[Resistenza] Solidarietà ai compagni condannati per la mobilitazione del 15 ottobre 2011





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Milano, 10.01.2013
 
Newsletter 10/1/13

Solidarietà ai compagni condannati per devastazione e saccheggio per il corteo del 15 ottobre 2011!
 
La repressione e i soprusi non fermeranno la lotta per costruire la nuova governabilità delle masse popolari organizzate!
Mentre va in scena la triste e macilenta litania di una campagna elettorale caotica fatta di inciuci, conti della serva e accordi sottobanco fra le varie sfumature di grigio delle fazioni della borghesia, il paese va allo sfascio fra centinaia di fabbriche che chiudono (ultima la Richard Ginori di Firenze), smantellamento dei servizi (a Roma è stato sospeso persino il servizio d’urgenza del 118), disoccupazione galoppante e aumento del costo della vita, imposte, tasse, sfratti, pignoramenti. Questo è il “paese reale” che conoscono bene le masse popolari, i lavoratori, i giovani, i pensionati e non quello rappresentato nei talk show televisivi o dagli accademici del niente.
In questo contesto la ribellione è una prima, sana e salutare risposta a questo miserabile e opprimente sistema. E’la più chiara, salutare, benefica e costruttiva forma di vitalità di uomini e donne che non accettano la svendita al peggior offerente dei diritti e della dignità, del loro presente e del loro futuro. La ribellione è sana. La ribellione è giusta.
Chi si candida a rappresentare “il cambiamento”, a raccoglierlo, a orientarlo ha il preciso dovere di fare i conti in modo costruttivo con la ribellione. Ha il preciso dovere di favorire le forme organizzate e collettive di ribellione, che prendano il posto delle forme individuali e personali, marginali e in certi casi nocive e autodistruttive nelle loro manifestazioni, soprattutto per chi le pratica.
In un “paese reale” che è allo sfascio, in cui lavoratori e masse popolari sono carne da macello, in cui gli anziani sono esuberi e i malati un “peso sociale”, il 7 gennaio è arrivata una condanna degna dei tribunali speciali: 6 giovani compagni sono stati condannati con un processo farsesco a 6 anni di reclusione ciascuno per essere stati presenti sulla scena dell’incendio di un blindato dei Carabinieri che in piazza S. Giovanni, il 15 ottobre 2011, aveva per ore partecipato ai caroselli e ai tentativi di investimento per sgomberare la piazza. Condannati. Sono stati loro? Non sono stati loro? A noi non importa. Non sono certamente loro né i mandanti né gli esecutori delle politiche di massacro sociale che milioni di persone subiscono ogni giorno (la vera devastazione economica, ambientale sociale e morale che produce questo sistema economico e sociale). Anzi, sono con evidenza stati condannati non per le prove del reato specifico contestato dalla Procura, ma per il loro impegno senza riserve, per la loro generosità, per il loro servizio fra le fila della parte più sana e migliore di questa società: quelli si indignano e lottano contro l’ordinamento dei Berlusconi, Monti, Marchionne, Draghi, Bagnasco, Bersani, ecc.
Condanne come monito. Senza scriverlo sulla sentenza (scommettiamo che non ci sarà scritto? Funziona come i codici mafiosi) il Tribunale dice: “ribellatevi pure: impiccatevi! Scatenatevi nella guerra per bande, nella guerra fra poveri, drogatevi, ammalatevi, deprimetevi! Ma non osate fare della vostre ribellione uno strumento di organizzazione e di mobilitazione contro il governo e le istituzioni, di emulazione e di SOLIDARIETA’”.
Allora che questa sentenza sia, più e come le altre che l’hanno preceduta (es. condanne ai manifestanti del G8 di Genova), una sveglia per chi si vuole assumere l’onore e il compito di rappresentare il cambiamento in questo Paese (reale!), per quanti si candidano a costruire una alternativa politica alle agende Berlusconi o Monti-Bersani, una legalità alternativa a quella della Repubblica Pontificia che poggia sulla violazione della Costituzione italiana frutto della Resistenza Partigiana, sulla stragi, sulle organizzazioni criminali, sull’impunità e ogni sorta di privilegio per i ricchi e i loro lacchè, su carcere e repressione per gli oppositori e sull’abuso di potere, sulla violenza e sulle vessazioni per i poveri. Aprite gli occhi e sciogliete le lingue! Usate i vostri mezzi, gli strumenti, la cassa mediatica della campagna elettorale, per organizzare, mobilitare, in solidarietà con i ribelli accusati e condannati, per liberarli, per restituirli al mondo reale, quello fatto di mobilitazioni e movimenti, cortei, picchetti, iniziative, occupazioni di case e di aziende, di solidarietà di classe.
Parlate di giustizia, di etica, di una nuova morale nella politica… ecco, cominciate a schierarvi dalla parte giusta. Iniziate adesso e da subito a combattere la malavita, la malagiustizia, la malapolitica, il malaffare. Perché una vetrina spaccata o cento vetrine spaccate, un cellulare in fiamme o una colonna di blindati in fiamme sono un effetto. Iniziate a prendere di petto le cause, senza accanirvi contro gli effetti.
 
