Re[2]: una questione di DIRITTI!






Caro Saverio,

prima di pigiare sulla tastiera dovresti almeno prenderti la briga di dare uno sguardo alla proposta. Le sole quattro parole: pubblico impiego a rotazione ti devono aver sconvolto e fatto temere chissà che cosa. Non temere, sta tranquillo, rilassati che spiego, magari non a te ma a qualcun altro.


Brevemente:

1) il pubblico impiego a rotazione è ANTIDEMOCRATICO ed ANTIREPUBBLICANO: tutti gli incarichi dello Stato, anche la Presidenza della Repubblica, devono essere rimessi al POPOLO dopo un certo numero di anni, ed un dipendente del Catasto, del Comune, della Provincia, della Regione, della Pubblica Istruzione, dei tanti Uffici dello Stato, dell'ASL, della RAI, delle Forse dell'Ordine, etc. etc. possono ancora rimanere al LORO posto ACCAPARRATO per tutta la vita, a volte perfino trasferendoci poi i propri figli?!

2) In pratica l'Italia non è ancora una Res Publica, ma Cosa Loro, dei pubblici dipendenti a vita. Quando nacque la nostra Costituzione, c'era fretta di riprendere il normale corso delle cose e l'ordinamento del pubblico impiego non fu sviluppato come di dovere. Tuttavia i Padri Fondatori della Res Pubblica apposta scrissero il benedetto Articolo 3: "... E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese ...".

3) E' proprio questa ANOMALIA DEMOCRATICA dell'assegnazione a vita di un BENE, di una RISORSA PUBBLICA, a creare la quasi totalità dei problemi d'oggi. Questo è l'elenco delle pubbliche amministrazioni: http://www.istat.it/strumenti/definizioni/elenco_amministrazioni_pubbliche/elencoS13.pdf ed è pure l'elenco degli Enti che andrebbero rinterpretati sotto ben altre basi che quelle attuali.

4) Si badi che il pubblico impiego a rotazione ASSUME, non licenzia!!! Infatti esso prevede il riassorbimento nel settore pubblico di attività economiche per una metà dell'intero. Questa è la sintesi: PUBBLICO IMPIEGO A ROTAZIONE COMPRENDENTE ATTIVITÀ ECONOMICHE PER UNA METÀ DELL'INTERO. Infatti oggi la nostra economia è squilibrata verso il privato proprio perché pensare ad un pubblico impiego più corposo oggi che è ancora sottomesso all'assegnazione a vita, alla CASTA STATALE, alla MAFIA di STATO, è qualcosa che fa del male solo a pensarlo! Ma una volta restituito alla cittadinanza, il pubblico impiego potrà ricrescere riacquisendo tante attività dio primaria importanza come la gestione dell'acqua, dell'energia, del telefonia, dei trasporti, etc.


Ecco allora che questo progetto si rivela portatore del sacro diritto di ogni cittadino "... all'effettiva partecipazione ... all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese ...". Per questa ragione ai gentilissimi Presenti in Lista Diritti Globali viene offerta la splendida opportunità di studiare un progetto che è stato forgiato sotto ben altre critiche che quelle di Saverio, che non posso ringraziare poiché NON lo ha letto e quindi ha l'unico merito di aver rimarcato il mio intervento.


Purtroppo la specializzazione, la settorialità di questa Lista non mi ha permesso fionora di far conoscere i pur significativi apporti alla causa dei DIRITTI GLOBALI. Pensate soltanto alle forse dell'ordine che, assunti a vita, tenuti per le palle (posto fisso, stipendio garantito) dai governi fanno qualsiasi cosa pur ingiusta, anche violenza su pacifici dimostranti, questi comandano loro. Ma anche i medici: che forse non son SPACCIATORI di FARMACI delle aziende? E che dire della RAI? Sempre la stessa gente da mezzo secolo che ci fa conoscere solo la loro versione delle cose. Roba che si dovrebbe augurar loro la morte per vedere un cambiamento!

Siccome sono una persona per bene preferisco auspicare il pubblico impiego :)


Buone cose.

Danilo D'Antonio