Torino. Presidio solidale con anarchici sotto processo



Torino. Presidio solidale con anarchici sotto processo

Martedì 15 giugno ore 17,30, via Po 16
Punto info solidale con i due compagni che saranno processati il 18 giugno
per diffamazione e minacce a Borghezio.

Venerdì 18 ore 9 aula 82 del tribunale di Torino
Prima udienza del processo.

Venerdì 18 luglio ore 18. Dai il flit alla Lega, iniziativa antirazzista.

Sabato 19 luglio saremo al Pride all’interno dello spezzone del “10 luglio
antirazzista”

Alla vigilia del 25 aprile dello scorso anno davanti alla sede della Lega
apparve un fantoccio con la faccia di Borghezio appeso a testa in giù,
come Mussolini a piazzale Loreto. Manifesti analoghi furono affissi in
città. Un gesto simbolico per mostrare che il fascismo è al governo e in
parlamento.
Per quell’episodio due anarchici della FAI di Torino sono stati rinviati a
giudizio – si va in aula il 18 giugno - per minacce e diffamazione nel
confronti di Borghezio.

Borghezio è uno dei volti del fascismo di oggi. Uno che disinfettava le
carrozze dei treni dove viaggiavano ragazze africane, lo stesso che diede
fuoco ad un ricovero per senzatetto rumeni sotto il Ponte Mosca. Lo scorso
anno in Francia, ad un convegno di una formazione dell’estrema destra
nizzarda, credendosi a microfoni spenti, Borghezio diceva ai suoi camerati
neofascisti che “occorre insistere molto sul lato regionalista del
movimento. È un buon modo per non essere considerati immediatamente
fascisti nostalgici, bensì come una nuova forza regionalista, cattolica,
eccetera … ma, dietro tutto ciò, siamo sempre gli stessi”. In Francia ne
discussero TV e giornali. In Italia pochissimi ne hanno parlato. E chi
oserebbe? Il ministro dell’Interno è il leghista Maroni. I fascisti sono
al governo nel nostro paese.

I nostri due compagni sono accusati di aver minacciato e diffamato Borghezio.
Sono accusati di aver detto e scritto che Borghezio è un fascista ed un
razzista.
Sono accusati di aver voluto ricordare, alla vigilia del 25 aprile, che la
Lega Nord è il fascismo che torna, che il fascismo non è morto in quel
lontano aprile quando i partigiani combattevano e morivano per la libertà
e per la giustizia sociale. Senza se e senza ma.
Oggi il fascismo colpisce ogni giorno.
I CIE, centri per immigrati senza carte, stanno trasformandosi nei lager
del nuovo secolo. Sono le galere che lo Stato italiano riserva a quelli
che non servono più. I muri che rinchiudono i migranti, sono intrisi del
dolore di uomini e donne che vi assaggiano processi lampo, soprusi,
pestaggi, umiliazioni, stupri.
Il diritto legale di vivere nel nostro paese è riservato solo a chi ha un
contratto di lavoro, a chi accetta di lavorare come qui nessuno più era
obbligato a fare. Oggi i migranti, con permesso o in nero, sono i nuovi
schiavi di quest’Europa fatta di confini e filo spinato. Gente la cui vita
vale poco o nulla.
È scritto nelle leggi. Leggi razziste.
Ma a quelli come Borghezio non bastano certo. Il loro appetito assassino è
insaziabile. Ogni giorno, ogni ora, qualcuno muore in mare, inghiottito
dalle norme che impediscono la libera circolazione degli individui. Quelle
leggi che la Lega Nord vorrebbe sempre più dure, sempre più feroci. Campi
di concentramento e deportazioni non sono ricordo di un infame passato ma
sono nelle nostre città, a pochi metri dai giardinetti dove giocano i
nostri figli.
Contro il razzismo di Stato non basta la testimonianza, non basta
l’indignazione. Bisogna mettersi in mezzo: contrastare retate e
deportazioni, rifiutare ronde e militari in strada, sostenere chi lotta
nei CIE, chi sciopera contro la schiavitù legale, chi cerca di scavalcare
i muri e buttare giù le barriere.
Ribellarsi è giusto, l’indifferenza è complicità.

L’Italia è in guerra. Come ai tempi di Mussolini. Quelli come Bossi,
Maroni, Borghezio sono fatti della stessa pasta.

E gli anarchici, oggi come allora, finiscono in tribunale.

per info e contatti:
Federazione Anarchica Torino
corso Palermo 46 - la sede è aperta ogni giovedì dalle 21.
fai_to at inrete.it 338 6594361