messico e nuvole



<mailto:giusticlaudio at aliceposta.it>giusticlaudio at aliceposta.it

MESSICO E NUVOLE

Forlì, 29 giugno 2005,  Furman Day.



Elisabetta Zamparutti, di Nessuno tocchi Caino, non ha gradito le mie
ultime critiche. Questa E' la mia risposta. Di seguito troverete il testo
della sua e-mail.



Gentile Signora Zamparutti:

La ringrazio per avere utilizzato, rivolgendosi alla mia augusta persona,
il titolo di Dottore. Ci tengo molto. L'ho conquistato, con grande fatica e
in tempi non sospetti, grazie a una splendida tesi sul dissenso sovietico.
Sono anche molto lieto che, dopo tanti anni, qualcuno di NTC esca dalla
torre d'avorio e si confronti con chi, al contrario di Voi, fa parte della
World Coalition Against the Death Penalty.  Penso che avreste dovuto farlo
anche in passato e che sarete costretti a farlo di nuovo in futuro.



Cara Signora Zamparutti,

Non mi permetterei mai di dire che il Messico E' un paese abolizionista
totale se non fosse Amnesty International ad affermarlo.

<http://web.amnesty.org/pages/deathpenalty-countries-eng>http://web.amnesty.org/pages/deathpenalty-countries-eng

"Mexico abolished the death penalty for all crimes in April 2005"

Lei evidentemente confonde l'abolizione delle leggi che consentono la pena
di morte con la scomparsa della "pena di morte" dalla costituzione. Se Lei
avesse ragione anche l'Italia non sarebbe un paese abolizionista totale
dato che, grazie al governo Berlusconi, la revisione costituzionale, che
doveva far sparire la  "pena di morte" dalla nostra carta fondamentale, E'
stata bloccata.



In quello che Lei chiama rapporto si legge che:

"La Cina prevede due tipi di sentenza capitale: l'esecuzione immediata e la
condanna "con sospensione" della pena per due anni, che diventa definitiva
qualora il condannato abbia commesso altri reati durante il periodo di
sospensione."

Credo che quelli che Lei definisce "modesti lettori" capirebbero la
differenza con la "buona condotta in carcere".



Lei mi ha inviato una lunga serie di lanci d'agenzia relativi al
Massachusetts, ma in quello che si ostina a chiamare rapporto non ve n'E'
traccia. Lo stesso vale per il Maryland. Rimangono quindi valide tutte le
mie critiche.



Sul sistema giudiziario americano Lei fa una confusione in cui E'
impossibile mettere ordine. Mi limito quindi a ricordare ai nostri lettori
che, dalla sentenza Ring in avanti, la pena di morte E' decisa solo da una
giuria e, con la parziale esclusione di Alabama e Florida, all'unanimità
("If the jurors cannot agree unanimously upon a sentence, they are
considered deadlocked and a mistrial is ordered" VICTOR STREIB, "Death
Penalty", St Paul MN, West Group, 2003, p. 173), e che, prima della
sentenza Ring, in Arizona, Idaho e Montana la sentenza era decisa da un
giudice, in Colorado e Nebraska da un panel di tre giudici, mentre in
Alabama, Florida, Delaware e Indiana, il giudice poteva anche ribaltare la
decisione, presa a maggioranza, dalla giuria. Irrilevante E' il fatto che
la sentenza venga poi pronunciata da un giudice togato. Attualmente E' cosa
dubbia che Alabama e Florida possano mantenere la decisione presa a
maggioranza dalla giuria e confermata dal giudice. (ROBERT M. BOHM
"Deathquest II" Cincinnati, Anderson pub. 2003, p. 47).



Al contrario di quanto Lei afferma le possibilità di appello erano
tutt'altro che infinite ben prima che la sentenza Teague e la AEDPA le
riducessero ulteriormente. Lei fa inoltre una serie di affermazioni
incredibilmente lontane dalla triste realtà dei fatti. L'appello americano
E' un intricato ginepraio nel quale i Caini si sono persi da molto tempo.
Nella versione inglese del vostro rapportino non si parla mai di Harmless
Error, New Rule, Procedural Default e Finality. Senza contare poi che non
avete idea di cosa sia l'appello habeas corpus: ma forse E' meglio.



