Retata contro la tratta degli immigrati



Retata contro la tratta degli immigrati

Le indagini sono cominciate a ottobre. Quasi 800 gli arresti. Molte ragazze sfruttate

hanno denunciato gli aguzzini.

ROMA - L’hanno chiamata operazione Spartacus. Perché di schiavi, moderni ma sempre

schiavi, si tratta. E oggi, dopo mesi di indagini in tutta Italia, sono finite in manette 784

persone che speculavano sugli immigrati. Le indagini, coordinate dal Servizio centrale

operativo della Direzione centrale anticrimine, hanno permesso di smantellare un giro

d’affari che si basava sull’esercizio della prostituzione e sull’impiego dei clandestini in

attività produttive in nero.

L’operazione, inoltre, ha portato alla denuncia di 1.311 persone, di cui 1.224 stranieri (gran

parte dei denunciati provengono dall’Est Europa e dall’Africa). Le accuse sono

sfruttamente della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

La polizia ha anche sequestrato 22 immobili, tre dei quali adibiti a laboratori in cui si

effettuava lavoro in nero e quattro locali notturni.

A 45 ragazze che hanno collaborato con le forze dell’ordine e hanno testimoniato contro i

loro aguzzini sono stati concessi i permessi di soggiorno

"Non c’è una regia comune ma diverse organizzazioni, tra cui anche alcune di carattere

familiare, con connotazioni più spontanee", spiega il capo dello Sco Gilberto Caldarozzi

sottolineando che il nome dell’operazione è stato scelto proprio per "la volontà di liberare

gli immigrati che, arrivati in Italia, vengono resi in schiavitù".

E il ministro dell’Interno Giuliano Amato, che ha ricordato l’istituzione dell’Osservatorio

sulla prostituzione, ha speso parole dure per gli sfruttatori: "La tratta degli esseri umani è

un reato ignobile. Combattere i gruppi criminali che lo organizzano e liberare dal loro

ricatto queste ragazze riguarda la coscienza civile di noi tutti prima ancora che non le leggi

penali".

Fonte: La Repubblica online

[ mercoledì 24 gennaio 2007 ]