c. stampa - Il canile di Sesto Fiorentino (Fi) diventa un caso politico. Sono 50 mila i cittadini che hanno firmato l'appello a difesa della struttura



Il canile di Sesto Fiorentino (Fi) diventa un caso politico
Sono 50 mila i cittadini che hanno firmato l'appello a difesa della struttura gestita dall'Associazione Unione Amici del cane e del gatto

Sesto Fiorentino (Fi) - Prima ordina di ristrutturare il canile secondo le normative. Nove anni dopo, cambia idea e ordina di demolire tutto. E' la situazione  kafkiana provocata dall'Amministrazione Comunale di Sesto Fiorentino, guidata dal sindaco DS Gianni Gianassi, che di fatto priverà tutta l'area fiorentina dell'unico canile capace di accogliere i cani e i gatti abbandonati nei comuni della Piana. Attualmente la struttura del Termine di Sesto Fiorentino ospita 400 cani e 200 gatti che dal 27 dicembre non si sa che fine faranno, nè quale struttura sarà in grado di accoglierli. Perentorio e inderogabile l'ordine dell'Amministrazione Comunale: nonostante le 50 mila firme raccolte in tempo record in tutt'Italia, il canile costato ben due miliardi di lire all'associazione volontari "Unione Amici del Cane e del Gatto", poco dopo Natale verrà raso al suolo dalle ruspe. Abuso edilizio: è l'accusa che l'Amministrazione Comunale di Sesto Fiorentino sventola sotto il naso dei volontari per motivare una decisione così paradossale. Già, perchè quella struttura che solo adesso il Comune ha scoperto essere abusiva, quindici anni fa per la stessa Amministrazione non lo era. Dalla documentazione disponibile sul sito dell'Associazione (www.unioneamicidelcaneedelgatto.it), c'è infatti l'ordinanza emessa dal Comune di Sesto Fiorentino con la quale imponeva all'Associazione di costruire il canile rispettando la legge 43. Se il canile era abusivo ora lo era anche allora. Una dimenticanza a cui se ne aggiunge un'altra: secondo la legge quadro 281 del 1991 doveva proprio essere il Comune a costruire o risanare i canili per la tutela degli animali di affezione e per la lotta al randagismo. Ma tant'è. Il canile viene realizzato grazie ai soldi  e all'impegno di migliaia di volontari che in questi quindici anni acquistano anche i terreni attorno alla struttura per 17 mila metri quadrati. L'Amministrazione di Sesto Fiorentino non sborsa una lira. Il tempo scorre fino all'epilogo. La giunta del sindaco DS Gianni Gianassi improvvisamente si accorge del canile e del presunto abuso. In realtà la "colpa" del canile è quella di essere su un terreno appetibile sotto il profilo edilizio. I volontari e la popolazione, non solo Sestese, si mobilitano. In difesa del canile arrivano migliaia di sottoscrizioni, in tanti condividono un'unica e importante preoccupazione: che fine faranno centinaia di cani e gatti. Il Comune replica che un nuovo canile verrà costruito per tutta l'area fiorentina ad Ugnano. Ma è un progetto solo sulla carta, nemmeno un mattone è stato posato. Il destino dei cani e dei gatti del Termine di Sesto Fiorentino rischia di essere drammatico: essere ammassati come merci in strutture sovraffollate o dirottati in strutture fuori regione, come pacchi postali, lontani dai volontari che tanto li hanno amati e seguiti. Ad oggi la mobilitazione è totale. Da un lato ci sono migliaia di cittadini che protestano contro l'insulsa decisione. Dall'altro c'è il Comune rigido e inflessibile. Il caso esplode, finisce sui giornali e in televisione. I volontari non mollano, la petizione raccoglie adesioni sempre più ampie. E ogni dieci minuti 30 cittadini firmano l'appello per salvare il canile. Sottoscrizioni che peseranno anche sotto il profilo politico. Ogni firma un voto...


per info:
Alberto Alberti - Presidente Unione amici del cane e del gatto -o.n.l.u.s.- Canile di Via del Termine - Sesto Fiorentino (Fi) - tel. 392-0730921
www.unioneamicidelcaneedelgatto.it - info at unioneamicidelcaneedelgatto.it