Infine, gentile Signora Zamparutti, sono lieto di sapere che non avete
intenzione di metterVi in concorrenza con la mia augusta persona: avete
ragione, potreste farVi male. Tuttavia, visto che in diverse occasioni,
avete modificato le Vostre bislacche affermazioni sulla base delle mie
critiche: confido che continuerete a farlo anche in futuro. Approfitto
dell'occasione per invitare Lei e gli altri Caini al seminario sulla pena
di morte che terrò a partire dal 22 ottobre.

A presto.

Suo Dott. Claudio Giusti

Socio fondatore della World Coalition Against the Death Penalty









TESTO DELL'E-MAIL CHE NON E' PIACIUTA ALLA SIGNORA ZAMPARUTTI



AL SOLITO

Nessuno tocchi Caino ha presentato il solito rapportino. Dico "il solito"
perché contiene "le solite" stupidaggini: in parte nuove e in parte
riciclate. Fra le nuove il Massachusetts dove, all'insaputa dei radicali,
il governatore sta tentando di reintrodurre la pena capitale. Viene poi il
Maryland ove, dopo avere bofonchiato di moratorie, i Caini giudiziosamente
dimenticano che l'esecuzione di Steven Oken ha chiuso ogni speranza. Infine
il Messico che, alle spalle della Zamparutti, E' passato fra gli
abolizionisti totali. Le scemenze riciclate sono "le solite" idiozie sulla
Cina e gli Stati Uniti di cui Vi ho già parlato infinite volte.  Anche se
NTC non lo dice E' Singapore ad avere il più alto numero di esecuzioni e la
Moratoria alle Nazioni Unite produrrà solo guai.

Lo scritto che segue E' di qualche tempo fa  e contiene "le solite"
critiche, ma anche le scempiaggini sono sempre quelle.

PENA DI MORTE, QUISQUILIE, PINZILLACCHERE E NTC.

Anche quest'anno quelli di Nessuno tocchi Caino hanno fatto i salti mortali
per non farci rimpiangere il delirio pannelliano, ma non ce l'hanno fatta.
Sono però riusciti a dimostrare che nemmeno loro sono in grado di capire
quello che scrivono. Incuranti del ridicolo, dopo le rituali pinzillacchere
sulla Cina, hanno riesumato il loro cavallo di battaglia: le quisquilie
sugli Stati Uniti. Prima hanno scritto che le condanne a morte sono emesse
dai giudici, poi che una sentenza della Corte Suprema prevede che solo le
giurie possano decidere della vita o della morte.

Gli USA:

"La procedura penale statunitense divide un processo per omicidio in due
fasi distinte. Nella prima fase (la sentenza) una giuria popolare decide se
l'imputato E' innocente o colpevole. Durante la seconda fase (la condanna)
un giudice, oppure una corte formata da 3 giudici (a seconda degli stati)
valuta le circostanze aggravanti e attenuanti e decide la condanna. Anche
gli appelli sono divisi in due fasi: quelli su innocenza o colpevolezza e
quelli sull'entità della condanna."

(…)

"Nel caso Ring vs Arizona i giudici della Corte [Suprema] hanno stabilito
l'incostituzionalità delle norme che attribuiscono ad un giudice
monocratico o una giuria di giudici, anziché a una giuria popolare, la
valutazione delle circostanze aggravanti e attenuanti e la decisione della
pena nei casi capitali. La sentenza incide nella seconda fase del
procedimento penale americano, quella che attiene alla pena. "

