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TESTIMONIANZA DI UNA VITTIMA SICILIANA

RESIDENTE IN GERMANIA

25 Agosto 2009.


Sono un ragazzo siciliano di 37 anni. Da piccolo, con la mia famiglia, ci siamo trasferiti in Germania. Qui ho condotto una vita piuttosto tranquilla, simile a quella di tanti altri ragazzi della mia età, non ho mai avuto nemici personali, non ho mai svolto alcuna attività politica, lavoro in fabbrica come fabbro. Una birra ed internet erano tutto per me.

Ma nel 2003, quando avevo 31 anni, la mia vita improvvisamente è stata sconvolta dall'inizio della tortura elettronica, che è proseguita su di me fino ad oggi, tutti i giorni, 24 ore su 24.

Inizialmente non riuscivo a capire quello che stava succedendo; mi sentivo molto avvilito e così mi sono confidato con i miei fratelli, raccontando delle voci che avevo cominciato a percepire ed il fatto che mi sentivo spiato. Purtroppo mi risposero che dovevo recarmi da uno psichiatra e così sono rimasto completamente solo nell'affrontare l'enorme problema che, dal nulla, era comparso nella mia esistenza.

Ho iniziato quindi a fare ricerche su Google; ricercavo più che altro “ elettronica usata da agenti investigativi “. Sono stati gli stessi miei aguzzini ad indirizzarmi meglio con una loro frase: “ cerca di associarci “ . Così ho scoperto Paolo Dorigo e l'associazione di vittime che si era costituita in Italia. Ho subito telefonato a Paolo, il quale mi ha aiutato a comprendere quello che si stava verificando, riferendomi anche dei numerosissimi altri casi che lo avevano contattato per lo stesso motivo.

Ma voglio spiegare meglio dall'inizio come sono andate le cose per me e quello che subisco.

Nel 2003 è iniziato tutto così. Mio fratello, con il quale convivevo insieme alla sua famiglia, un giorno mi chiese di fare un favore ad un suo conoscente, un tizio che qui in Germania ha un furgone che utilizza per trasporti ( ad esempio traslochi ) quando glielo chiedono. Si trattava di reinstallare windows su un computer. Siccome non avevo molta voglia di recarmi da questa persona, ci andò al mio posto mio cognato, ma impasticciò il computer e non risolse il problema. Fui così costretto a ritornarci io, insieme a mio cognato. A casa di questa persona c'era sua figlia, una ragazza italiana che avevo conosciuto diversi anni prima insieme al suo fidanzato ufficiale. Mi disse che, dopo sei anni, si era lasciata con il fidanzato. Sistemato il PC ci diede il suo indirizzo email per Messenger e, dopo alcuni contatti, in breve abbiamo iniziato a chattare. Era una bella ragazza e, piano piano, me ne stavo innamorando. Venni a sapere che si era lasciata col suo ex perché lei gli aveva fatto le cosiddette “ corna “. Non mi feci nessun giudizio a riguardo, ma commisi l'errore di dirle ciò di cui ero venuto a conoscenza. Da quel momento scattò qualcosa in lei e, improvvisamente, mutò atteggiamento nei miei confronti. Iniziò ad insultarmi. Io oramai mi ero già innamorato, volevo fare sul serio, e addirittura le chiesi di sposarmi. Ma mi disse di no. Non mi arresi subito, continuai a farle la corte ed a scambiare qualche parola in chat. Andò a finire che questa ragazza fece la cosiddetta “ fuitina “ con un suo compaesano e nacque anche un bambino. Si lasciò anche con questo compaesano. Ora so che vive con un poliziotto tedesco qui in Germania.

La tortura elettromagnetica è iniziata sempre nel 2003, dopo gli approcci con questa ragazza. Ho iniziato a sentire delle “ voci “ e queste voci sono quelle dei suoi parenti ed amici . Li ho tutti i giorni continuamente nelle mie orecchie! Inoltre da questa ragazza e dai suoi parenti subisco un vero e proprio stalking con aggressioni fisiche e verbali reali. Uscendo di casa mi provocano per scatenare la mia reazione. Ma io non mi lascio coinvolgere, non mi spaventano, perché ho capito di quali vermi si tratta. Come mi disse Paolo, se riesci ad essere un po' cinico riesci ad andare a testa alta con o senza provocazioni.

