[cultura] "Campo di battaglia", l'ultimo film di Gianni Amelio



UN FILM SULL'autolesionismo dei soldati durante la prima guerra mondiale


LA TRAMA DI "CAMPO DI BATTAGLIA"


Sul finire della Prima guerra mondiale, due ufficiali medici che sono amici d’infanzia si ritrovano a lavorare nello stesso ospedale militare. Qui ogni giorno arrivano dal fronte i feriti, quelli più gravi di tutti. 


Tuttavia si scopre che molti di loro si sono autoferiti: si sono procurati da soli tagli, contusioni e fratture, simulando di essere stati colpiti in battaglia pur di non tornare a combattere.
Stefano (interpretato da Gabriel Montesi) è uno dei due ufficiali medici: appartiene a una famiglia alto-borghese e ha un padre che si augura di vedere il figlio in politica. Stefano è letteralmente ossessionato da questi casi di autolesionismo: quando se ne accorge e riesce a provarlo, denuncia i simulatori.  

 

Dall’altra parte c’è invece Giulio (Alessandro Borghi), che sembrerebbe più tollerante e comprensivo nei confronti dei soldati, così disperati da farsi del male da soli pur di stare lontano dal campo di battaglia messo a titolo.

Giulio è più portato per la ricerca, motivo per cui avrebbe desiderato diventare biologo. Non si sente a proprio agio con la vista del sangue, quindi vive molto male quella missione da medico di campo. 

Stefano e Giulio sono caratterizzati da una visione totalmente diversa della guerra.


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