La profondità del loro stato confusionale E' evidente. I Caini brancolano
nel buio. Ignorano che la prima fase del dibattimento si chiude con il
verdetto: colpevole o non colpevole, e che E' la seconda fase (prevista
solo per l'omicidio capitale) a concludersi con la sentenza: vita o morte.
I poveri tapini non sanno, ma non sono gli unici, che le giurie decidono
all'unanimità sia il verdetto che la sentenza (non entro in dettagli troppo
tecnici e vi rimando al mio "chiacchiere e distintivo"), e non hanno la più
pallida idea di come funziona l'appello americano. In quel paese gli
appelli per le condanne capitali si dividono in diretti e habeas corpus
(statale e federale) e possono portare all'annullamento del verdetto, e
quindi a un nuovo processo, o all'annullamento della sola sentenza. In essi
non si dibatte di innocenza o colpevolezza, perché la presunzione
d'innocenza (sempre ci sia stata) E' caduta dopo il primo e unico giudizio
di merito. Nell'appello (non automatico nemmeno per le condanne a morte) E'
il condannato a dover dimostrare che al processo ci sono stati errori così
gravi e numerosi da richiederne l'annullamento.

La Cina:

"La Cina prevede due tipi di sentenza capitale: l'esecuzione immediata e la
condanna "con sospensione" della pena per 2 anni, che diventa definitiva
qualora il condannato abbia commesso altri reati durante il periodo di
sospensione."

Mi E' impossibile capire dove abbiano scovato una tale oscena nefandezza,
comunque le cose stanno così: se il condannato che ha ricevuto la
sospensione dimostra di essere pentito ed avviato sulla via della riforma
la sentenza di morte E' commutata nel carcere. (Cfr: Amnesty International.
China, No One is Safe. ASA 17/01/1996 e People's Republic of China Executed
"according to law"? ASA 17/003/2004)









TESTO DELL'E-MAIL DELLA SIGNORA ZAMPARUTTI



Caro signor Giusti, anzi, come sembra tener a precisare, Dottor Giusti, ci
E' giunto un Suo messaggio che, verso la conclusione, avverte: "Può darsi
che qualcuno di voi sia finito per sbaglio nella mia rubrica". Essere
finiti per sbaglio o meno nella Sua rubrica non ci preoccupa, ci preoccupo
un po' di più le stravaganti idee che sono finite per sbaglio nella sua
testa. NtC pubblica oltre 200 pagine l'anno di costanti aggiornamenti sulla
pena di morte negli USA. Può darsi che essi contengano qualche piccola
imperfezione. Quelle che però segnala lei non lo sono.



Massachussetts

Lei ritiene che i poveri scemi caini non si siano accorti che qualcuno, il
governatore, stia tentando di reintrodurre la pena di morte in
Massachussetts. Spiace deluderla: alle date che seguono troverà i
dettagliati articoli che seguono. Per il resto, per fortuna, la sola
volontà del governatore non E' sufficiente a reintrodurre la pena di morte.
Dichiarazioni dei singoli politici ce ne sono sempre molte, e per scelta
non annoiamo i nostri lettori fino a quando non passano dallo stadio di
propaganda a quello più preoccupante di iniziativa politica con qualche
possibilità di venir accettata. Seguiamo attentamente la questione, e
appena non il governatore ma il parlamento si sarà indirizzato sulla brutta
via, segnaleremo il fatto.



[QUI SEGUE UNA LUNGA SERIE DI LANCI D'AGENZIA CHE SONO A VOSTRA
DISPOSIZIONE. SEMPRE CHE ABBIATE TEMPO DA PERDERE].



Maryland

Lei ritiene che i caini, dopo aver "bofonchiato di moratorie", non si siano
accorti che c'E' stata una esecuzione che avrebbe rovinato tutto. Lei
capirà che se ogni volta che c'E' una esecuzione dovessimo rinunciare
all'idea che prima o poi una moratoria possa passare, avremmo chiuso da un
pezzo. Comunque noi abbiamo adeguatamente segnalato sia i meritori
tentativi di arrivare ad una moratoria legale (e non solo de facto), ed
anche il suo fallimento. Noterà, se ne ha voglia, che avevamo anche
segnalato l'intenzione del governatore di porre il veto nel caso la
moratoria fosse stata approvata dal parlamento.

