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L' Uomo al centro del creato.





L' UOMO AL CENTRO DEL CREATO.
( The man at the centre of the creation).

Gli animali del mondo sono tutti insorti contro questa prepotente affermazione 
e si sono riuniti per contrastare l' ingiusta definizione la quale tende a 
discreditare tutti gli altri esseri del creato.

Iniziando dagli animali domestici che sono i più vicini all' uomo, alcuni hanno 
denunciato le angherie ricevute specialmente dai più giovani, mentre gli altri 
più fedeli, hanno fatto fatica ad adoperarsi in difesa dei loro padroni, per 
non perdere i privilegi di cui non godono tutti gli altri animali randagi.

Una bellissima gattina di nome Clelia, di colore ginger e occhi verdi, ha 
denunciato un episodio che commosse tutti gli animali presenti. 
La gattina ha raccontato che la figlia della sua padrona le voleva cambiarle il 
colore. La preferiva bianca neve, così un bel giorno approfittando della 
momentanea distrazione della nonna, prese la gattina con grande garbo 
fingendosi amica e  la gettò dentro alla lavatrice automatica  chiudendo lo 
sportello. 

Per fortuna la buona stella l' ha salvata poco prima del tragico evento.
 
Improvvisamente arriva la nonna e chiese alla nipotina perchè aveva 
avviato la lavatrice. 
La bambina sorridendo rispose:- <per sbiancare la gattina>. 
La nonna che aveva capito al volo l' azione maldestra della nipotina, ferma 
immediatamente la lavatrice, tira fuori la gattina in fin di vita e si è 
adoperata con tutte le cure immaginarie per salvarla. 

Dopo tantissime denunce da parte di animali domestici e non, tutti gli animali 
della terra decisero di farsi sentire in modo piuttosto agressivo.  

In quel particolare raduno che aveva tutta l' aria di un tumulto generale  del 
regno animale, la situazione appariva piuttosto accesa e fuori controllo. 

Gli abitanti di molte grandi città del mondo, hanno notato qualcosa di strano. 
Erano spariti tutti gli animali che di solito incontravano  giornalmente. 
Molte signore sono ricorse persino a denunciare nei Commissariati di Polizia, 
la sparizione dei propri animali domestici. 

Le autorità non sapevano più cosa pensare e come agire, poichè risultavano 
spariti anche gli animali dai Circhi e persino dagli Zoo, senza lasciare tracce.

Il raduno era stato organizzato in gran segreto in una isola sperduta dell' 
Oceano Atlantico, <le Isole Vergini> poco distanti da Porto Rico. 

Lo  scopo fu di approvare democraticamente una azione punitiva contro la 
evidente presunzione dell' uomo e convincere il mondo intero che questo essere 
uomo, con le sue cattiverie e con le continue guerre che distruggono anche il 
mondo animale, vegetale e quello marino, non poteva essere posto al centro del 
creato. 

Nell' Isola erano presenti immancabilmente tutti gli animali del mondo, e 
soltanto  una parte fra i più fedeli animali domestici amici dell' uomo, hanno 
tentato con grande fatica a calmare gli animi di tutte le specie animali, 
provenienti da ogni angolo della terra, ansiosi di trovare una soluzione al 
problema.

Un uomo dell' isola il quale viveva da tantissimo tempo in una caverna nascosta 
fra le piante, vedendo quella moltitudine di animali sconosciuti, alcuni dei 
quali molto feroci, si spaventò e corse subito alla ricerca di un nascondiglio 
sicuro con la possibilità di spiare e venire a conoscenza dei motivi che 
determinarono quell' improvviso affollamento. 
Fra se e se, continuava a farsi mille domande. Questi animali non gli ho mai 
visti nell' Isola. Da dove vengono e come sono arrivati sin qui ?

In mezzo a tutto quel trambusto creato dal consistente numero di animali 
presenti, una cornacchia si fece avanti e disse:- questo titolo di superiorità 
preteso dagli umani, potrebbe essere più adatto alle colombe, agli agnelli, 
alle mucche, ai dromedari, ai cavalli, e persino agli asini i quali rispettano 
la natura e non fanno le guerre.

Per primi gli animali della savana, i più forti e feroci che a nostro dire sono 
senza anima ne principi, si sono ribellati al solo pensiero che l' uomo sia 
considerato quell' essere superiore dell' intero pianeta.

