Torino. Scritte sul monumento al carabiniere



Torino. Scritte sul monumento al carabiniere

 

“Lo Stato uccide. Carlo Giuliani vive”. Questa scritta è comparsa nella notte del 20 luglio sul monumento al carabiniere ai giardini reali a Torino.

 

In allegato una foto scattata da un fotografo di passaggio.

 

Era il 20 luglio del 2001. Asserragliati dentro la “zona rossa”, i G8 facevano la loro passerella nel cuore di Genova. I padroni del mondo mettevano in scena la potenza di chi decide su un intero pianeta. Un pianeta dove miliardi di persone ogni giorno fanno i conti con un piatto vuoto, dove l’ambiente è ostaggio degli interessi di pochi, dove la guerra ai poveri e ai migranti miete sempre più vittime.

Fuori, per le strade, decine di migliaia di persone manifestavano contro un “ordine” del mondo che è sfruttamento, oppressione, sangue e fame per i più.

 

Tra i tanti che quel giorno hanno affrontato la violenza scatenata dallo Stato a Genova, c’era anche Carlo Giuliani.

Un carabiniere gli sparò in faccia spezzando la sua vita.

In questi 8 anni lo stato ha assolto se stesso: l’assassino di Carlo è stato prosciolto, come i massacratori della Diaz e Bolzaneto. Alcuni manifestanti sono invece stati condannati a pene gravissime per quei giorni di resistenza e di rivolta.

 

Oggi come allora i muri gridano una verità che nessun tribunale potrà cancellare.

Lo Stato uccide. Ogni giorno.

In Afganistan, dove 3200 militari italiani fanno la guerra e la chiamano pace.

Nei mari e lungo le strade dei migranti, dove leggi razziste si mangiano la vita di chi cerca un futuro.

Nelle fabbriche e nei cantieri dove la pelle di chi lavora è nulla di fronte al profitto dei padroni.

 

Carlo Giuliani vive nelle lotte. Ogni giorno.

 

La Resistenza continua. Ogni giorno.

 

Per info e contatti:

Federazione Anarchica Torinese – FAI

Corso Palermo 46

La sede è aperta ogni giovedì dopo le 21

fai_to at inrete.it

338 6594361

Allegato Rimosso