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Comunicato stampa - Forum delle donne - Prc/Se

La violenza di genere nel pacchetto sicurezza del governo non ci può stare!

Lo scandaloso "pacchetto sicurezza" per il contrasto alla criminalità che
il Governo sta preparando sembra prevedere un capitolo che riguarderà la
violenza contro le donne. Un unico calderone in cui appariranno mescolati
indistintamente crimini e criminali, in cui mettere la mano pesante
reprimendo, espellendo, promettendo pene più severe, più carcere, più
controllo sociale. Insomma fare pulizia.
Già abbiamo ampiamente espresso il nostro dissenso sul pacchetto sicurezza,
ma riteniamo davvero inaccettabile che la questione della violenza maschile
contro le donne venga affrontata come se fosse una questione di ordine
pubblico su cui intervenire ad esempio potenziando poliziotti di quartiere,
telecamere notturne, e altre simili misure "preventive" attualmente abusate.
La violenza maschile contro le donne, ci siamo stancate di ripeterlo,
avviene prevalentemente in ambito domestico. E' lì, nella coppia, nella
casa, nella famiglia che le donne vengono stuprate e uccise dall'amico,
l'amante, il marito. Oppure sul luogo di lavoro, dove le donne vengono
umiliate, molestate, discriminate, sfruttate.
Ma soprattutto la violenza contro le donne è il frutto di una cultura
patriarcale radicata ancora nel profondo in tutti i paesi del mondo senza
eccezione di sorta, anche in Italia, e ci parla del riprodursi di
stereotipi sessisti nella società, di rigurgiti di fondamentalismi pesanti
che colpiscono la parte femminile, che attraversano perfino il Parlamento,
le leggi, che continuano a mettere a rischio l'autodeterminazione
femminile, la libertà di decidere che cosa fare del proprio corpo. Così
come ci parlano di discriminazioni persistenti, gravissime, quasi
anacronistiche, in ambito pubblico, che riguardano in particolare il nostro
paese. L'Italia  vanta infatti un primato di cui non possiamo certo andare
fiere in quanto a presenza femminile nei luoghi decisionali.
Intervenire su questa materia si può, si deve. E non può spettare solo alle
donne, ma soprattutto agli uomini, alle istituzioni. Intervenendo nel
profondo, sapendo che si tratta di modificare il rapporto millenario di
potere tra i sessi nel pubblico e nel privato. Si può a cominciare dalla
formazione scolastica per rompere modelli patriarcali. Si può  incentivando
la valorizzazione della presenza femminile nella sfera pubblica contro ogni
discriminazione sessista possibile. Si può supportando i percorsi di
emancipazione e liberazione femminili di native e migranti anche
economicamente. Si può e si deve  intervenendo soprattutto sulla parte
maschile della società per sensibilizzare, responsabilizzare, educare alla
relazione con l'altra da se'.
Vogliamo un impegno concreto che si traduca anche nello stanziamento di
fondi destinati a facilitare l'uscita delle donne da situazioni di
violenza. 
La violenza di genere nel pacchetto sicurezza del Governo non ci può stare!