[COME SOPRA]



Messico

Si documenti dottor Giusti: il Messico non E' affatto passato formalmente
(ancora) tra gli abolizionisti totali. Il 23 giugno 2005, la Camera dei
Deputati messicana ha approvato un emendamento che elimina la pena capitale
dalla Costituzione, inserendo a chiare lettere una sua proibizione. Il 18
marzo 2005 era passato al Senato in seconda lettura, ma la riforma
costituzionale necessita ora dell'approvazione da parte dei parlamenti di
due terzi dei 31 stati della federazione messicana, dopo di che il Messico
diverrà un paese totalmente abolizionista.



Cina

PerchE' la sospensione di due anni si traduca in una commutazione della
pena di morte, E' necessario che si sia determinata una - diremmo noi -
"buona condotta in carcere" nel periodo di sospensione, il che si misura
obiettivamente solo con il fatto che il detenuto non abbia compiuto in
carcere atti illegittimi o illegali.

Insomma, dottor Giusti, pur nell'esigenza di semplificare la vita ai nostri
modesti lettori, che non sono né intelligenti né ferrati come Lei, noi
facciamo un discreto lavoro di divulgazione, con un più che accettabile
compromesso tra esattezza, brevità, e soprattutto comprensibilità.



Condanne emesse da giudici

Lei poi si confonde un po' con le date e un po' con i concetti rispetto
alla sentenza del 24 giugno 2002 della Corte Suprema degli Stati Uniti
secondo la quale la presenza delle aggravanti che portano alla condanna a
morte deve essere verificata da una giuria popolare, non da un giudice o
una giuria di giudici. Noi abbiamo riportato sia la sentenza, che le varie
successive applicazioni. Legga bene le righe qui sopra con cui noi,
cercando di essere esatti ma anche concisi, abbiamo riportato la notizia:
non E' affatto vietato ad un giudice o ad una giuria di condannare a morte
un imputato. Gli E' stato vietato, dal 24 giugno 2002, di modificare il
capo di imputazione rispetto a quello che in italiano si chiamerebbe
"rinvio a giudizio". Contestare ad un imputato aggravanti che non erano
previste al momento del rinvio a giudizio può essere fatto solo
sottoponendole prima ad una giuria popolare, che le deve approvare "oltre
ogni ragionevole dubbio".

Se leggesse le nostre schede dei singoli 38 stati in cui la pena di morte
E' in vigore, scoprirebbe che la legislazione E' molto differenziata, e a
proposito di "giudici che emettono condanne a morte" troverebbe, vecchio di
solo un mese, il seguente esempio:

In Nebraska, il 16 maggio 2005 (troverà la notizia sul nostro sito) E'
stata una giuria composta da tre giudici a confermare la raccomandazione
espressa da una giuria popolare, condannando a morte Jeffrey Hessler.

Noti inoltre altre notizie:

5 febbraio 2004 - Ohio - Una corte composta da tre giudici della Butler
County Common Pleas Court ha emesso una condanna morte contro Donald
Ketterer, 54 anni. Ketterer la settimana scorsa aveva sottoscritto una
dichiarazione di colpevolezza riguardo l'omicidio di un uomo di 85 anni,
Lawrence Sanders, commesso nel febbraio dello scorso anno nel corso di una
rapina. Ketterer aveva anche rinunciato al diritto ad essere giudicato da
una giuria popolare. (fonti: WHIO TV News)



28 aprile 2004 - North Carolina - A Richmond la 4th U.S. Circuit Court of
Appeals in seduta plenaria ha modificato la decisione presa lo scorso anno
(vedi 5 febbraio 2003) da tre giudici della stessa corte di annullare la
condanna a morte di Timothy Lanier Allen. Lo scorso anno era stato deciso
l'annullamento della condanna ritenendo che nel processo di formazione
della giuria popolare la pubblica accusa aveva tenuto un atteggiamento
razzista avendo volutamente escluso tutti i neri, in un processo in cui
l'imputato, nero, era accusato di aver ucciso il poliziotto Raymond Worley,
bianco, nel 1985. Nella decisione odierna l'accusa di pregiudizio razziale
non E' stata accettata, ma ugualmente la corte ha ritenuto dii confermare
l'annullamento della condanna a morte perché le istruzioni date alla giuria
popolare nel corso del processo non erano adeguate. Il processo torna alla
Halifax County. (fonti: Associated Press)