Il Re leone prese la parola e confermò di non avere particolari accuse da 
denunciare contro l' uomo, ma disse:- dubito fortemente nelle capacità della 
sua intelligenza. 
L' ultimo uomo trovato ai confini della savana, è stato sbranato e poi dato in 
pasto agli avvoltoi. Noi leoni siamo carnivori ma non mangiamo carne umana. 
Gli avvoltoi invece sono spazzini ingordi e mangiano di tutto. 

Udendo queste parole, l' uomo dell' isola o meglio il cavernicolo nascosto si 
spaventò da morire e se ne stette buono in silenzio trattenendo persino il 
respiro dalla paura, per non destare il minimo sospetto, altrimenti sarebbe 
finito in pasto alla folla di animali tutti inferociti.

Il Re Leone proseguendo il discorso, disse:- Da questo fatto non molto 
edificante sono passati quasi cinquanta anni e non si è più visto nessun uomo 
da queste parti. Qui non vengono perchè essi sanno che noi non gli vogliamo. 
Sono disgustosi, agressivi e prepotenti. Fanno i bulli perchè arrivano armati 
di fucili a ripetizione e uccidono i nostri simili da grandi distanze, alcuni  
per divertimento ed altri per prendere le pelli, oppure il corno o le zanne.

Nella storia del mondo, noi potenti e feroci animali della savana, non è mai 
successo di organizzarci per una guerra contro questo essere tanto  spietato al 
punto da mettere a repentaglio le sorti del mondo. Noi siamo  favorevoli alla 
non violenza fin tanto che l' uomo non viene ad insediarsi da queste parti. 
Abbiamo tracciato i nostri confini e pretendiamo che siano rispettati.

Uno squalo bianco che seguiva gli eventi dalla spiaggia vicina, disse:-
l' uomo è il nostro peggiore nemico. Oltre ai fucili subacquei che sparano 
lance affilate che fanno molto male, hanno anche enormi macchine galeggianti 
che sputano fuoco. Loro le chiamano lancia missili. Ci siamo accorti che 
dispongono inoltre di bombe di profondità che lanciano da enormi uccelli 
volanti e quando esplodono, poveri noi, non sappiamo dove scappare.

Non molto distante dallo Squalo Bianco, c' era un folto gruppo di Sardine che 
sembravano di provenienza dal lontano continente Australiano, le quali non 
capendo il linguaggio animale, pensavano di trovarsi ad un particolare 
festeggiamento ed avevano intonato tutte in coro il loro canto nazionale  
<Johnny Good Fellow>.

In quel tratto di mare erano presenti in gran numero i Gabbiani, giunti nell' 
isola semplicemente per dimostrare la loro passiva presenza, ma approfittando 
dell' occasione fecero una bella scorpacciata di Sardine, e non sembravano per 
nulla interessate alle cause del grande raduno animale.

Più in la, un altro numeroso numero di Gamberoni che da quanto pareva 
provenivano dal grande Golfo del Bengala, situato fra l' India, la Birmania e 
la Tailandia i quali con voce tremante per la presenza dello Squalo Bianco che 
indubbiamente incita terrore, tutti in coro inneggiavano a <San Docan>. 

Al convegno, subito dopo presero la parola gli uccelli in qualità di grandi 
osservatori del creato, i quali confermarono la loro testimonianza sui fatti 
giornalieri che distinguono il comportamento malvagio degli uomini, ovunque 
essi vadano, senza rispetto fra loro e molto peggio per gli altri esseri 
viventi e la natura che ci circonda. 

Sono baruffoni, offendono la natura inquinandola ogni giorno di più, sono 
amanti della guerra che essi fanno iniziando da casa propria e per il mondo, 
non curanti dei beni comuni che il Creatore ha messo a disposizione di tutto il 
creato.

Per il momento noi uccelli abbiamo il compito di osservare l' uomo, 
controllarlo senza intervenire, anche se ogni tanto ci limitiamo a bombardarli 
con i nostri escrementi come ammonimento.

Con l' occasione noi uccelli della terra, del cielo e del mare, vorremmo 
inviare un duro monito a tutti i guerra- fondai, agli speculatori, ai 
disonesti:- <Uomini del mondo state attenti>, noi uccelli siamo numerosi ed 
organizzati, vi controlliamo a distanza, siamo molto bene informati sui fatti e 
misfatti relativi al comportamento di tutti gli uomini della terra. Vi conviene 
a ritrovare e proseguire per la retta via, altrimenti saremo costretti ad 
intervenire.

