Gli errori dell'intervento armato in Libia. Documento da inviare e diffondere se condiviso



Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Cari amici
                il Movimento ha preparato questo documento sull'intervento aereo dell'Italia in Libia; per il quale chiede il vostro aiuto nell'invio e nella diffusione. Il documento può sempre essere fatto proprio o anche modificato. Gli indirizzi:
Movimento per la società di giustizia e per la speranza
Pres.Giorgio Napolitano, presidenza.repubblica at quirinale.it (nome, cognome, indirizzo d'obbligo, sennò si è cestinati);

Premier Silvio Berlusconi, segreteria.presidente at governo.it

Ministro Franco Frattini, Piazzale della Farnesina 1, 00194 Roma, 06-36911, cdr at esteri.it  

Segr. PD Pier Luigi Bersani, segr.bersani at partitodemocratico.it

Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
 

Movimento per la Società di Giustizia e  per la Speranza

Lecce

 

Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

al Premier Silvio Berlusconi

al Ministro Franco Frattini

al Segr. PD Pier Luigi Bersani

 

Gli errori dell’intervento armato in Libia

 

L’Italia fa un altro passo nell’intervento in Libia e partecipa ad azioni aeree offensive contro obiettivi militari. Lo fa per motivi politico-economici:

la pressione di Obama e l’importanza di riacquistare prestigio presso gli Usa come presso Francia e Inghilterra (in particolare per Berlusconi);

il timore di perdere il petrolio libico.

 

Con questo non contraddice alla lettera della Costituzione, che ripudia la guerra “come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli”; dal momento che interviene in aiuto di  un popolo che lotta per la sua libertà.

Contraddice però allo spirito della Costituzione che è animata da una volontà di pace; quella stessa che anima lo Statuto dell’Onu che la precede, e che pone la pace come primo obiettivo della comunità dei popoli; e introduce il principio che le controversie tra gli stati non si risolvono con la guerra ma con la trattativa. L’azione bellica è vista come estrema ratio.

 

Ora dev’essere detto con chiarezza che nei riguardi della Libia non v’è stata una fase forte di trattativa, una forte pressione, un massiccio intervento delle diplomazie, dei capi di stato; la fase della trattativa, la più importante, è mancata; ci si è precipitati subito sull’attacco aereo.

 

Sotto il dettato dell’Onu si affaccia una coscienza etica che va maturando in questi decenni e che porta al rifiuto radicale della guerra: la guerra è un fatto talmente atroce, il macello umano, l’uccisione intenzionale, programmata, scientifica di masse d’uomini, la guerra non è mai lecita.

Nessuna guerra è giusta, per nessun motivo.

 

È in questo senso che procede lo spirito della nostra Costituzione, ed è in questo senso che l’Italia deve operare sulle altre nazioni: come presenza di pace, come richiamo, incentivo di pace per gli altri che non hanno nelle loro costituzioni questo principio.

Qui Bersani si è troppo facilmente affrettato ad approvare le azioni aeree offensive.

Chiediamo al Presidente Napolitano di richiamare il Paese a questo spirito.

Lecce, il 26 aprile 2011

                                                                  Per il Movimento il Responsabile

                                                                         Prof. Arrigo Colombo

 

Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università di Lecce

Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160

E-mail arribo at libero.it/ Pag  web http://digilander.libero.it/ColomboUtopia