[Diritti] Repressioni dei pacifisti russi, la denuncia di Amnesty International



Una nuova pubblicazione di Amnesty International ha denunciato le diverse leggi e pratiche repressive adottate dalla Russia per sopprimere il movimento anti-guerra, con oltre 20.000 persone già vittime di violente ritorsioni come già in precedenza denunciato da altre associazioni, in primis Memorial.

Le autorità russe stanno infatti utilizzando tattiche sempre più brutali per reprimere gli attivisti anti-guerra nel paese, mentre l’aggressione su larga scala contro l’Ucraina è arrivata al suo 500esimo giorno.

Oleg Kozlovsky, ricercatore di Amnesty International sulla Russia, ha dichiarato: “La repressione in Russia ha profonde radici, fondate sull’utilizzo di una vasta e complessa gamma di tattiche per mettere a tacere chi dissente dalla guerra. I manifestanti pacifici contro la guerra all’Ucraina e coloro che condividono informazioni critiche sulle forze armate russe vanno incontro a severe sanzioni penali, amministrative e anche di altro tipo. Sono state approvate e immediatamente applicate nuove leggi assurde che criminalizzano coloro che esprimono liberamente le proprie opinioni. Il difettoso sistema giudiziario, contraddistinto da processi profondamente ingiusti, viene utilizzato per condannare i dissidenti a pene detentive e multe esorbitanti, con l’intento di soffocare persino la più lieve forma di dissenso”.

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