Sindacalisti in carriera alla Corte dei conti



COMUNICATO STAMPA

Sindacalisti in carriera alla Corte dei conti

Massima agitazione in questi giorni alla Corte dei conti, in merito alle
nuove riqualificazioni del personale. Il giorno 21 aprile un presidio di
lavoratori e della RdB costringeva i rappresentanti sindacali, della
cgil-cisl-uil-snaco-flp che si recavano alla trattativa, a passare tra due
ali di manifestanti, che battendo le mani in segno di scherno scandiva
parole come "vergogna", andatevene a casa", BRAVI". Tutto questo perché,
alle porte della seconda tornata di riqualificazioni, che nel pubblico
impiego sono previste dal contratto 1998-2001, sembrerebbe che tali
rappresentanti sindacali, dopo aver fatto la parte del leone nella prima
tranche (sono passati di livello tutti i sindacalisti), vorrebbe fare il
pieno anche ora. La cosa grave è che lo stesso Contratto nazionale citato
limita in qualche modo la partecipazione di chi è appena stato
riqualificato, richiedendo per l'accesso ai percorsi un minimo di anni di
anzianità nella posizione appena raggiunta. Anzianità che naturalmente tali
sindacalisti non hanno, essendo appena stati "promossi". Si sono così
industriati a trovare "soluzioni" ad hoc, con l'avallo del  Segretario
Generale, Presidente Lucio Todaro Marescotti, che allo scopo si è recato in
varie Amministrazioni per trovare precedenti che servissero all'uopo. La
soluzione trovata è un vero e proprio aggiramento del Contratto Nazionale,
per cui nel Bando vero e proprio verranno richiesti per l'accesso ai
percorsi i quattro anni di anzianità previsti dal Contratto, in un ACCORDO
A PARTE, invece, verrà specificato che chi non possiede i quattro anniŠ.
potrà comunque aggiungervi quelli della qualifica precedente !! Tutto
questo ad uso e consumo sindacale !! Negli ultimi anni in Corte dei conti i
massimi rappresentanti sindacali confederali sono tutti approdati a cariche
dirigenziali. Ultimo in ordine di tempo è il caso del rappresentante
nazionale CISL, cui è stato assegnato incarico di Dirigente di seconda
fascia, per di più senza la Laurea prevista dalle norme. E dire che la
Corte dei conti boccia incarichi analoghi presso altre Amministrazioni, non
ultimo l'incarico dato presso il Ministero dell'Istruzione a personale
senza laurea (vedi il Tempo delŠ.) Ora si prevedono incarichi dirigenziali
per altri Dirigenti sindacali, i quali, nonostante la Legge Finanziaria
richiedesse un taglio di personale del 5% a tutte le Amministrazioni, hanno
invece chiesto un aumento di organico per la sola fascia dirigenziale (più
40 posti), di cui 20 sono stati accettati dal Segretario Generale. Oltre a
questo, volere anche mettere le mani sulle prossime riqualificazioni è
sembrato troppo! Il personale della Corte dei conti, un organico di circa
2700 unità, è stato riqualificato per un terzo. Dopo vent'anni di blocco
della carriere nel Pubblico Impiego i restanti due terzi, o una parte degli
esclusi, vorrebbe perlomeno una chance di progressione. Si profila il
rischio che lavoratori con oltre 30 anni di anzianità, andranno in pensione
così come sono stati assunti, con la medesima qualifica iniziale, e qualcun
altro, soprattutto di certa area sindacale, farà due, tre o quattro passi
avanti, magari per meriti non strettamente connessi alla professionalità.
Il personale non sembra disposto a sopportare tale ultima beffa e oggi
stesso, giorno in cui si prevede la firma dei bandi per le varie
progressioni, darà vita ad iniziative di protesta, che continueranno anche
nei prossimi giorni.