Anarres-info. Società ingovernabili, tram, vaticano, T.R.I.P.S esalute…



Anarres-info. Società ingovernabili, tram, vaticano, T.R.I.P.S e salute…

Le società ingovernabili
Grillo assume – e deforma – i linguaggi, i temi, le aspirazioni dei movimenti. La spinta partecipativa, la sfiducia nei confronti del sistema politico, la consapevolezza che il sistema è irriformabile, la tensione verso una maggiore equità nella distribuzione delle risorse, l’attenzione per i temi ambientali sono all’origine del suo successo. Il Movimento 5 stelle ha saputo intercettare un malessere diffuso e dargli una forma politica, sebbene sia la brutta copia, la ghignante caricatura di un percorso di libertà. La mimesi dell’accesso alla facoltà decisionale tramite web, funziona. Ma occorre capovolgere la prospettiva. Grillo e i suoi non sono un argine al divampare di una rivolta sociale simile a quelle scoppiate in Grecia, Slovenia, Spagna, ma il mero surrogato di una rivolta che non c’è.
Da questa prospettiva diviene importante indagare il modificarsi degli ambiti sociali in cui siamo forzati a vivere come premessa ad un’agire che deve fare i conti con la rappresentazione sociale che si è dipanata dalle aporie della modernità, delle sue promesse non mantenute pure all’interno di un orizzonte sempre più chiuso.
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Ridi in faccia al controllore!
Venerdì 5 aprile. Un megafonino made in China da quattro euro, un mucchio di volantini, la samba armata di tamburi, un pink controllore che distribuisce biglietti, una piccola pattuglia di compagni in black and rose gli ingredienti di un pomeriggio di informazione e lotta lungo i binari della linea 4. Lì da oltre un anno la GTT ha messo i controllori per impedire a chi non ha soldi di viaggiare gratis.
“Signori e signore, buon giorno! Oggi paga Fassino! Con i soldi delle Olimpiadi, con quelli regalati alle banche e alle imprese. Qualche mese fa hanno ridotto le corse e aumentato il biglietto, in questi giorni hanno deciso di diminuire ancora le corse e aumentare il biglietto! Tra trent’anni i vostri nipoti potranno andare da Torino a Lione in sole tre ore! Che importa se oggi noi andiamo a piedi!”.
Dopo quet’indroduzione tra tamburi e slogan si va per il 4, mentre il controllore comincia ad agitarsi. I più timidi si limitano a afferrare il telefonino, altri gridano a gran voce e minacciano, prima o poi tutti decidono di bloccare il tram. Chiaro lo scopo di dissipare i sorrisi della gente che per lo più plaude e fa cenni di approvazione. Qualcuno persino si unisce al coro di “io il biglietto non lo pago!” “ridi in faccia al controllore!”.
In un caso il controllore viene seguito da un corteo di tamburi, in un altro intrattenuto da una lunga chiacchierata. Intanto la gente sale e scende e se la ride.
A Porta Palazzo incrociamo i vigili urbani: anche a loro è rivolto l’invito a lasciar stare i poveri senza biglietto, gli immigrati senza carte, tutti quelli che la crisi gli mangia la vita ogni giorno.
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Giochi di potere all’ombra del Vaticano
I media ci raccontano la favola del gesuita che si fa Francesco, l’uomo dall’umiltà esibita come marchio per rendere presentabile sul mercato un prodotto ormai screditato.
Con la consumata abilità di chi gestisce con profitto una ditta millenaria, il conclave ha fatto la scelta più opportuna sul piano dell’immagine.
Ma chi è il “progressista” Bergoglio? Di sicuro un uomo che ha vissuto e prosperato all’ombra dei poteri forti nel suo paese, attraversando senza alcun problema i sette anni della dittatura militare di Videla. Altri gesuiti, altri preti seguaci della teologia della liberazione subiranno torture e galera.
Non lui.
Sebbene piaccia alla sinistra cattolica, Bergoglio è stato eletto da un conclave disegnato negli ultimi trent’anni da Joseph Ratzinger, l’uomo che, come Prefetto per la congregazione della dottrina della fede – il nuovo nome dell’Inquisizione – ha regolato i conti con le tentazioni sociali della chiesa, specie in Sudamerica.
