Re: R: Del mangiar carne



Perfettamente d'accordo. Ho espresso praticamente le stesse idee in una precedente mail ma purtroppo non ha avuto seguiti nè critiche. Come succede sempre più spesso in queste discussioni, soprattutto via rete, ci si butta in una mischia di attacchi più o meno personali e si perde il nocciolo della questione ma soprattutto quel sentimento di condivisione dialettica. Si critica l'antropocentrismo e si scade nell'egotismo. Ma perchè ogni volta è così?? Proviamo a guardarci da fuori ogni tanto... Ora accoglierei la gentile richiesta del moderatore di cambiare argomento data l'ampia trattazione fatta in un spazio così piccolo. In questa sede non possiamo che lanciare degli spunti riflessivi e scambiarci delle informazioni, sta poi ad ognuno di noi individualmente approfondire l'argomento.

Saluti sinceri a tutti

Rodolfo



Il 20/01/2012 16.12, Roberta Russo ha scritto:
E poi dicono che i vegetariani diventano naturalmente meno aggressivi.
Io ho deciso di non mangiare più carne ai tempi degli omogeneizzati e
tra forzature e non l'ho portato avanti per molto tempo assieme ai
problemi di peso, l'ultima volta che ripresi diventai praticamente
anemica e non mi reggevo sulle gambe e decisi di ricominciare a
mangiare carne definitivamente perchè il mio corpo richiedeva quel
tipo di nutrienti. Mi ritengo un'animalista, non sfegatata, ma faccio
del mio meglio e credo che il punto non sia mangiare carne o meno.
L'uomo - in generale - nasce come onnivoro, ma la sua specifica
evoluzione alimentare dalle origini è stata legata ai gruppi sanguigni
...e sarà facile notare che chi trae un beneficio immediato dal
divenire vegetariano/vegano è spesso chi è legato ad un gruppo A, il B
ci si abitua col tempo, mentre il gruppo 0 ne risente (e questo
dev'essere affiancato certamente a molti altri fattori sulla qualità
quotidiana che ho concesso alla mia vita). Come potete vedere "si vive
benissimo senza carne" non è un'affermazione del tutto vera o falsa ma
piuttosto di una veridicità non univoca. Io credo che più che
privarsene del tutto tutti quanti una vera soluzione possa consistere
nell'intervenire sulle modalità di allevamento e di macellazione,
ritornare un po' indietro, "decrescere" e boicottare quella grande
distribuzione che ci fa arrivare la carne nel piatto utilizzando una
filiera degli orrori. Comprare la carne dal piccolo negoziante che ha
il terreno là vicino e gli permette prima una vita dignitosa senza lo
spettro continuo della macellazione con siringate d'antibiotici e
schifezze nella mangiatoia e batterie.  E cercare di consumare carne
ragionevolmente, nei limiti del bisogno e non lasciarne nel piatto o
farla scadere in frigo per vanificare un sacrificio. Mi viene in mente
una frase:

“Questa gente (Aborigeni) crede che tutto sul pianeta esista per una
ragione precisa, uno scopo. Nulla è casuale, privo di senso o
sbagliato. Ci sono solo equivoci o misteri non ancora svelati
dall’uomo mortale. Lo scopo del regno vegetale è nutrire gli animali e
gli uomini, consolidare il terreno, accrescere la bellezza e mantenere
l’equilibrio nell’atmosfera. Mi venne detto che le piante e gli alberi
cantano silenziosamente per noi umani e che tutto ciò che chiedono in
cambio è di cantare per loro. Immediatamente, la mia mente scientifica
tradusse questa credenza nello scambio anidride carbonica ossigeno…
…Quando sulla strada compariva un serpente, non c'era da dubitare che
fosse lì allo scopo di fornirci la cena.”     [Tratto da "E VENNE
CHIAMATA DUE CUORI..." di Marlo Morgan]

Il serpente si dona a loro e loro ringraziano la sua anima.


Il 20/01/12, LIVIA BITTI<livia.bitti at gmail.com>  ha scritto:
Condivido pienamente il concetto di Giulia. Anche i da circa 20 non mangio
più carne e derivati. Vorrei aggiungere che oltre a rispettare qualsiasi
animale riscaldato dal sole, c'è anche l'altro discorso che l'uomo nel
momento in cui ingerisce carne, si prende tutta lo sofferenza dello stesso
nel momento in cui la sta ingerendo. Che questo non sia percepito subito o
che non se ne prenda coscenza è un altro discorso. Comunque, le scelte
vanno rispettate tutte, sta a noi capire, comprendere e non criminalizzare
o offendere chi compie scelte diverse, anche se non le condividiamo. Va
risottolineato però, che la persona, l'uomo in genere, vive benissimo senza
mangiare carne e derivati. E non si venga a dire delle proteine della
carne, i legumi come le lenticchie ed altri ancora le sostituiscono
benissimo, senza creare cadeverina nell'intestino che lo distrugge. Forse
pacificamente, ognuno di noi dovrebbe, non solo informarsi meglio, ma
sperimentare su se stesso - se lo desidera - ciò che è meglio rispetto ad
un'altra scelta. Grazie per lo scambio di sapere.

Giorgio De Santis

---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Giorgio Iannone<gioyann at aruba.it>
Date: 19 gennaio 2012 22:37
Oggetto: Re: R: Del mangiar carne
A: consumocritico at peacelink.it


  Daniele (e altri che mi chiedevano dove fosse la violenza nelle parole di
chi è anti--carne), vi risponderò con un paio di citazioni prese da questa
mail list:


"LA BELVA UMANA..quando é ignorante e spietata!"



