[Diritti] "Il 25 novembre per un’opposizione femminista alla guerra"



Da  Coordinamento Migranti Bologna 

"Da giorni le piazze gridano no alla violenza maschile sulle donne. Il nome di Giulia Cecchettin risuona ovunque perché è insopportabile che un’altra donna sia stata uccisa da un uomo che non poteva accettare la sua libertà. Nelle piazze c’è una forza che è tornata a essere collettiva e farsi sentire in massa. Ne abbiamo bisogno per trasformare radicalmente un presente fatto di violenza: guerra contro le donne, guerra contro i migranti, la violenza delle bombe, che annienta vite e oscura ogni orizzonte di trasformazione. Guerra e più guerra. Queste guerre diverse condividono la stessa logica di dominio, appropriazione, comando, oppressione, sfruttamento. Dobbiamo lottare contro l’inaccettabile normalità della violenza imposta dalla guerra. Che il 25 novembre il nostro rifiuto della violenza maschile sia l’innesco di un’opposizione femminista e migrante alla guerra!

Nell’opposizione alla guerra oggi c’è un rifiuto del razzismo che rompe i fronti e deve essere vivo nella nostra lotta contro la violenza maschile. La violenza maschile non è una contraddizione secondaria da risolvere dopo una vittoria di questo o quel fronte, che non sarà comunque la nostra vittoria. Lottiamo contro la guerra a partire dal rifiuto dei suoi effetti sulle nostre vite. In Israele ci sono donne e queer che disertano perché non credono che l’emancipazione coincida con il potere di opprimere, uccidere e sfruttare. In tutto il mondo donne e uomini ebrei dicono «stop bombing Gaza!», al fianco di milioni di donne e uomini arabi, neri, latini che gridano «Palestina libera» anche per ribellarsi all’oppressione che vivono sulla loro pelle in altre parti del mondo. Rifiutare la guerra per rifiutare il razzismo mentre lottiamo contro la violenza maschile è il nostro difficile compito. Organizziamo la forza necessaria per farlo a partire dal 25 novembre. Riattiviamo la forza dello sciopero femminista. Per Giulia, per le altre, per noi, perché «nessuna è libera finché non lo siamo tutte».
Smash patriarchy, strike the war, stop bombing Gaza!"

Assemblea Donne del Coordinamento Migranti

https://www.coordinamentomigranti.org/2023/11/22/nessuna-e-libera-finche-non-lo-siamo-tutte/