Turchia: Amnesty International condanna l'assassinio di Hrant Dink



#  Questa lista per la distribuzione delle informazioni
#  e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International.
#  Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si
#  prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non
#  vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo

COMUNICATO STAMPA
CS06-2007

TURCHIA: AMNESTY INTERNATIONAL CONDANNA L'ASSASSINIO DI HRANT DINK

Amnesty International ha espresso la propria condanna per l'assassinio del
noto giornalista turco armeno Hrant Dink, ucciso venerdi' 19 gennaio a
Istanbul con tre colpi d'arma da fuoco davanti alla redazione del suo
settimanale. L'organizzazione ritiene che Dink sia stato colpito a causa
del suo lavoro di giornalista e del suo impegno in difesa della liberta'
d'espressione.

Hrant Dink, 53 anni, direttore del periodico Agos ed editorialista del
quotidiano Zaman, era un appassionato sostenitore dell'universalita' dei
diritti umani, diventato famoso per la sua volonta' di dibattere
apertamente e criticamente sull'identita' armena e sulla versione
ufficiale turca del massacro degli armeni, avvenuto nel 1915. Dink aveva
scritto numerosi articoli sulla democratizzazione del suo paese e sui
diritti umani.

'In Turchia' - afferma un portavoce di Amnesty International - 'sono
ancora in vigore diverse leggi che sostengono, con pene assai dure, la
soppressione della liberta' di parola. Queste leggi, insieme a
dichiarazioni che ancora oggi vengono rilasciate da alti esponenti del
governo, dello Stato e dell'esercito, ostili nei confronti del dibattito
critico e delle opinioni dissidenti, creano un'atmosfera in cui possono
verificarsi attacchi violenti come quello contro Dink'.

L'anno scorso, Dink era stato incriminato per la terza volta per 'offesa
all'identita' turca', ai sensi dell'art. 301 del codice penale. Amnesty
International chiede da tempo l'abrogazione di questa norma e considera
questo genere di incriminazioni una forma di persecuzione giudiziaria nei
confronti di chi esprime pacificamente opinioni dissidenti. Dink era stato
gia' condannato a sei mesi di carcere, con la sospensione della pena, nel
giugno 2006.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 22 gennaio 2007

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it

Per ulteriori informazioni sulla campagna di Amnesty International per
l'abrogazione dell'art. 301 del codice penale turco:

http://web.amnesty.org/library/Index/ENGEUR440032006?open&of=ENG-TUR


#  Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e
#  pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i
#  contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura
#  tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei
#  contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e'
#  pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non
#  portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre
#  informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista
#  personali  e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty
#  International.