"sei un famelico carnivoro, che sei convinto che gli animali siano esseri
inferiori, che ritieni che gli animali non abbiano una sensibilità e che
quindi sia giusto cibarsene senza scrupoli.
credo che più che scrivere su peacelink dovresti scrivere su "ammazziamoli
tutti:"


Questi per me sono toni squadristi e poco utili a un confronto civile.
Oltretutto generano sempre centinaia di mail concatenate, nessuno deve
essere obbligato a mettere un filtro o chissàcosa solo perchè in una mail
list invece di informare si lanciano anatemi e insulti verso chi consuma
carne.

Create un forum e litigate lì, non via mail.


Giorgio



Il 19/01/2012 21:44, Daniele ha scritto:

Mia intenzione era infatti parlarne, ho allentato il giudizio nonostante i
PREgiudizi, piuttosto pesanti verso me e 'quelli come me' (!!!). Senza
parlare dei luoghi comuni. Gente con la verità in mano, che si arrampica
sugli specchi e cade nella comunicazione aggressiva perchè si sente
attaccata, semplicemente perchè ragiona in modo autoreferenziale, per
compiacere il proprio palato pretendendo di far finta di niente.

E' veramente paradossale farsi dare dei violenti denunciando una catena di
sfruttamento e morte per'altro sforzandosi di mantenere i toni cauti
nonostante le numerose provocazioni.
Giorgio, dov'è la violenza di cui parli? Toni squadristi? Non è che la tua
coscienza non regge davanti ai dati? E' un tuo problema, invece di
offendere, rimani nella tua ignoranza se preferisci. La storia è iniziata
più di qualche secolo fa sai? Approfitta della tua posizione dominante,
mangia carne!
Ma ce ne rendiamo conto?
Almeno la decenza di ammettere le proprie debolezze. Anch'io ho mangiato
carne in passato, mica mi sento migliore degli altri.
Certa gente sembra nata per far perdere la pazienza, poi penso alle
dinamiche del condizionamento e del conformismo, e comprendo che
l'intenzione è solo parziale...




Il 19/01/2012 20.29, abramo ha scritto:

o poco tempo per star dietro a questa  discussione, son sempre più deluso
da tanti troppi luoghi comuni che ci annebbiano la vista, mi resta solo una
canzone di un  grande, se non sbaglio vegano o vegetariano che sia "...le
barricate in piazza le fai per conto della borghesia che crea falsi miti di
progresso..." e più mi guardo in giro e più gli dò ragione.

vi saluto e chiudo la mia discussione su tal argomento, non credo che
riuscirete ad abolire la carne nel caso mi adeguerò, senza tanti conti sul
apporto di proteine da altre fonti tanto non li facevo prima non li farei
neanche dopo, credo forse di più all'abolizione degli allevamenti intensivi
o le mungiture meccaniche.

comunque preferisco occupare il mo tempo in altre battaglie tutto qua, che
IO ritengo più importanti per ME!!! cercando di non farmi annebbiare la
vista da tanti troppi borghesi che... chiudo qua augurandovi buona
battaglia a tutti



non fatevi mettere le fette di salame sugl'occhi, (appunto!)

  ----Messaggio originale----
Da: ventiseidiecizerotre at gmail.com
Data: 19/01/2012 19.38
A:<consumocritico at peacelink.it>  <consumocritico at peacelink.it>
Ogg: Del mangiar carne

Vorrei intervenire nel dibattito in merito al “mangiar carne” e al
vegetarianismo/veganismo.

Non mi pare che la “mail della discordia” contenga nulla né di offensivo né
di così terribile: informa su un’iniziativa. Chi non è interessato, la
cancella e punto!

Si chiama “consumo critico” questa lista? Bene, allora per me vuol dire che
vi ha posto tutto quello che riguarda un approccio intelligente e cosciente
alla dimensione materiale della vita.

Non capisco perché la gente debba sentirsi urtata da chi denuncia la
situazione degli allevamenti intensivi e più in generale dell’uccisione di
animali per essere cibo: questa è la realtà, non vi si scappa!

Non si tratta semplicemente di abolire un alimento, ma di comprendere la
catena di violenza che ce lo fa arrivare nel piatto. E di spezzarla.

Gli allevamenti intensivi sono inaccettabili per varie ragioni (impatto
ambientale, condizione degli animali, aspetto salutista...), ma per me lo è
anche ammazzare un essere vivente senziente. (e non voglio nemmeno
rispondere a chi fa la ‘solita’ obiezione dell’insalata morta!).

Io non posso fare a meno di chiedere giustizia e rispetto per quegli esseri
viventi che soffrono e muoiono per un’alimentazione, quella carnea, che non
è affatto naturale per l’uomo (non abbiamo né una dentatura né un intestino
da carnivori...), oltre che contraria etica. E a me pare che l’etica possa
essere ritenuta una grande conquista dell’umanità.

Al signor Enrico, voglio solo dire che vorrei sapere quale bovino vorrebbe
ringraziare l’uomo di essere al mondo... la mucca con la mastite per la
mungitura meccanica? Non credo. Il vitello separato dalla madre fin da
subito, cresciuto anemico tanto che non si regge sulle zampe quando dal suo
minuscolo box individuale viene portato al macello? Neppure. E così via,
nessuno neanche quello allevato libero, ma che finisce comunque al macello,
con un proiettile in testa e appeso ancora semi-vivo ai ganci e squartato.
Detto questo, è ovvio che nessun animale deve all’uomo la propria
esistenza, la deve alla Natura.

Giulia

(vegana, antispecista e anche attivista!)

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