Un prete serio risponde a Forza Italia (da ADISTA) - intanto il Vaticano...



33263. ROMA-ADISTA. "È, questo, il nostro modo di impegnarci per
testimoniare la no-stra fede. La prego di voler accogliere questo piccolo
pensiero, la nostra semplice brochure, come un modo per condividere
l'impegno difficile per l'affermazione della Verità Cristiana nella nostra
società e nel tempo che ci è dato di vivere. Con questi sentimenti e
pensieri voglia ricevere i miei più affettuosi saluti. Con viva cordialità.
Suo devotissimo. Sandro Bondi".
Così si conclude la lettera allegata all'opuscolo "I frutti e l'albero.
Cinque anni di governo Berlusconi alla luce della dottrina sociale della
Chiesa" inviato da Forza Italia ai 25 mila parroci italiani. Si tratta di
una brochure dove sono elencati tutti i provvedimenti in favore della
Chiesa promossi in questi anni dalla maggioranza di centrodestra, fra cui
la legge per la regoralizzazione degli insegnanti di religione, la legge
per gli oratori, l'abolizione dell'Ici per gli enti ecclesiastici e non
profit, la battaglia per il riferimento alle radici cristiane dell'Europa e
la difesa del crocifisso nelle scuole.
Particolare enfasi è riservata alla legge sulla procreazione assistita
"approvata dal governo", scrive Bondi, "e che la sinistra ha cercato di
abrogare per mezzo di un referendum. La famiglia, cuore dell'attuale e
fecondo lavoro pastorale di Benedetto XVI, e costante premura
dell'indimenticabile Giovanni Paolo II, ha guidato la nostra politica
facendoci scoprire sentieri nuovi e oggi ancor più fecondi per la società
italiana".
Rispetto all'appoggio dato alla guerra in Iraq, che finora ha provocato più
di 30mila vittime civili, il coordinatore nazionale di Forza Italia scrive:
"Non ci siamo, altresì, tirati indietro per costruire la pace nella verità,
come recentemente ha affermato anche Benedetto XVI, impegnandoci, nel
contempo, nella lotta alla povertà e alle malattie nel Terzo Mondo e in
numerose missioni di pace nei Balcani, in Afganistan, in Iraq, dove i
nostri soldati si sono distinti per preparazione e per umanità".
Don Aldo Antonelli ha rispedito al mittente l'opuscolo ed ha inviato a
Sandro Bondi una lettera che di seguito riportiamo:


Signor Bondi,
sono abituato a dare alle parole il loro peso per cui a chiamarla
"onorevole" dovrei coartare la mia coscienza.
Ho ricevuto l'inverecondo opuscolo che lei, immagino, ha inviato a tutte le
parrocchie d'Italia.
Glielo restituisco senza nemmeno sfogliarlo e le ricordo che le parrocchie
non sono discariche di rifiuti né postriboli nei quali si possa fare opera
di meretricio.
Abbiamo una nostra dignità, noi sacerdoti, e non siamo usi a svendere per
un piatto di fagioli il nostro patrimonio religioso, culturale, sociale ed
umanistico che voi in cinque anni di malgoverno avete dilapidato.
Avete fatto razzia di tutto. Avete dissestato la finanza pubblica, avete
ridotto alla fame gli enti locali da una parte e foraggiato, dall'altra,
gli enti ecclesiastici cercando di comprarvi il nostro silenzio se non
addirittura la nostra compiacenza.
Avete popolato il Parlamento di manigoldi, ladri e truffatori. Di 23
parlamentari condannati in via definitiva più della metà (13 per la
precisione) fanno parte del vostro gruppo. Avete fornicato con il razzismo
della Lega e con il fascismo di Rauti. Con voi i ricchi sono diventati più
ricchi ed i poveri più poveri. Il vostro "Capo" in cinque anni ha
quadruplicato il suo patrimonio, mentre le aziende del Paese andavano in
crisi. Solo l'elettromeccanica, nell'ultimo quadrimestre del 2005, ha perso
il 7,1% del suo fatturato.
I nostri pensionati, da qualche anno in qua, non solo non riescono più ad
accantonare un soldo, ma hanno incominciato a rosicchiare il loro già
risicati risparmi.
Avete speso energie e sedute-fiume in Parlamento per difendere a denti
stretti le "vostre" libertà mentre il Paese rotolava al 41° posto quanto a
libertà di stampa e pluralismo di informazione, dopo l'Angola.
Avete mercificato i lavoratori e ipostatizzato le merci.
Si tenga pure, signor Bondi, la sua presunzione di coerenza con la
"dottrina sociale della Chiesa". Noi preti vogliamo tenerci cara la libertà
di lotta e di contestazione contro la deriva liberista e populista della
vostra coalizione.

						Aldo Antonelli
						 (parroco)
Antrosano, 1 marzo 2006

[  da:
<http://www.adistaonline.it/index.php?op=articolo&id=18184>http://www.adistaonline.it/index.php?op=articolo&id=18184
]