Torino: corteo per Aiad Zakaria



Torino: corteo per Aiad Zakaria

Aiad aveva 15 anni. Viveva a Torino. Nel tardo pomeriggio del 2 agosto
muore annegato nel Po: il fiume si era gonfiato per un violento temporale
e l'abituale rifugio sulla riva si è trasformato in una trappola mortale.
Ma non è stato il fiume ad ammazzare Aiad: lo ha ucciso una legge razzista
che nega ai poveri il diritto di muoversi e di vivere dove vogliono. Aiad
in quel pomeriggio di grandine e pioggia stava fuggendo da una retata
della guardia di finanza a caccia di "baby pusher", di ragazzini che
vendono il fumo ai Murazzi del Po ai frequentatori della piazza dalla
"movida più interessante d'Europa".
Martedì 6 agosto a Torino piove ancora. Alle 18 nella zona della ex
stazione della Ciriè Lanzo in corso Giulio Cesare poco a poco si
raccolgono un centinaio di persone tra antirazzisti, amici di Aiad,
marocchini del quartiere. Un presidio perché la memoria di Aiad non si
perda subito come le acque del fiume che passa e va. Rabbia, slogan,
racconti di vita dal microfono e poi in strada per un corteo improvvisato.
Su verso il centro, ma in centro non si può andare nemmeno in agosto,
nemmeno per un ragazzino morto di "sicurezza": allora il corteo gira per
il quartiere e poi ritorna sui suoi passi, pressato dalla polizia in
assetto antisommossa, che spinge e provoca. Una ragazza marocchina
protesta per le foto insistite dei poliziotti e subito vogliono
ammanettarla: poi capiscono che non è il caso e la lasciano.
In corso Giulio ancora sit in per una mezz'ora e poi via.
Il fiume si è portato via Aiad, l'ennesimo morto in questa guerra ai
poveri: per qualche ora un centinaio di persone ha ricordato che c'è chi
resiste alla barbarie, chi si mette in mezzo, chi grida di fronte ad
un'assassinio di Stato.

La prossima riunione dell'Assemblea Antirazzista di Torino è fissata per
martedì 26 agosto alle 21 in corso Palermo 46 presso la sede della FAI.
info: assembleaantirazzistatorino at autistici.org
338 6594361