Lei poi ci bacchetta, sostenendo che le condanne a morte sono emesse solo
all'unanimità, e solo dalle giurie popolari. Con una certa preveggenza,
dichiara di non voler entrare in "dettagli troppo tecnici", e preferisce
tagliar corto. Fa bene a non entrare in "dettagli troppo tecnici", perché
Lei E' vistosamente fuori strada.

Per prima cosa, ad esempio, SEMPRE negli USA le condanne a morte sono
formalmente emesse da giudici, SEMPRE. Il termine corrente che usano gli
americani E' "una giuria popolare ha espresso la raccomandazione che X
venga condannato a morte". In alcuni stati invece la formula E'
effettivamente "la giuria popolare ha deciso la condanna a morte di X", ma
che si tratti di raccomandazione o di condanna, rimane il fatto che la
condanna formale, e anche a rigor di logica e di rudimenti elementari di
diritto, non può non essere affidata ad un giudice togato, o come ancora
succede in alcuni stati, ad una corte composta da tre giudici. Il quale
giudice, per legge, deve tenere "in grande considerazione" il parere della
giuria popolare, ma può, in molti stati, effettuare un "overule", ossia
"scavalcare" la giuria popolare, sia diminuendo la pena rispetto a quella
decisa dalla giuria, sia aumentandola.

Le segnalo alcuni esempi tra le centinaia che potrebbe trovare sul nostro sito:

7 maggio 2005 - Mississippi - La giudice Dale Harkey ha accolto la
raccomandazione espressa ieri da una giuria popolare della George County,
ed ha condannato a morte Joseph Bishop Goff. Goff, 29 anni, E' accusato di
aver ucciso, il 27 agosto 2004, Brandy Stewart Yates, 29 anni. (fonti:
Associated Press)

13 maggio 2005 - Florida - A Bartow, il giudice Roger Alcott ha accolto la
raccomandazione espressa all'unanimità da una giuria popolare della Polk
County, ed ha condannato a morte Harold Blake. Blake E' accusato di aver
ucciso il 12 agosto 2002, nel corso di una rapina, Maheshkumar Patel, 37
anni. (fonti: Tampa Bay Online)

16 maggio 2005 - California - Una giuria popolare della Orange County ha
deciso la condanna a morte di Alejandro Avila, 30 anni. Il 28 aprile Avila
era stato riconosciuto colpevole del rapimento, delle molestie sessuali e
dell'uccisione di una bambina di 5 anni, Samantha Runnion. La bambina fu
rapita dal giardino della sua abitazione il 15 luglio 2002. il giudice
William Froeberg formalizzerà la sentenza il 22 luglio. (fonti:  Associated
Press)



3 giugno 2005 - Delaware - Il giudice William C. Carpenter Jr. della New
Castle County Superior Court ha deciso di non seguire la raccomandazione
espressa dalla giuria popolare, ed ha condannato all'ergastolo Michael E.
Keyser, 24 anni. Lo scorso novembre Keyser era stato riconosciuto colpevole
di aver ucciso, il 29 settembre 2003, assieme ad un complice, una ragazza
di 16 anni, Kimberly Holton. La settimana successiva la stessa giuria
popolare aveva votato 10-2 a favore della condanna a morte. Il giudice
Carpenter ha invece deciso per una condanna minore, ritenendo che
l'imputato sia stato veritiero nell'attribuirsi un ruolo minore
nell'omicidio, omicidio peraltro in contrasto con la precedente condotta di
Keyser. [...] Secondo la legge del Delaware, il giudice deve dare "grande
importanza" al parere della giuria popolare, cosa che il giudice Carpenter
assicura di aver fatto.(fonti: Delaware State News)

