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Ricevo e trasmetto, segnalando la solidarietà a queste donne 
perseguitate per il loro impegno
Nicoletta Crocella
Care colleghe delle organizzazioni femministe e femminili delle 
differenti regioni del mondo: ci dispiace dovervi informare che in 
Nicaragua si sta definendo una nuova azione relativa alla presenza 
crescente degli attacchi fondamentalisti ai diritti umani delle donne.

La cosiddetta Associazione nazionale per i diritti umani, che è 
registrata legalmente sebbene la sua sede e le sue attività siano 
ignote, un’organizzazione sponsorizzata dalla destra cattolica e dal 
Segretario della conferenza episcopale del paese, ha sporto denunce 
contro le seguenti colleghe:

1.- Ana Maria Pizarro, membro del Coordinamento regionale della “
Campagna 28 settembre” per la decriminalizzazione dell’aborto in 
America Latina e nei Caraibi;

2.- Juanita Jiménez, della Rete delle donne contro la violenza;

3.- Lorna Norori, psicologa;

4.- Luisa Molina Arguello, portavoce della Federazione delle ong che 
lavorano con bambini e adolescenti;

5.- Martha Maria Blandón, del Forum “Sessualità, maternità e diritti”;

6.- Martha Munguia, direttrice del Centro donne “Azione Ora”;

7.- Mayra Sirias, portavoce della Rete delle donne contro la violenza;

8.- Violeta Delgado, già coordinatrice della Rete summenzionata;

9.- Yamileth Mejia, già responsabile della formazione politica sempre 
per la Rete delle donne contro la violenza.

I “crimini” delle donne sarebbero relativi ai loro interventi per 
portare davanti alla giustizia il padre stupratore di una bambina di 
nove anni, Rosita, che restò incinta in seguito alla violenza carnale. 
Il processo ha sentenziato per l’uomo trent’anni di carcere.

Le compagne denunciate fanno parte di diverse spazi ed organizzazioni 
della società civile ed hanno una lunga storia di lotte alle spalle: 
per i diritti delle donne, per la libertà e la giustizia, per la 
democrazia e lo sviluppo socioeconomico del paese. E’ probabile che il 
motivo per cui sono ora prese a bersaglio sia il loro sostegno alla 
denuncia presentata da Zoilamérica Narváez contro il suo patrigno per 
abusi sessuali: il suo patrigno è l’attuale Presidente del Nicaragua. 
Dalle informazioni che abbiamo ottenuto, sappiamo che l’ufficio del 
Procuratore generale ha ricevuto istruzioni di procedere 
immediatamente, affinché il processo sia veloce e le nove donne siano 
al più presto incarcerate. Con questa decisione, appoggiata dalla 
coppia presidenziale (Ortega e sua moglie Rosario Murillo), si delinea 
un’azione di vendetta politica e repressione per coloro che hanno 
affiancato Zoilamérica nella sua ricerca di giustizia. Inoltre, essa 
tenta di dipingere negativamente gli spazi e le associazioni delle 
donne che hanno sempre denunciato i crimini della violenza e dell’abuso 
sessuale, per tutte le vittime che si sono rivolte a loro per 
assistenza, e di minarne la credibilità.

Stiamo chiamando tutte le donne e le altre organizzazioni della 
società civile alla mobilitazione contro quest’atto di terrorismo 
politico, per difendere i diritti e la libertà delle nostre compagne, e 
per rigettare in diversi modi le azioni del Presidente e dell’ufficio 
del Procuratore generale.

Naturalmente chiediamo e ci aspettiamo le espressioni di solidarietà 
dei movimenti femministi di tutte le nazioni, che hanno storicamente e 
permanentemente contrastato gli arbitri contro le donne che lavorano 
per i diritti umani di tutti.

I vostri messaggi di solidarietà possono essere inviati all’indirizzo 
e-mail della “Campagna 28 settembre”: c28set at turbonett.com

Grazie per tutto quello che potrete fare, Patricia Orozco A., 
Coordinatrice regionale della “Campagna 28 settembre”

(trad. Maria G. Di Rienzo)


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