Arancioni, rossi, 5 stelle, società civile, democratici e socialdemocratici, civici… qualunque sia il colore e la denominazione che avete scelto per rappresentare il paese reale e per governarlo in nome della discontinuità con l’ingiustizia, la corruzione, la mafia e la speculazione, vi chiamiamo alla prova dei fatti. Comportatevi come se già governaste!
Condanne, reclusioni, pagamento di ingenti somme ad amministratori che coi soldi pubblici nel migliore dei casi si abbuffano di grassi saturi (e nel peggiore ci pagano feste, festini e accompagnatrici) a fronte di encomi a chi manganella, tortura, picchia, sequestra, usa e abusa del potere della divisa che indossa, promozioni per chi li comanda, emolumenti per chi li governa. Voi da che parte state? Che iniziative concrete prenderete? Che mobilitazione promuoverete?
Noi stiamo con quanti si ribellano alla società organizzata e gestita da questi parassiti. Eravamo in quella piazza S. Giovanni e lo abbiamo rivendicato dal giorno dopo, lo rivendichiamo oggi. Non siete chiamati a rivendicarlo anche voi. Siete chiamati, vi chiamiamo, a schierarvi nel campo di quanti si oppongono alla caccia alle streghe che oggi ha come oggetto chi (davvero o per accusa strumentale) è accusato di ribellione. I cacciatori di streghe, chi li accusa, sono i soli e principali responsabili dello sfascio del paese.
 
Il futuro è dei ribelli che lottano e si organizzano per costruire un nuovo e superiore ordinamento sociale, il socialismo!
Solidarietà ai compagni condannati!
Rendere il Paese ingovernabile ad ogni e costruire un governo di emergenza popolare!
 

 

Solidarietà alle masse popolari del Venezuela, al loro governo, al loro Presidente Hugo Chavez!

 

Esprimiamo alle masse popolari del Venezuela, al loro governo, al loro Presidente Hugo Chavez la solidarietà del nostro Partito a fronte dei tentativi delle forze reazionarie di destabilizzare il paese, con il tentativo di promuovere lo sciopero generale, approfittando dell’assenza del Presidente dal paese.
Le forze reazionarie che continuano a operare contro gli interessi e le aspirazioni delle masse popolari venezuelane, spalleggiate dalle forze dei paesi imperialisti e in primo luogo dagli imperialisti USA, si comportano da sciacalli quali sono, tentando di demolire “la grande opera di trasformazione sociale e politica del Venezuela condotta oramai da alcuni anni dal PSUV e dal comandante Chavez”, come ha scritto il Segretario Generale del (nuovo)Partito comunista italiano, celebrando la vittoria elettorale del 2012 che ha confermato Chavez e il PSUV alla guida del paese, ed esaltando il “ contributo importante che essa dà alla causa dell’emancipazione delle classi sfruttate e dei popoli oppressi dal sistema imperialista mondiale e alla causa della difesa della Terra dalla devastazione che la borghesia imperialista aggrava di giorno in giorno”.
Gli sciacalli reazionari e le forze imperialiste che li foraggiano non possono vincere. Questo movimento storico è la rinascita movimento storico cui si oppongono è troppo grande e potente, e li travolgerà. Questo movimento che avanza in tutto il mondo è la seconda ondata della rivoluzione proletaria, e unisce la rivoluzione bolivariana in Venezuela al Partito dei CARC, avanguardia della rinascita del movimento comunista in Italia.

Viva il comandante Hugo Chavez!

Viva il Partito Socialista Unificato del Venezuela!

Viva la rinascita del movimento comunista!

Viva la seconda ondata della rivoluzione proletaria che avanza in tutto il mondo!

Hasta la victoria siempre!


Partito dei CARC – Settore delle Relazioni Internazionali
 
 
E’ uscito Resistenza n. 1/2013
 
 
 
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