"Se gli americani invadono l'Italia oggi, che cosa fareste? Sono sicuro che gli italiani reagirebbero alla stessa maniera in cui gli iracheni stanno reagendo contro gli Stati Uniti e i suoi alleati"



Title: "Se gli americani invadono l'Italia oggi, che cosa fareste? Sono sicuro che gli italiani reagirebbero alla stessa maniera in cui gli iracheni stanno reagendo contro gli Stati Uniti e i suoi alleati"
Da: "Nicola Sergio Serrao"
Data: Fri, 25 Feb 2005 00:01:31 +0100
Oggetto: IL RAPIMENTO DI GIULIANA SGRENA NELLE PAROLE DI HAMID MIR

http://www.nazioneindiana.com/archives/001071.html#more

IL RAPIMENTO DI GIULIANA SGRENA NELLE PAROLE DI HAMID MIR*
*Hamid Mir è capo redattore della GEO Television a Islamabad e biografo
ufficiale di Osama Bin Laden e ultimo giornalista ad averlo intervistato.

DI ROBERTO SAVIANO E SERGIO NAZZARO

Secondo il tuo parere perché è stata rapita Giuliana Sgrena ?

"Giuliana Sgrena è stata rapita a causa della presenza di truppe italiane in
Iraq. Sta pagando il prezzo della politica del governo italiano. Io penso
che i rapitori siano ribelli Sunniti, e sono certi che lei non sia una spia
e che è contro la guerra in Iraq. Il governo italiano non ha fatto niente di
serio fino ad ora per il rilascio di Giuliana. E’ stata rapita perchè stava
lavorando in maniera molto diversa dagli altri giornalisti occidentali. I
grandi corrispondenti dei giornali americani e inglesi fanno "giornalismo da
hotel" mentre la coraggiosa corrispondente italiana stava seguendo le sue
storie con le sue gambe sulla strada, e questa sua attitudine è stata la
causa del rapimento. Non ci sono dubbi che molti agenti dei servizi
americani e inglesi usino tesserini da giornalisti a Baghdad. Questo
comportamento è una minaccia per tutti i giornalisti".



I rapitori di Giuliana Sgrena sono gli stessi di Florence Aubenas di
Liberation?

"Non posso dire che il gruppo sia lo stesso, non ho elementi, ma posso dire
attraverso la mia esperienza che la maggioranza degli iracheni odia tutte le
nazioni coinvolte in questa guerra. Ho notato questo atteggiamento da parte
degli iracheni dopo l'invasione del 2003. Sono musulmano ma non ho avuto
rapporti facili con la popolazione, perché provengo dal Pakistan, una
nazione alleata degli Stati Uniti nella guerra al terrore. Quando sono
ritornato di nuovo in Iraq nel 2004, l’atteggiamento degli iracheni era
cambiato, perché il Pakistan aveva rifiutato l’invio di truppe in Iraq. Ci
sono diversi gruppi nelle aree sannite ma i loro obiettivi sono gli stessi:
vogliono che gli americani se ne vadano via. Se gli americani invadono l'
Italia oggi, che cosa fareste? Sono sicuro che gli italiani reagirebbero
alla stessa maniera in cui gli iracheni stanno reagendo contro gli Stati
Uniti e i suoi alleati".

Dietro la strategia dei rapimenti c’è la mano di Al Qaeda?

"Questa è una domanda molto importante. La prima cosa che devi comprendere è
che Al Qaeda non è più un’organizzazione ormai, ma è diventata un’ideologia.
Molti gruppi in Iraq stanno usando il nome di Al Qaeda come se fosse un
franchising. Posso dirti, assumendomene la piena responsabilità, che Osama
bin Ladin è contro il rapimento dei giornalisti. L’ho incontrato molte volte
e molte volte l’ho intervistato e so per certo che i suoi combattenti non
possono rapire una donna di 56 anni. Tutti quelli coinvolti nel rapimento
possono essere stati influenzati da Osama bin Ladin, ma non stanno prendendo
ordini direttamente da lui. Posso farti degli esempi recenti. Tre impiegati
dell’ONU per le elezioni, sono stati rapiti in Afghanistan l’anno scorso, da
un gruppo pro Al Qaeda. Due degli ostaggi erano donne. Immediatamente i
leader Talebani hanno condannato il rapimento. So anche che i leader di Al
Qaeda hanno mandato un messaggio ai rapitori chiedendo perché avessero
rapite delle donne. Gli ostaggi sono stati rilasciati pochi giorni dopo
vicino a Kabul. Durante la guerra in Afghanistan, la giornalista inglese
Radley era stata arrestata (ottobre 2001) perché era entrata in Afghanistan
senza il visto, ma fu rilasciata su richiesta di Al Qaeda. Hanno molto
rispetto per le donne gli uomini di Al Qaeda. Anche io sono stato arrestato
dai Talebani a Kabul, nel novembre del 2001. Ho affrontato interrogatori per
un giorno intero. Alla fine sono stato rilasciato e ho avuto le scuse da
parte del ministro degli interni talebano che mi disse chiaramente che
Radley era stata arrestata perché gli americani stavano usando molte donne
giornaliste e mendicanti come spie. Mi indicò una giornalista della AP
Kathey Gannan come spia al servizio degli americani. Era la corrispondente
della AP per l’Afghanistan. Ti ho detto tutto questo per spiegarti che Al
Qaeda non è direttamente coinvolta nel rapimento di Giuliana Sgrena. Se
alcuni simpatizzanti di Al Qaeda sono coinvolti, devono capire che hanno
fatto un errore e rilasciarla immediatamente"