Una gallina tra il folto numero di animali presenti al raduno si fa avanti a 
spintoni e denuncia tutta la sua rabbia contro il comportamento dell' uomo. 
Ci tengono in gabbia giorno e notte e il fatto sconcertante è che ci lasciano 
al buio ed ogni tre o quattro ore accendono improvvisamente la luce, il gallo 
canta credendo che è l' alba del nuovo giorno e noi stupide facciamo le uova 
tre o quattro volte al giorno. 

Ma questo non è tutto, ci danno da mangiare malissimo, figuratevi che una volta 
ci davano da mangiare persino la farina di pesce e le nostre uova e le nostre 
carni puzzavano di pesce. Ci tengono sempre in gabbia per farci ingrassare e 
venderci al mercato con maggiore profitto.

Poi, siamo derise anche dalla nostra stessa stirpe, ci chiamano gallinacci 
perchè non possiamo volare e la ragione è perchè conduciamo una vita da 
esistenzialiste, senza soddisfazioni e senza la possibilità di una bella 
passeggiata al sole in compagnia delle nostre amiche.

In seguito, la parola è passata ad un lupo tedesco di nome Friz, (German 
sheepdog and also a valuable shepherd for men) il quale disse:- io non ho 
particolari lamentele da fare contro nessuno, grazie alla mia buona sorte di 
essere pastore di pecore e di uomini.
Però, posso raccontarvi un fatto che mi ha veramente commosso. 

L' altro giorno mi trovavo a passeggiare con il mio padrone in un parco 
pubblico al Forlanini di Milano, e mentre avevo alzato la gamba per un 
bisognino addosso ad una maestosa vecchia quercia, improvvisamente sentii una 
voce imponente che mi disse:- vattene brutto cagnaccio amico dell' uomo.

Vi confesso che per la prima volta mi sentii sbalordito nel ricevere un insulto 
simile.
Feci finta di non aver inteso le dure parole rivoltemi dalla grande pianta e 
con la grazia e l' intelligenza che distingue i pastori tedeschi, cercai di 
dialogare con la povera vecchia quercia  ultra secolare, per capire e 
partecipare alle sue sofferenze.

Il pastore, dopo un attimo si silenzio decise di rispondere alla quercia:- cara 
amica, sono veramente dispiaciuto nell' osservare il tuo stato d' animo contro 
di me e contro l' uomo, ma io ti sono amico e sarei ben felice di poterti 
aiutare. 
Di che si tratta ? Chi ti ha fatto del male ?

In seguito al disinteressato coinvolgimento del gentile pastore, la quercia 
sentii il bisogno di parlare con qualcuno e disse:- l' uomo non ha nessun 
rispetto per le piante ed io e le mie amiche stiamo tutte soffrendo a causa del 
grave inquinamento atmosferico che poco a poco sta distruggendo il nostro 
habitat naturale e la nostra vita. Siamo quasi tutte ammalate di can... cancr. 
non riesco neanche più a parlare, mi si inceppa la lingua.

Prosegue la pianta:- Ho fatto scrivere al comune, alla regione, al governo, 
facendo presente la grave situazione nella quale si trova il nostro ambiente, 
ma non siamo considerate, nessuno ci ha risposto e il nostro habitat peggiora 
sempre di più.

Le mie amiche hanno suggerito di bloccare tutte le navi che trasportano quel 
veleno che gli uomini ne vanno pazzi e che chiamano combustibile greggio, 
bloccare tutte le miniere di carbone e mettere un bel tappo sui giacimenti di 
gas. 
Aspetteremo ancora un po' e poi prenderemo i giusti provvedimenti in nostra 
difesa. Possiamo persino bloccare tutte le strade delle città del mondo. Siamo 
molto più numerose degli uomini, questa volta siamo determinate e se vogliono 
la guerra siamo molto bene armate:- di bastoni, tronchi e lunghe radici che 
useremo come fruste.

Il pastore tedesco in continuo contatto con l' uomo ha imparato anche la 
filosofia umana, e rispose alla grande pianta con la saggezza dei pastori e 
disse:- fai coraggio cara, tanto siamo tutti di passaggio in questo mondo e 
anche quelli che inquinano, che rubano o che  approfittano della loro posizione 
dominante, se ne andranno senza portare dietro i loro profitti e non entreranno 
nemmeno nel regno dei Cieli. 
Non immagini quanto soffriranno nel futuro !