Subisco una pesante tortura elettronica. Attraverso le voci che percepisco vengo continuamente umiliato, subisco molestie sessuali, privazione del sonno, che se nell'arco della giornata mi è andato tutto bene e non mi sono creato paranoie per le loro stupidaggini, allora è la notte che mi svegliano, inviandomi messaggi subliminali.

Utilizzano tecniche specifiche, come ad esempio la “ tecnica del caos ”, che consiste in un accelerazione del ritmo delle voci, tipo quando inizi a fare una corsa per accelerare la velocità del passo, per poi ritornare a moderare nuovamente questa velocità, con lo scopo di influire sulla frequenza cardiaca oppure di spaventarmi per allontanarmi da un determinato luogo o per farmi apparire intimidito alla presenza reale dei parenti della ragazza cui ho fatto prima riferimento. La utilizzano maggiormente in fabbrica, dove lavoro con macchinari che producono un rumore molto elevato ( di parecchi decibel ), per farmi perdere la concentrazione mentre sto lavorando.

O ancora la “ tecnica dell'abbagliamento “ che consiste nel farti sobbalzare con un forte rumore improvviso, tipo ad esempio lo sciacquone del water, che può avere effetto se sei sovrappensiero.

Spesso, quando vogliono attirare la mia attenzione, producono una specie di ronzio ( che si può paragonare a quello che si avverte durante un esame audiometrico ) la cui intensità viene aumentata e poi immediatamente abbassata.

Provocano alterazioni nella normale fisiologia dell'organismo. Ad esempio un eccesso di salivazione, una sorta di water boarding tramite saliva, che se non porto il capo all'indietro mi ritrovo, in periodo estivo - invernale, con la voce roca e bruciore alla gola. Si produce una sensazione di soffocamento, con conseguente mancanza di ossigeno. Contrarre le narici quando sono all'aperto accentua il fastidio e mi sento, per far capire, come quando al mare si respira acqua con il naso. Spesso dopo il naso chiuso e le loro provocazioni, ho la sensazione di avere il volto come “ tirato “.

Si viene a creare anche aerofagia e, a livello intestinale, frequenti mal di pancia ed un'anomala ed eccessiva presenza di gas.

Avverto molto spesso come una corrente elettrica in tutto il corpo, subisco variazioni nell'eccitabilità e sbalzi d'umore in conseguenza di quello che subisco.

Giocano con quello che mi accade durante il giorno, accanendosi nel presentarmi e ripropormi le vicende che si verificano, alterandole e dandone interpretazioni false, con lo scopo di influenzarmi, provocare una mia reazione, influire sulla mia psiche, confondermi ed impedirmi così di svolgere le mie normali attività. Ma non mi fanno paura. Ormai so chi sono, quello che fanno e come vorrebbero distruggermi.

Se ho un incontro con persone dell'altro sesso e poi un ricordo a riguardo di ciò, ecco che loro sono lì ad insistere e stimolare, provocando depressione, cambiamenti d'umore. Oppure se ho una discussione con qualcuno, poi loro ci ritornano sopra con commenti assurdi, in modo tale che io ci ripensi, manipolando così la libertà del mio pensiero e dei miei stati d'animo.

Vorrebbero privarmi pure del gusto del cibo, a pranzo, cena o durante uno spuntino.

Continuano anche in chiesa. Loro, le bestie, non hanno rispetto neanche di una messa! 

Mi hanno provocato anche due incidenti con l'auto. Il primo di questi nel 2006.

Un giorno, dopo essere stato svegliato dai miei persecutori, mia nipote mi chiese un passaggio con la macchina, ma le risposi che non potevo darglielo perché avevo un po' bevuto. Lei ha insistito. Contemporaneamente una voce provocatoria mi diceva: “ Come? Una ragazza ti chiede un favore e tu glielo rifiuti? “. Così mi sono alzato ed ho accompagnato mia nipote insieme alle sue amiche. Al rientro a casa ho avuto un incidente. Avevo ragione io, però avevo bevuto. Di conseguenza mi hanno tolto 3 punti sulla patente, ho avuto una multa di 2000 euro e mi hanno ritirato la patente per un mese. Sono dovuto andare anche in tribunale per colpa loro.

A quel tempo non conoscevo ancora molto sui metodi utilizzati dai criminali che mi torturano. Oggi ne so un po' di più, grazie alle mie ricerche su internet ed alla testimonianza di altre persone.

Mi auguro che anche questa mia testimonianza possa essere in qualche maniera utile ad altre vittime innocenti come me.