E’ possibile che le forze di occupazione in Iraq siano dietro il rapimento
dei giornalisti scomodi?

"Non posso negare questa possibilità a priori, che le forze di occupazione
siano dietro il rapimento di Giuliana. Lei stava indagando proprio sulle
atrocità commesse dalle forze di occupazione, può darsi che lei abbia
scoperto delle prove molto importanti delle atrocità perpetrate. Un altro
scandalo come quello di Abu Gharib sta per uscire fuori e forse questo è il
perché è stata rapita. Ci sono molti falsi siti pro Al Qaeda che operano per
creare confusione".

Ma possono anche essere semplici criminali rapitori che hanno fatto tutto
questo solo per un riscatto?

"Ti racconto questa storia: ho incontrato alcuni criminali comuni nell’area
Al Mansoor di Baghdad che mi hanno offerto molti soldi per far cadere in
trappola un giornalista occidentale. Avrebbero richiesto un riscatto ed io
avrei avuto la mia parte. Sono scomparso il giorno dopo dall’ hotel
Palestine per questa offerta".

Dietro a questo rapimento ci può essere il suo interesse per quanto è
accaduto nei combattimenti a Falluja?

"Sono sicuro e so anche con sicurezza che lei stava dietro una storia molto
importante. E riguardava le forze di occupazione non i ribelli. Il suo
rapimento è una sfida lanciata contro Al Zarqawi, se lui è veramente un
seguace di Osama bin Ladin, allora deve fare qualcosa per il rilascio di
Giuliana, perché Osama non ha mai avuto come suoi bersagli nella sua vita le
donne, e questo rapimento può dare una cattiva impressione su Al Qaeda anche
tra gli stessi musulmani".

Credi che Giuliana Sgrena sia stata rapita per il suo interesse nella
resistenza laica anti Saddam che combatte sia contro le forze di occupazione
che contro i terroristi, c’è questo tipo di resistenza realmente?

"Sono sicuro che ci sia questa resistenza. Molti musulmani da diverse parti
del mondo stanno giungendo nelle aree sannite dell’Iraq per combattere
contro gli americani. Io spero che la vostra giornalista sia rilasciata
quanto prima e che possa scrivere anche un libro su questa brutta avventura,
così come ha fatto la giornalista inglese Radley, cosi che si possano
spiegare i molti misteri intorno a questa vicenda".

Hai notizie o informazioni dall’Iraq su quale sia una possibilità per
arrivare alla sua liberazione?

"Si, sono in contatto con molti giornalisti amici in Iraq, e loro credono
che i leader Musulmani e i giornalisti devono insistere sempre di più per il
rilascio di Giuliana, fare continue dichiarazioni".

Rimanendo sul concreto che cosa credi si possa fare per poter liberare le
due giornaliste, sia Giuliana che Florence Aubenas?

"Cercate di pubblicare appelli dei giornalisti musulmani sulla stampa
irachena. Inoltre bisogna contattare i capi religiosi come l’Immam Abu
Hanifa della Moschea di Baghdad e lo sceicco Abdul Qadir Gillani sempre
della moschea di Baghdad.I loro appelli avranno sicuramente effetto se
Giuliana è nella mani dei ribelli sunniti".

Credi che Osama Bin Laden possa dare ordini di rapire o rilasciare
giornalisti?

"Ho già risposto a questa domanda. Osama bin Ladin non può ordinare di
uccidere o rapire dei giornalisti. Anche il giornalista americano Daniel
Pearl non è stato ucciso per ordine di Osama in Pakistan. E’ stato ucciso da
estremisti anti americani del luogo, e quella uccisione ha gettato terribili
ombre sui musulmani. Mi auguro che gli iracheni non commettano lo stesso
errore".