8 giugno 2005 - Connecticut - Al termine della ripetizione del processo,
Todd Rizzo E' stato di nuovo condannato a morte. Era stato condannato una
prima volta nel 1999 dopo aver confessato l'omicidio di un ragazzo di 13
anni, Stanley Edwards IV, commesso il 30 settembre 1997. Il 6 ottobre 2003
(vedi) La Corte Suprema di stato aveva annullato la condanna a morte (non
il verdetto di colpevolezza) rilevando irregolarità nel modo in cui la
giuria popolare aveva valutato le attenuanti e soprattutto le aggravanti,
che dovrebbero essere riscontrate "oltre il ragionevole dubbio". Todd, per
questo processo, aveva deciso di farsi giudicare da una corte composta da 3
giudici e non dalla giuria popolare. La corte, composta dai giudici
Salvatore C. Agati, Thomas V. O'Keefe Jr. e William T. Cremins, ha ritenuto
che le aggravanti potessero essere applicate "oltre il ragionevole dubbio",
ed ha quindi emesso una nuova condanna a morte, che sarà formalizzata il 23
giugno. (fonti: Associated Press)

17 giugno 2005 - Alabama - Al termine della ripetizione della fase di
sentenza (quella in cui viene determinata l'entità della pena), George
Martin E' stato di nuovo condannato a morte. Martin E' accusato di aver
ucciso, nell'ottobre 1995, la propria moglie, Hammoleketh Jackson Martin,
33 anni, per intascare l'assicurazione sulla vita. Processato nel maggio
2000, una giuria popolare aveva raccomandato 8-4 che Martin venisse
condannato all'ergastolo senza condizionale. Nel luglio di quell'anno,
invece, il giudice Ferrill McRae della Mobile County Circuit Court, aveva
emesso una condanna a morte, ritenendo che le modalità dell'omicidio, la
donna era stata arsa viva, costituissero automaticamente l'aggravante della
"particolare odiosità, atrocità o crudeltà". Lo scorso anno la Corte
Suprema di stato aveva ordinato la ripetizione della fase di sentenza,
ricordando al giudice il dovere di tenere in "grande considerazione"
l'opinione della giuria popolare, che sostanzialmente equivale ad una
circostanza attenuante in grado di controbilanciare le aggravanti. Venerdì
il giudice McRae ha detto di aver riflettuto bene su tutti gli elementi del
processo e sulle raccomandazioni indirizzategli dalla Corte Suprema, ma di
ritenere tuttora che "la morte E' l'unica sentenza appropriata". Martin, ex
poliziotto, ha ora 47 anni. (fonti: Mobile Register, Montgomery Advertiser)



Come vede, il parere di una giuria popolare deve essere sempre ratificato
da un giudice, in TUTTI gli stati.

Lei sbaglia vistosamente anche quando asserisce che le condanne devono
essere emesse all'unanimità. Se avesse tempo di leggere i nostri
aggiornamenti, scoprirebbe che spesso le cronache dei giornali americani ci
permettono di citare quanti dei 12 giurati popolari hanno votato per la
condanna a morte, e quanti contro. Ad esempio:

29 aprile 2005 - Florida - una giuria popolare ha espresso 9-3 la
raccomandazione che Andrew Michael Gosciminski venga condannato a morte. Il
giudice Burton Conner formalizzerà la sentenza il 7 giugno. (fonti:
TCPalmCoast)".

4 marzo 2005 - Alabama - Una giuria popolare della Bessemer County ha
espresso 11-1 la raccomandazione che Aundra Marshall venga condannato a
morte per gli omicidi di Clarence R- Kile, 48 anni, e sua moglie Allison
Kile, 39 anni, avvenuti nel febbraio 2004. La giudice Teresa Petelos, del
Jefferson County Circuit, ha fissato al 22 aprile la data di
formalizzazione della sentenza.

