Una soluzione europea per il problema dei Rom (Francia). Documento da inviare e diffondere se condiviso



Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici,
                 il Movimento ha preparato questo intervento sul problema dei Rom per l'Amministrazione Francese; per il quale chiede il vostro aiuto nell'invio e nella diffusione. Il documento può sempre essere fatto proprio e anche mutato. Gl'indirizzi:

Président Nicolas Sarkozy, webmestre at www.elisee.fr

Premier Ministre François Fillon, webmestre at premier-ministre.gouv.fr

Prés.Assemblée Nationale Bernard Accoyer, bernard.accoyer at wanadoo.fr

Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
 

Movimento per la Società di Giustizia e  per la Speranza

Lecce, Italie

 

Au Président de la République française Nicolas Sarkozy

Au Premier Ministre François Fillon

Au Président de l’Assemblée Nationale Bernard Accoyer

 

Une solution européenne au problème des Roms et des gens du voyage

 

L’action développée en France dans les derniers mois à l’égard des Roms a suscité une réaction assez forte en Europe, même s’il s’agissait essentiellement de l’évacuation de campements illégaux et de gens qui avaient commis des crimes.

Peut-être la France a-t-elle développé surtout une politique répressive et non, avant tout, un politique de proposition envers les Roms, visant avant tout à leur intégration.

 

Cette politique a quand même touché la conscience européenne et nous a fait comprendre que l’Europe a besoin sur ce point d’une action unitaire et globale, une action que les organes de l’Union doivent élaborer et décider au plus vite, car il s’agit d’un problème grave et urgent.

 

Un problème grave déjà si l’on considère seulement les nombres, si l’on pense que la présence des Roms en Europe Centrale et Occidentale, où le plus souvent ils sont nomades, rejoint des chiffres considérables : 720.000 en Espagne, 400.000 en France, 300.000 en Angleterre, 140.000 en Italie, 105.000 en Allemagne.   

 

Un problème grave au point de vue éthique et social. Car le nomadisme conduit à des installations abusives dans des conditions humaines et hygiéniques déplorables. Mais surtout parce que ces gens, ayant perdu leur formes traditionnelles de travail et de subsistance, sous la pression du besoin tombent dans des formes anomales d’activité : vol, prostitution, mendicité forcée d’enfants, de femmes qui souvent sont des fausses mères avec des nourrissons prêtés.

D’où une situation de désordre social, et également de criminalité, que l’Union ne peut plus longtemps tolérer.

 

La solution à atteindre semble être l’intégration par une installation durable et définitive :

 

1. dans les nations hôtes – qui dépensent déjà des fonds dans les installations sédentaires – et qui s’engagent, par l’action des Communes, à leur offrir une maison, un travail, et avec cela assistance et sécurité, et l’école pour leurs enfants.

 

2. ou bien dans leur patrie, leur nation d’origine ; dans laquelle ils devront rentrer s’ils n’acceptent pas ces conditions.

 

Nous pensons que les Roms doivent être mis vis-à-vis de cette alternative : l’installation sédentaire dans la nation hôte ou le retour dans leur patrie d'origine.

Cette opération complexe doit être décidée et réalisée par l’Union. Elle doit obtenir le soutien et la collaboration de tous les états membres, et en particulier des pays d’origine de ces gens.

Elle doit être soutenue par des fonds appropriés, qui visent ce but. Un Commissariat devrait être constitué à cette fin.

 

Il s’agit d’une opération de grande valeur humaine, qui veut résoudre les problèmes d’un peuple jusqu’ici nomade et qui ne peut plus l’être ; un peuple qui survit dans des conditions de pénurie et de souffrance matérielles et morales.

Lecce, 4 Octobre 2010

                                                                           Pour le Mouvement le Responsable

                                                                                     Prof. Arrigo Colombo

 

Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di Lecce

Via Monte S. Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160

E-mail arribo at libero.it/ Pag  web http://digilander.libero.it/ColomboUtopia

(testo italiano)

 

Una soluzione europea per il problema dei Rom

 

L’azione sviluppata in Francia negli ultimi mesi nei riguardi dei Rom ha suscitato in Europa una reazione assai forte, anche se si trattava essenzialmente di evacuazioni da accampamenti illegali o di gente che aveva commesso dei crimini.

Forse la Francia, in questo caso,  ha sviluppato una politica prevalentemente repressiva, piuttosto che una politica propositiva che mirasse  anzitutto alla loro integrazione.

 

Questa  politica ha tuttavia toccato la coscienza europea e ci ha fatto comprendere che l’Europa ha bisogno su questo punto di un’azione unitaria e globale, un’azione che gli organi dell’Unione devono elaborare e decidere al più presto, perché si tratta di un problema grave ed urgente.  

 

Un problema grave già solo dal punto di vista numerico, se si pensa che la presenza dei Rom nell’Europa Centro-Occidentale, raggiunge cifre considerevoli: 720.000 in Spagna, 400.000 in Francia, 300.000 in Inghilterra, 140.000 in Italia, 105.000 in Germania. 

 

Un problema grave sotto il profilo etico e sociale. Perché il nomadismo porta a stanziamenti abusivi in condizioni umane ed igieniche deteriori. Ma soprattutto perché questa gente, avendo perduto i loro tradizionali ambiti di lavoro e di sussistenza, sotto la pressione del bisogno cade spesso in forme anomale di attività: furto, prostituzione, accattonaggio coattivo di bambini, di donne spesso false madri con piccoli presi a prestito.

Ne viene una situazione di disordine sociale, quando non di crimine, che l’Unione non può più a lungo tollerare.

 

La soluzione cui mirare sembra essere la stanzializzazione:

 

1. Nelle nazioni ospite – che già impegnano fondi negli accampamenti – e che s’impegnano ad offrire loro, attraverso l’intervento dei Comuni, la casa, il lavoro, e con esso l’assistenza e previdenza, la scuola per i figli.

 

2. O altrimenti nella loro patria, la nazione di origine; in cui dovranno far ritorno se non accettano quell’offerta.

 

Si ritiene che i Rom debbano essere messi di fronte a questa alternativa: o lo stanzializzazione nella nazione ospite o il ritorno in patria.

Questa complessa operazione dev’essere decisa e realizzata dall’Unione. Deve ottenere la collaborazione di tutti gli stati membri, in particolare dei paesi di origine di questo popolo.

Con fondi appropriati e non dispersivi, ma indirizzati a questa soluzione, alla stanzialità. Fondi mirati. Un Commissariato dev’essere istituito a questo scopo.

 

Si tratta di un’operazione di grande valore umano, che soccorre un popolo finora nomade e che non può più esserlo, e sopravvive in condizioni di penuria e sofferenza materiale e morale.