Dietro l’elezione di Bergoglio si allunga l’ombra del vecchio papa, che si è dimesso per poter vincere la dura partita di potere con il suo segretario di Stato Bertone.
Sullo sfondo lo scontro feroce per il controllo della banca vaticana, la guerra tra le due anime nere che si contendono il controllo della santa finanza, gli uomini dell’Opus Dei, vicini a Ratzinger, i potenti Cavalieri di Colombo, promossi da Bertone. Il conservatorismo antimoderno di Ratzinger contro il conservatorismo ultramoderno di Bertone.
Per tutti l’ambizione di controllare e disciplinare le vite di miliardi di persone, che il gusto per la vita e la libertà conduce ben lontano da ogni religione.
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Bad T.R.I.P.S. per Novartis
La decisione della corte suprema indiana di respingere il ricorso del colosso farmaceutico svizzero Novartis, che aveva intentato causa a due ditte locali per aver immesso in commercio il “generico” del glivac, un farmaco per la cura di alcune forme di leucemia e per il tumore del pancreas, consentirà ai malati indiani e, in generale dei paesi più poveri, di accedere alle cure, spendendo 170 dollari anziché i 1700 del prodotto della Novartis.
Negli ultimi anni l’India si è candidata al ruolo di farmacia dei poveri, contestando i diritti sulla proprietà intellettuali delle grandi multinazionali del farmaco.
Il caso del glivac è una vera truffa, poiché il prodotto della Novartis ha alla base la stessa molecola per la quale i diritti sono scaduti al decimo anno di utilizzo.
L’acronimo T.R.I.P.S. indica i Trade Related Aspects of Intellectual Property Rights, ossia gli accordi internazionali, fissati dal WTO, il Word Trade Organization, sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale.
In generale i T.R.I.P.S. sono in se una truffa, poiché, al di là della propaganda, l’investimento delle Big Pharma nella ricerca è minimo.
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PD, PDL e M5S: soldi a imprese e grandi opere
Ieri il parlamento ha votato, con consenso unanime da parte delle varie forze politiche, una risoluzione per sbloccare il pagamento dei debiti dello Stato verso le aziende fornitrici di beni e servizi. Oggi il governo avrebbe dovuto licenziare il decreto attuativo: difficoltà sul reperimento della copertura e dubbi sul possibile aumento dell’addizionale Irpef hanno fatto slittare ai prossimi giorni la decisione del governo.
Di cosa si tratta?
A chi sono destinati i soldi? Sul piatto ci sono 40 miliardi distribuiti in due anni.
Di questi sette sono destinati alle ditte che lavorano o hanno lavorato alle grandi opere, dall’Impregilo alla CMC. Chi sa se gli esponenti del Movimento Cinque Stelle che hanno votato il provvedimento lo sapevano?
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Appuntamenti


Giovedì 11 aprile.
Francesco e il lupo. Le lotte di potere all’ombra del Vaticano
Conferenza/dibattito con Paolo Iervese, vaticanista e collaboratore della stampa libertaria. Ore 21 in corso Palermo 46


Appuntamenti fissi

Ogni lunedì – ore 21 – incontro degli “Antirazzisti contro la repressione. Ti ricordi di Fathi?” presso la sede della fat in corso Palermo 46

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Ogni martedì riunione del collettivo antipsichiatrico “Francesco Mastrogiovanni” ore 21 in corso Palermo 46. Il numero contro gli abusi psichiatrici funziona tutti i giorni con segreteria telefonica. Il martedì – dalle 19 alle 21 - rispondiamo direttamente.

Segnati il numero e fallo girare. 328 7623642

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Ogni giovedì – ore 21 in corso Palermo 46 - riunione degli anarchici della FAT aperta a tutti gli interessati

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Ogni venerdì – dalle 13 alle 15 – anarres va in onda sui 105,250 delle libere frequenze di radio blackout. Se sei lontano puoi sentire anche in streaming accedendo dal sito della radio
www.radioblackout.org

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