regionale, e riaffermata e ampliata dalla giunta Soru. Le ultime notizie sul presunto potenziamento della base Usa della Maddalena, hanno creato nella popolazione rabbia, sconcerto, incredulità, senso di impotenza, scetticismo. «Ecco perché - scrive Palazzolo - ogni reazione, seppur diversa, ha un denominatore comune: quello della decisione calata dall'alto, com'è sempre accaduto in questa terra abituata al "signor sì", all'indifferenza, alla rassegnazione, al brontolio privato ma che ormai, da qualche tempo, in gran parte mal digerisce i diktat. Vogliamo essere gli artefici delle scelte per il nostro futuro». Progetto Sardegna, sia a livello locale che provinciale e regionale, per quanto riguarda La Maddalena e la presenza Usa, sostiene «in maniera chiara che nessun tipo di nuova economia a La Maddalena può essere conciliata con la presenza attuale della Us Navy, figuriamoci con un suo eventuale potenziamento. La Marina Usa deve lasciare il nostro Parco - prosegue Palazzolo - ed eliminare un'incongruenza unica nel suo genere: una base per sommergibili nucleari in una zona ad alta tutela ambientale. Se agli statunitensi piace la nostra terra, saremo ben felici di accoglierli ma solo come turisti». Per questo il movimento chiede al sindaco, alla giunta e al consiglio comunale della Maddalena di prendere una posizione chiara e univoca in tal senso, poiché «siamo convinti, che sul futuro della città non ci può essere "una terza via" che accomuni un'economia, che già tale non è, data dalla servitù militare della base Usa, e lo sviluppo da noi auspicato: quello di un polo Cantieristico industriale, portuale, ambientale e turistico».
Andrea Nieddu



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