resoconto coordinamento forum e prossimi appuntamenti



Alle compagne del Forum delle donne
A tutte le compagne interessate
Alle Federazioni provinciali del Prc
A* Giovani Comunist*


Care compagne il 16 giugno si è svolto a Roma il Coordinamento nazionale
del Forum delle donne. Erano presenti: Patrizia Arnaboldi, Imma Barbarossa,
Giovanna Capelli; Luciana Cicini,  Lidia Cirillo, Elettra Deiana, Daniela
Dioguardi, Eleonora Forenza, Erminia Emprin, Rosangela Mura, Linda Santilli.
Al centro della discussione oltre ai progetti e ai lavori del Forum e alla
Rete delle donne della Sinistra europea El-fem, c'è stato l'esito
referendario sulla Pma.
Un referendum per cui noi tutte abbiamo speso enormi energie, pur non
avendolo promosso direttamente né in alcun modo incentivato, ma sostenuto
con il massimo dell'impegno una volta che la scelta è stata fatta da altri.
Il confronto che abbiamo avuto nella mattinata di domenica su questo tema è
stato ricco e tutte le compagne hanno concordato su alcuni punti di fondo,
innanzitutto sulla necessità che tale tema non venga derubricato ,  "messo
tra parentesi" come se fosse già acqua passata, nè tra le donne, né
all'interno della sinistra, né dentro Rifondazione. E' stata sottolineata
l'urgenza quindi di avviare un percorso di riflessione seria che ci
consenta di fare una lettura politica sull'esito referendario che sia
all'altezza dell'importanza e della complessità delle tematiche in esso
contenute, per non correre il rischio di semplificazioni.  E' necessario
indagare sulla gravità di questa sconfitta, è stato detto. Non solo
l'autodeterminazione delle donne è stata colpita duramente (è sul controllo
del corpo delle donne e della libertà femminile  che la globalizzazione
neoliberista infarcita di neopatriarcalismi, nuovi fondamentalismi,
razzismi e violenza gioca le sue carte più pesanti. In tutto il mondo), ma,
come hanno sottolineato alcuni degli interventi, il referendum ha che fare
anche con altre questioni: con il rivolgimento epocale che oggi ci pone
davanti la scienza e i cambiamenti dei corpi portano mutamenti anche nelle
menti e nelle identità. La sinistra, è stato sostenuto, è incapace di
leggere fino in fondo tali cambiamenti e di rapportarsi ai nuovi orizzonti
della vita psichica (oltre che materiale) della gente, incapace insomma di
offrire un pensiero alternativo, un orizzonte di senso.
Anche per questo la Chiesa ha vinto, hanno sostenuto alcune compagne, in
una società secolarizzata al 90%, "utilizzando elementi di paganesimo e di
superstizione medioevaleggiante". La Chiesa ha vinto controllando il voto
soprattutto nei piccoli centri, ma anche a livello mediatico. E, è stato
ribadito, essa ha potuto contare sull'impoverimento della politica,
 ponendosi a svolgere "il ruolo dell'intellettuale organico", il ruolo di
unico referente di un'unica etica, quella cattolica, quella della vita.
Una serie di concause hanno senz'altro determinato questa sconfitta
referendaria di proporzioni superiori a quelle che erano state pure le
peggiori previsioni, a partire dalla difficoltà di comprensione dei temi
sollevati dalla legge 40 che fino a ieri erano stati trattati solo in
ambiti ristretti, e che, hanno affermato alcune compagne,  la campagna
referendaria ha avuto il merito di allargare a milioni di persone
costringendo anche i partiti ad avviare una discussione al proprio interno.
 Per questo tutte le compagne si sono trovate d'accordo sul fatto che la
 discussione deve proseguire, anche all'interno del Prc.

Nella seconda parte della giornata si è discusso dei progetti del Forum
delle donne e sui lavori in corso: la scuola di politica e l'organizzazione
del prossimo campeggio nazionale sul tema della precarietà del lavoro e
della vita (Mondello-Palermo, 3-8 settembre); l'Archivio femminista "Rosa
Luxemburg" e la necessità di costituire un "gruppo archivio" che si occupi
della definizione di un progetto politico culturale in cui si prevedono
iniziative, oltre alla costruzione di un vero e proprio centro di
documentazione; la costituzione del laboratorio permanente su "donne e
mercato del lavoro" (ordine del giorno approvato nell'ultimo congresso
nazionale) di cui si discuterà anche a Mondello nel campeggio; la Rete di
donne della Sinistra Europea El_fem e dell'ultimo incontro svoltosi a
Berlino il 12 e 13 giugno nel quale è stato tracciato un percorso da
seguire da qui al prossimo congresso di Atene in ottobre che va
concretizzato (soprattutto l'organizzazione del seminario su "donne potere
patriarcato e sinistra"). Va inoltre lanciata la campagna di adesione alla
rete El_fem; il gruppo di lavoro "culture delle differenze" che opererà
all'interno dell'area Nuovi diritti e politiche istituzionali,  di cui il
Forum delle donne sarà parte attiva (il gruppo di lavoro dovrà avviare una
riflessione -nel partito e fuori- su come la differenza sessuale, e tutte
le altre differenze, attraversano sul piano culturale, sociale, simbolico,
questa fase storica segnata dal patriarcato, dall'etnocentrismo,
dall'eurocentrsmo, dai nazionalismi e fondamentalismi, dalla guerra).
Si è presentato un piano di lavoro dell'ufficio nazionale del Forum
relativo alla comunicazione, ritenendo necessario ultimare la costruzione
del sito, aggiornare la rubrica nazionale ed integrarla con i nuovi
contatti.

Il coordinamento  ha deciso di proporre al Partito di promuovere una
Assemblea nazionale delle donne del Prc sul tema del referendum
possibilmente per il 23 settembre

Inoltre è stata fissata la data  della prossima Assemblea nazionale del
Forum delle donne aperta a tutte le compagne interessate per sabato 16
luglio, dalle ore 9.30 alle 17.00, presso la Sala Libertini in  Viale del
Policlinico 129  che avrà come punto all'ordine del giorno l'analisi sul
referendum e l'informazione sulle future iniziative e i progetti del Forum
delle donne.


Per l'Ufficio del Forum delle donne

Linda Santilli