Invito Nuvole.Casa



Ricevo e inoltro volentieri
Linda Santilli


Teatro India 29 maggio h. 21
Lungotevere dei Papareschi


Nuvole.Casa di: Elfriede Jelinek  (con citazioni da: F.  Hölderlin)
traduzione  Luigi Reitani  realizzazine  DVD  Maria Inversi  montaggio
Prisma Audiovisivi
   direzione tecnica David Barittoni  immagini, definizione Tommasina
Squadrito  interpretazione Laura Mazzi
  esecuzione al pianoforte e musiche dal repertorio di Rita Marcotulli
drammaturgia luci regia Maria Inversi




Note di regia
Elfriede Jelinek (Premio Nobel 2004), viennese, nata da padre ebreo di
origine slava e da madre céca, ha perduto nei campi di concentramento 49
parenti. Diplomata al conservatorio in pianoforte e composizione, la
Jelinek destruttura e ricostruisce linguaggi anche su ritmi musicali di cui
la regia ha tentato di  ricostruire il possibile respiro. La sua opera è
occhio dilatato su ogni relazione in cui serpeggiano atteggiamento e
pensiero fascista. Molto amata dalle femministe poiché come è stato
scritto, la Jelinek guarda alla donna con i versi di John Lennon: " woman
is the nigger of the world" e, la sua narrativa "Šsi pone sempre dalla
parte dei deboli, degli sconfitti, degli animi feriti".
Il testo Nuvole.casa, mai rappresentato in Italia, è stato pensato dalla
Jelinek come monologo dove una donna, al centro del palcoscenico, sferruzza
ascoltando il testo da una radio e chiedendo dunque, al pubblico, grande
ascolto.  In esso si affronta il tema della memoria dei popoli in cui i
concetti di razza, razzismo e Patria sottolineano la difficoltà
dell'accoglienza dello straniero e dell'altro da sé, unitamente al bisogno
di ogni essere umano di rispondere alle domande: chi sono? chi siamo? dove
andiamo? siamo estranei a noi stessi? Insieme calpestiamo il suolo nella
terra dove l'uomo ha creato confini ideologici, teologici e allontanandosi
da ciò che può condurlo alla ricerca della  sua spiritualità al di là di
ogni religione e appartenenza geografica. La Jelinek, che ha dovuto
conciliare la memoria dolorosa e la speranza, ci domanda di essere
partecipi in modo critico agli eventi del nostro tempo. Oggi l'Europa (mito
femminile) ha il dovere di non dimenticare la sua storia d' invasioni e
perdite. La regia, nel drammatizzare il testo, ha esaltato quanto poteva
essere riconducibile alla storia di ogni nazione come di ogni nazionalismo
non dimenticando che dalla scrittura del testo: 1990, i "Tedeschi" hanno
dotato musei e archivi di memoria storica, politica, sociale; atto che
sarebbe dovuto da ogni nazione verso il suo popolo e che avrebbe consentito
forse di essere neutrali nelle ultime guerre. Ognuno di noi, ci dice la
Jelinek, è parte di un mondo sensibile che può mutarsi e lasciare altre
memorie, altre tracce. La Jelinek dichiara: "Štutto è già stato detto da
tempo e si può solo gettar luce su ciò che si è già detto."

                                           Maria Inversi



Il 25 maggio 2006 h. 12  presso Discoteca di Stato Via Michelangelo
Caetani, 32  Telefono: 06 6840 6301 durante la conferenza Stampa sarà
proiettato: ÅgConversazione con Elfriede JelinekÅh in versione italiana
della durata di 40' a cura di Renata Caruzzi (facoltà di Trieste) e
prodotto dalla SIL. Saranno pesenti: On. Franca Eckert Coen, Renata
Caruzzi, Maria Inversi
per informazioni: Teatro India 06.55300961 - Ass.Cult. Alfabeti Comuni
06.8273923 - Forum austriaco di cultura 06.3608371 -  Multietnicità
06.68307278 / 06.68307665  
biglietti: gruppi da 4 persone artisti  anziani  studenti  ¤ 10 interi 15

Il progetto è sostenuto da:
Provincia di Roma - Forum austriaco di cultura - Comune di Roma - Politiche
della Multietnicità - Ass.Cult. Alfabeti Comuni - SIL società italiana
delle letterate.






Comunicato stampa  con preghiera di pubblicazione
Inviato a:



25 maggio h.12 presso la Discoteca di Stato,  Via Caetani, verrà presentato
durante la conferenza stampa organizzata dal Comune di Roma - Multietnicità
e l'ass. Cult. Alfabeti Comuni - Roma:
"CONVERSAZIONE CON ELFRIEDE JELINEK" (premio nobel 2004) a cura della prof.
Renata Caruzzi (Trieste). Durata 40' . Il DVD che sarà presentato in lingua
italiana, è stato prodotto dalla SIL Società italiana delle letterate. Su
espressa richiesta della sig.ra Jelinek, la conversazione richiestissima da
Università e istituzioni sarà presentata a Roma in via eccezionale e non
potrà né circuitare né essere ripresa.  La Jelinek com'è noto, vive dal
alcuni anni appartata e non ha per tale scelta ritirato il premio nobel.
Nella conversazione, la Jelinek affronta tematiche sul mondo contemporaneo
politico (citerà anche l'ex presidente Waldedheim), sociale, letterario.
Ella risponde con  profonda sincerità e onestà intellettuale a questioni
che afferiscono all'essere donna nella nostra società, come il turismo
divenga metafora dell'immigrazione, cosa intende per "confine" nella
letteratura e nelle relazioni sociali e umane. La Jelinek nel video
decostruisce miti contemporanei (televisione) con ironia e sarcasmo,
demistifica i media e i consumi. Ci racconta inoltre come lavora con
l'interstualità servendosi di tutti i linguaggi di comunicazione
contemporanea come ad esempio della soap opera per scrivere "Le amanti" e
ci spiega come i casi estremi (La Pianista) costruiscano tipologia e dunque
possibilità di ulteriore analisi e perché,  dopo il superamento del
confine, ci sia il naufragio.  Affronta il tema della differenza tra
scrittura femminile e maschile ed i suoi confini.  Ci inoltra nella
difficoltà delle relazioni che dal dopoguerra vivono forme di violenza
nelle relazioni familiari e interpersonali.  Ci racconta inoltre la
collaborazione offerta a giovani registi di teatro che definisce "coautori".
Lunedì, 29 maggio, h. 21 Teatro India: spettacolo: "Nuvole.Casa" di
Elfriede Jelinek, traduzione di L. Reitani, con Rita Marcotulli
(pianoforte) Laura Mazzi (attrice) nella drammaturgia e regia di Maria
Inversi (Alfabeti Comuni)
Alla conferenza stampa con presentazione del video interverranno:  L'on.
Franca  Eckert Coen, Renata Caruzzi, Maria Inversi

Roma, 14 maggio 2006