Terminato il racconto di Friz, la parola passò al coccodrillo che denunciò le 
sue accese rimostranze contro l' uomo. 
Il coccodrillo disse:- siamo due esseri fisicamente opposti. 
L' uomo è concepito in verticale ed è istabile per natura perchè adopera 
soltanto due zampe per camminare e per questo traballa specialmente  nelle 
discoteche, e poi chiacchera troppo.  
Noi coccodrilli siamo concepiti in modo ingenieristico in orizzontale e per 
questo siamo più sicuri, più stabili, sappiamo meditare e sicuramente siamo più 
intelligenti. 

L' uomo si burla di noi perchè non emettiamo alcun suono, e così quando l' uomo 
viene dalle nostre parti per ucciderci e portarci via la nostra pelle per fare 
le borse e le scarpe, restiamo immobili e quando ci capitano a tiro ci 
divertiamo a mordergli le chiappe.
Noi coccodrilli non abbiamo bisogno di parlare, non facciamo politica, e 
viviamo benissimo nel nostro habitat naturale che manteniamo con rispetto. 
Camminare e nuotare per noi è la giusta ricompensa del Creatore per condurre 
una vita sana e felice all' aperto.

Da lontano si sente il passo accelerato di un toro che cerca di avvicinarsi al 
centro del raduno ed è ansioso di raccontare le sue avventure sui 
maltrattamenti subiti dall' uomo nelle arene. 

Il toro un po' affannato perchè arrivava da lontano, continuò il suo monologo e 
con voce autorevole disse:- non è giusto che noi dobbiamo soffrire 
semplicemente per divertire l' uomo, il quale trova immenso piacere nell' 
infilarci la spada nella nostra carne sino al dissanguamento totale. 
E una vergogna, e sino ad oggi nessuno, ripeto nessuno ha osato dire una parola 
in nostro aiuto.

Continua il toro:-  visto che ho la parola, colgo l' occasione per denunciare 
anche i maltrattamenti dell' uomo verso le nostre signore mucche e le loro 
amiche vacche, le quali vivono praticamente per il bene dell' uomo, offrendo 
loro il latte, la pelle, le carni squisite e l' uomo ingrato le fa vivere 
ammucchiate nelle stalle, senza la possibilità di farle pascolare e gustare l' 
erba fresca dei nostri bei prati della Padania all' aria aperta.

E così uno dopo l' altro, tutti gli animali della terra (i cammelli, le tigri, 
i koala, i topi, i canguri, gli elefanti, anche le zanzare, ecc.) ebbero la 
facoltà di esprimere il proprio dolore e le proprie sofferenze causate dall' 
uomo. 

Chiesero all' unanimità l' intervento del Re Leone in modo che sia trovata una 
soluzione adeguata al problema. 

Qualcuno insisteva per azioni molto severe contro l' uomo, considerando le 
tantissime e gravi denunce provenienti da ogni parte, le quali hanno creato una 
situazione molto critica nei confronti dell' uomo, meritando di essere 
veramente cacciato dal creato.

Giunti quasi al termine del convegno, si sentii una vocina sottile sottile 
appena percettibile. Sono qui non mi vedete ? Sono la formica madre e vorrei 
parlare anch' io a nome delle mie consorelle. 
Anche noi siamo numerose e praticamente viviamo in diretto contatto con l' 
uomo. 
A loro insaputa entriamo nelle loro case, nelle loro cucine e ci riforniamo dei 
viveri necessari per la nostra sopravvivenza.
Qualcuna di noi viene vista ed immediatamente uccisa, ma le nostre 
raccomandazioni sono di mantenere la discrezione, cercando di non dare fastidio 
e soprattutto di non farsi vedere, altrimenti dovremo procurarci il cibo con 
maggior fatica.

La formica madre continua il discorso:- Ho seguito il dibattito sin dall' 
inizio della protesta e siamo veramente addolorate di dividere il nostro mondo 
con l'uomo che è causa di tante sofferenze verso i loro simili e verso tutti 
gli esseri della terra.

E davvero meritevole di una punizione esemplare, ma prima di arrivare a 
conclusioni affrettate, inviterei voi tutti qui presenti a considerare alcuni 
fattori importanti.