(fonti: Associated Press)

Lei poi cerca di insegnarci il meccanismo degli appelli. Nella parte in
inglese troverà tutti i termini "tecnici" giusti, perché immaginiamo che a
leggere la versione inglese del sito siano persone che conoscono il sistema
penale anglosassone. Nella versione in italiano, partendo dal presupposto
che il nostro sistema giudiziario E' molto diverso, usiamo delle
"semplificazioni", che di solito vengono commentate positivamente dai
nostri consultatori. Noi spieghiamo sempre che c'E' una fase in cui viene
decisa la condanna o meno (the verdict phase), e poi, in caso di condanna,
la fase successiva, quella in cui viene decisa la pena (the penalty phase).
E spieghiamo ovviamente che anche per gli appelli si segue lo stesso
schema: a differenza del sistema italiano, in cui l'imputato chiede in una
unica istanza di rivedere sia il verdetto di colpevolezza che l'entità
della pena, nel sistema americano le due cose marciano separate. La cosa di
solito E' molto favorevole per l'imputato, perché, in America, gli mette a
disposizione un numero quasi infinito di possibili appelli, visto che può
chiedere di riesaminare ogni singola prova che ha portato alla sua
condanna, e ogni singola attenuante o aggravante che ha determinato la pena.



In conclusione e a proposito di perdita di tempo, questa E' la prima e sarà
anche l'ultima volta che replichiamo in maniera dettagliata alla mole di
critiche, mistificazioni, insulti che lei da qualche anno riversa sulla
nostra attività che non sarà certamente perfetta in tutti i suoi aspetti ma
credo sia almeno degna di rispetto.

Lei mostra di essere un maniaco della pena di morte (soprattutto di quella
americana), ma noi, stia sicuro, non entreremo mai in concorrenza con lei.

E' arrivata l'estate: se le E' possibile, si riposi un po'.

Elisabetta Zamparutti

P.S. La pregherei di inoltrare questo testo a tutti i destinatari - che
conosce solo lei - della mail che E' arrivata anche a me.









Può darsi che qualcuno di voi sia finito per sbaglio nella mia rubrica.

Some of you can receive my letter by mistake.

PASS IT ON!

FATE CIRCOLARE QUESTO MESSAGGIO!



Non dimenticate mai che la lotta per i diritti umani e contro la pena di
morte E' la stessa in tutto il mondo

Never forget that the fight for human rights and against the death penalty
is the same in all the world



COMITATO "3 LUGLIO 1849"
Per i diritti umani, contro la pena di morte
Membro fondatore della World Coalition Against Death Penalty
COMMITTEE "3rd JULY 1849"
For human rights, against the death penalty
Founding member of the World Coalition Against Death Penalty
c/o
DOTT. CLAUDIO GIUSTI

VIA DON MINZONI 40, 47100 FORLI'. ITALIA
TEL.  39/0543/401562     39/340/4872522
e-mail  <mailto:giusticlaudio at aliceposta.it>giusticlaudio at aliceposta.it

<http://www.ambienteweb.org/modules.php?name=News&new_topic=21>http://www.ambienteweb.org/modules.php?name=News&new_topic=21

<http://controlapenadimorte.splinder.com/>http://controlapenadimorte.splinder.com/

<http://www.agliincrocideiventi.it/Index.htm>http://www.agliincrocideiventi.it/Index.htm

<http://www.flipnews.org/italia/antonio_russo/index_diritti_umani.htm>http://www.flipnews.org/italia/antonio_russo/index_diritti_umani.htm

La Repubblica Romana fu il primo stato sovrano a scrivere nella propria
costituzione l'abolizione totale della pena di morte, il 3 luglio 1849. Il
Comitato, ispirandosi alla tradizione libertaria ed abolizionista del
nostro Paese, si batte contro la pena di morte e per il rispetto dei
diritti  umani indicati agli articoli  2 - 21 della Dichiarazione
Universale.
The Roman Republic was the first state to write in its constitution the
total abolition of the death penalty, on 3rd July 1849. This Committee
follows this tradition fighting against the death penalty and for the human
rights listed in the articles 2-21 of the Universal Declaration of 10th
December 1948.