Re:La parificazione dell'età pensionabile



..."non riesce ben comprensibile" a chi non vive questo sistema come un meccanismo di depredazione degli strati a basso reddito.

chi privilegiato fa finta di volere un mondo migliore sapendo che con ogni sua azione quotidiana riafferma lo scandalo posto a norma delle menzogne delle mafie delle guerre e di tutte le ingiustizie che i piu' deboli subiscono.

chi non capisce la ferocia con cui gli apparati di potere politico e finanziario saccheggiano il bene pubblico e lo fanno con l'impunita' autoprodotta da leggi che sono la negazione della civile convivenza e della giustizia.

e purtroppo a non capirlo sono vaste fasce proprio di questi strati bassi della popolazione.
i saccheggiati votano i saccheggiatori.

ricordo echi balbettanti che durante l'ultima campagna elettorale ancora vagheggiavano di presunte superiorita' morali della sinistra italiana rispetto al berlusconismo..
ricordo chi perpetrando il proprio buio interiore ipocritamente si aggrappava ad un gia' mille volte tragicamente fallito "meno peggio"
ora il peggio e' giunto ma il declino verso la barbarie continua irreversibile.
e lo fara' fin quando irreversibile sara' la manacanza di coscienza e il conformismo bieco e volgare di chi questa realta' cosi' disumana e inaccettabile l'ha assorbita e la riproduce seguendone il medesimo modello di vita in tutti i ruoli.










> Movimento per la società di giustizia e per la speranza
> Cari amici,
>                  il Movimento ha preparato questo intervento sull parificazione dell'età pensionabile di donna e uomo; per il quale chiede il vostro aiuto nell'invio e nella diffusione. Il documento può sempre essere fatto proprio e anche mutato. 
> Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
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> Movimento per la Società di Giustizia e  per la Speranza
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> Lecce
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> Ai Segretari dei Sindacati Confederali CGIL, CISL, UIL
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> Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti
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> al Segretario del PD Walter Veltroni
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> La parificazione dell'età pensionabile
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> Non riesce ben comprensibile perché il Sindacato si opponga alla parificazione dell'età pensionabile di uomo e donna, quando esiste una precisa richiesta in tal senso della Corte europea di Giustizia; la quale non fa altro che sollecitare il processo di parificazione avviato in particolare dal movimento femminile degli anni Settanta, contro quanto ancora resiste della discriminazione di sempre, della mente e prassi androcentrica e patriarcale. 
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> Ovviamente la Corte chiede la parità nelle pensioni come nelle condizioni di lavoro e nel salario, il superamento dell'intera discriminazione che la donna subisce in quest'ambito; 
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> avendo anche presente il più basso livello di pensione che la donna così raggiunge, e che può acquistare una specifica gravità quando essa è single, o tale diviene in seguito alle vicissitudini del rapporto di coppia.
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> Il Sindacato, come altri esponenti della politica e della ricerca, o anche del pensiero corrente, parte dalla considerazione della particolare condizione femminile di sempre che, oltre il lavoro professionale, porta il peso del lavoro domestico e della procreazione e cura dei figli, specie nella prima infanzia. Ma proprio su questo punto il processo di parificazione deve avanzare, portando l'uomo a condividere sempre più queste mansioni, anziché scaricarle sulla donna, totalmente o in gran parte. Così come devono avanzare i servizi sociali, specie nidi e scuole materne, dove la nostra arretratezza è forte.
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> Lo esige la dignità e diritto della donna, la pari dignità e diritto; lo esige il processo di liberazione in corso, processo di giustizia, costruzione di una società giusta e solidale. 
> 
> Lo esige l'imperativo di giustizia che avvince insuperabilmente la coscienza umana: 
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> "uomo sii giusto, agisci secondo giustizia".
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> Su questa linea hanno insistito già in passato figure come Emma Bonino e il partito radicale, come il giuslavorista Pietro Ichino, e molti altri. Non si tratta di un'invenzione del ministro Brunetta, che solo ultimamente vi si è richiamato, e non senza ragione
> 
> Lecce, il 18 dicembre 2008 
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>                                                            per il Movimento il responsabile
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> Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull'utopia, Università di Lecce
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> Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160
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> E-mail arribo at libero.it/ Pag  web http://digilander.libero.it/ColomboUtopia 
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