L' uomo non gode degli stessi sensi che abbiamo noi animali, come ad esempio il 
fiuto sviluppato che ci permette di riconoscere le cose a distanza. 
Inoltre, il Creatore ha privilegiato il mondo animale di un dono particolare ed 
 esclusivo, <il sesto senso>, che aiuta tutti gli animali del mondo a risolvere 
tanti problemi in anticipo e di cui gli uomini sono sprovvisti. 

L' uomo quando nasce ha bisogno di tre o quattro anni di svezzamento, 
conseguente alla sua fragilità fisica e mentale, mentre molti di noi animali 
della terra, dopo un mese siamo già liberi ed indipendenti.

Inoltre, l' uomo ha bisogno di almeno venti anni di scuola per imparare quelle 
cose che per noi fanno parte della nostra natura di animali e  della nostra 
naturale intelligenza, senza la necessità di andare a scuola.

In aggiunta a ciò, l' uomo arriva alla bella età di 60 anni e si ritiene 
saggio, mentre la nostra saggezza fa parte del nostro modo di essere animali 
sin dalla nascita.

Alla fine dei suoi anni, siamo noi formiche ad accompagnare l' uomo nel suo 
ultimo viaggio verso la destinazione finale di merito.
Pare che i buoni vanno verso l' alto al di sopra delle nuvole ed i cattivi 
finiscono tutti nello stesso posto sotto terra, trasformandosi in vermi per poi 
finire in pasto ai pennuti.

Noi formiche non sappiamo molto delle loro credenze filosofiche che li rende 
agressivi e fanno soffrire il mondo intero, ma siamo certe che tutti gli uomini 
del creato, dovranno rendere conto a qualcuno per aver condotto una vita di 
speculazioni, di bugie, di guerre e di tante cose brutte che l'uomo attribuisce 
esclusivamente ai sette peccati capitali di cui portano il peso sin dalla 
nascita, incolpando il Creatore per la loro stupida ragione di comportarsi.

A nome mio in qualità di formica madre ed a nome di tutte le mie consorelle, vi 
chiedo indulgenza per questo povero essere chiamato uomo. 

Fra gli animali qualcuno mugugnò fortemente, ma la maggioranza degli animali 
condivise le belle parole pronunciate dalla formica madre e decisero di 
perdonare l' uomo per tutte le sue mancanze a causa di insufficiente dono del 
sapere, insufficiente meditazione, unitamente alla mancanza di saggezza 
animale. 

A quel punto, l' uomo nel nascondiglio si sentii liberato dalla paura e decise 
che era giunto il momento di uscire e approfittare dell' occasione per 
annullare definitivamente le distanze fra l' uomo e gli animali, dovute 
soprattutto ad errati pregiudizi provocati dalla mancanza di dialogo ed alla 
pretesa di superiorità da parte dell' uomo. Una patologia dell' ignorante.

L' uomo esce dal nascondiglio a mani alzate ripetendo più volte, sono disarmato 
e vengo in pace, anch'io sono fuggito isolandomi dal resto del mondo governato 
da uomini cattivi senza fede e senza pregiudizi, i quali fanno il male non 
sapendo quel che fanno. 
Io vi sono amico ed ho la sincera volontà di abbracciarvi tutti in segno di 
profonda e duratura amicizia. 

Il lupo alla vista dell' uomo era già pronto a saltarli addosso e se non fosse 
per la fulminea prontezza del gorilla il quale prese il  lupo dalla coda, 
impedendo di andare oltre.

Dalle testimonianze della formica madre unitamente al comportamento  insensato 
del lupo, tutti gli animali del mondo presenti nell' isola, si resero conto che 
fra gli animali, come pure fra gli uomini, vi sono teste calde che ostacolano 
la pace e la fratellanza di tutti gli esseri viventi in questo nostro piccolo 
povero mondo.

Da questo saggio, Uomini e Animali hanno capito che per costruire un mondo 
migliore bisogna essere uniti da una profonda fede di onestà e di rispetto per 
poter contribuire in totale armonia allo sviluppo del progresso tecnologico, 
scientifico e sociale di tutto il creato, costruendo grandi gabbie metalliche 
dove infilarci tutti i cattivi del mondo, portando a compimento la grande opera 
auspicata dal Creatore.  
La pace e la fratellanza nel mondo intero.

Buon Natale e Felice Anno 2005.


Anthony Ceresa.


 



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